Pesaro sogna, Sassari rimpiange: le pagelle del quarto di finale fra VL e Dinamo
Lo spettacolo non è mancato nell’ultimo quarto di finale delle FINAL8 2021, dove Pesaro ha battuto Sassari dopo un’overtime; una gara a suo modo storica per la VL, che inizia al meglio una competizione da cui mancava da diverso tempo, Sassari invece perde una bella occasione, sprecando una magia di Stefano Gentile che aveva rimandato di 5′ la vittoria Pesarese.
Le nostre pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Marco Spissu: 7,5
Ad un passo dalla tripla doppia, chiude la sua gara con 34 di valutazione ed una sola persa, il suo lavoro è silente ma efficace e lo spavento alla fine dei tempi regolamentari, è compensato egregiamente dalla magia di Gentile. Manca purtroppo per Sassari di lucidità nel’extra time, ma la sua rimane una grande gara.
Miro Bilan: 6
La sua personale battaglia con Cain la vince nella prima parte di gara soprattutto dal punto di vista difensivo, non riesce però a fare la differenza come in altre occasioni, quando Repesa abbassa il quintetto.
Kaspar Treier: 6-
Pochi minuti in campo, ma una giocata di qualità, forse meriterebbe qualche minuto in più, perde comunque il derby estone con Drell
Filip Kruslin: 6-
E’ chiaro che non vada molto d’accordo con il metro arbitrale, ma servirebbe anche una faccia diversa in campo, per avere più fiducia per se stesso e da parte dei compagni. In ogni caso è in campo durante gli strappi positivi della Dinamo.
Ethan Happ: 5,5
Ancora troppo fuori dai giochi per essere una risorsa, anche se sembra voglia mettersi al servizio della squadra, senza Cain in campo, poteva comunque dare qualcosa in più nel pitturato.
Toni Katic: 6-
Fa il suo per lo spazio che gli viene concesso, ottima intesa con i compagni croati, meno con il resto della squadra.
Jason Burnell: 6,5
Sembrava poter fare malissimo nel pitturato e invece è capace di colpire sistematicamente dalla lunga distanza, la scelta di abbassare il quintetto a più riprese, taglia il suo minutaggio, ma è comunque una risorsa.
Eimantas Bendzius: 6
Il suo voto sarebbe molto più alto, ma una gara va giocata su entrambi i lati del campo; se fosse efficace difensivamente, soprattutto sulla lettura dei backdoor avversari, come lo è dall’arco, Sassari non sarebbe arrivata all’overtime.
Stefano Gentile: 7
Se Sassari avesse vinto la gara, la magia del pareggio a quota 99, sarebbe già installata come statua in Piazza d’Italia al centro di Sassari, il suo cuore però non basta e, nonostante i punti piazzati sempre nei momenti decisivi, non riesce ad avere la giusta lucidità mentale nei 5’ di extra time.
Massimo Chessa: N.E.
Marco Antonio Re: N.E.
Luca Gandini: N.E.
Victoria Libertas Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell: 7,5
Quando vede Sassari è un toro davanti a qualcosa di rosso, parte fortissimo tanto da segnare 12 dei primi 16 punti di Pesaro, dopo la pausa lunga soffre la difesa della Dinamo, ma ritrova lucidità nei momenti decisivi.
Ariel Filloy: 6,5
Le statistiche non riportano la sua capacità di essere decisivo quando conta, capacità che si nota su entrambi i lati del campo; sembrava poter essere suo il colpo decisivo nei tempi regolamentari, ma nonostante non sia bastato, rimane uno degli eroi della gara.
Tyler Cain: 5,5
Soffre Bilan e non riesce ad essere incisivo, paradossalmente il suo momento migliore coincide dalla quarta penalità in poi; nonostante il buon lavoro a rimbalzo, se Pesaro ora vuole sognare in grande, il suo centro non può chiudere con 0 canestri dal campo.
Justin Robinson: 7,5
La sua gara sarebbe da 8,5 se non fosse per un quinto fallo arrivato come tecnico per proteste, che rischiava di mandare in fumo il sogno pesarese. Sassari non riesce praticamente mai a bloccarlo, colpisce sistematicamente dalla lunga distanza e quando deve costruisce per i suoi compagni non sbaglia un colpo.
Matteo Tambone: 8 (per la consistenza)
Entra per sostituire Filloy dopo il quinto fallo nell’overtime ed è un ossimoro umano, nonostante sia freddo fisicamente, è caldissimo nella mano. Un tiro, una tripla e Sassari si ritrova costretta a forzare per impedire che la VL possa vincere la gara, per il Banco la missione non riesce, per Tambone invece è decisamente completata.
Gerald Robinson: 7 (per il finale di gara)
Sino all’ultimo quarto era il Robinson sbagliato, poi, l’uscita per 5 falli del suo omonimo vale la svolta della sua gara; diventa una risorsa soprattutto quando attacca il ferro, nonostante i momenti della gara in cui va a segno, prevedano un peso specifico del pallone, notevolmente superiore agli altri minuti di gara.
Marko Filipovity: 6 + 1
Letteralmente evanescente per 30 minuti di gara, cambia completamente atteggiamento nel finale, si sblocca con una tripla e non si ferma più, suoi i canestri che mettono in evidenza i limiti difensivi di Bendzius, anche lui decisivo.
Simone Zanotti: 5,5
Costretto a fare il solito doppio lavoro nel pitturato nei momenti in cui Cain deve gestire la situazione falli, non riesce però ad essere protagonista come in altre occasioni e Repesa non gli da fiducia, nonostante colpisca dalla lunga distanza.
Carlos Delfino: 6,5
Come il buon vino, conferma la tendenza di questo campionato, in cui l’avanzamento dell’età è solo un fattore positivo. Nella prima parte di gara è più incisivo che nel finale, dove a volte prova a prendersi la scena colpendo, però a salve, dalla lunga distanza. Rimane un faro caratteriale per i compagni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Beniamino Basso: sv
Michele Serpilli: n.e.
Edin Mujakovic: n.e.
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