Carlo Recalcati: La Fortitudo deve metabolizzare il momento. Era partita con altre ambizioni. Adesso deve pensare a salvarsi.
Carlo Recalcati ha rilasciato una lunga intervista a Il Resto del Carlino di Bologna sul momento attuale di una delle sue ex squadre allenate, la Lavoropiù Fortitudo Bologna, con cui ha vinto lo storico primo Scudetto dell’Aquila nel 2000. Un estratto dell’intervista.
“La Fortitudo deve metabolizzare il momento. Era partita con altre ambizioni. Adesso deve pensare a salvarsi. Mi piace Totè. Lo avevo a Venezia, lo avrei tenuto, lui preferì altre esperienze. Era più perimetrale, ora sta crescendo come centro. Ha risposto molto bene quando era l’unico lungo.
Credo che Banks e Saunders non si discutano. Hanno sempre fatto bene. Ma Mancinelli, quando rientra? Io aspetto il Mancio. Poi mi è sempre piaciuto Fantinelli. Ha capacità e fisico. E ora si può completare molto bene con Baldasso, un altro ragazzo interessante”.
La Fortitudo si salverà?
“Alla fine si salveranno tutti. Perché, com’è giusto che sia, visto il Covid, non ci saranno retrocessioni. Salvarsi sul campo avrebbe un sapore diverso. E sono convinto che la Fortitudo possa e debba farlo, lasciando da parte, ora, i sogni playoff. Come? Giocando con l’intensità e la determinazione di chi non si arrende mai”.