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Final8: Pesaro vince la sua maratona, Sassari cede all’overtime

Final8: Pesaro vince la sua maratona, Sassari cede all’overtime

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Al Forum l’ultimo quarto di finale della Coppa Italia, è una splendida maratona di basket che Pesaro vince dopo un tempo supplementare.
In una gara a strappi, la VL sembrava averla vinta nell’ultimo quarto con una tripla di Filloy, prima che una magia di Stefano Gentile abbia portato le due squadre all’overtime. La squadra di Repesa conserva le giuste energie mentali e fisiche e trova l’ultimo decisivo break in concomitanza con l’inizio dell’ultimo minuto di gioco del supplementare e porta a casa una vittoria importante che vale la semifinale con Brindisi.

La cronaca:
Prima parte di gara caratterizzata da diversi strappi, parte forte Pesaro, o meglio parte forte Drell, che già in campionato contro la Dinamo aveva fatto bene, che conferma di gradire gli avversari biancoblu, 12 punti per lui, colpendo sistematicamente dalla lunga distanza e fuga Pesaro che tocca il 4-16, costringendo Pozzecco al time out
Sassari dopo il minuto di stop gira la gara, arrivano le triple, mentre Bilan annulla Cain, Pesaro esagera col tiro dalla lunga distanza e subisce la difesa Sassarese, che produce punti facili in contropiede e riporta fiducia all’attacco; il gioco nel pitturato della Dinamo fa la differenza e dal -12 il Banco arriva al sorpasso, per la furia di coach Repesa: 26-25 al 10’.
A proposito di furia, arriva il tecnico per coach Pozzecco, questa volta nel mini intervallo tra i primi due quarti, per la presunta mancanza di un fischio sull’ultimo possesso della Dinamo, il secondo quarto inizia perciò con Robinson in lunetta, situazione che non porta però la giusta attenzione in casa Pesaro; la Dinamo aggredisce la Carpegna Prosciutto usando un quintetto basso, in cui brilla il duo croato Katic Kruslin, 7 punti in fila e +9 da parte dei Sardi, con Pesaro costretta al time out. Justin Robinson suona la carica e riporta a contatto i suoi svoltando l’inerzia per la VL, un parziale da 12-0 che taglia le gambe a Sassari e riconsegna la testa della gara ai marchigiani.
Repesa vuole prolungare il momento positiva e ordina il raddoppio su Bilan durante il gioco in post basso, la scelta toglie ritmo alla Dinamo, ma Cain è costretto a spendere il suo terzo fallo, liberando spazio nel pitturato che Sassari massimizza trovando il nuovo controsorpasso.
La chiusura di quarto sorride ancora ai biancoblu, Burnell forza ma trova il fondo della retina e i primi due tempi si archiviano sul 53-49 per i sardi.

Pesaro riparte senza Cain nel quintetto e il Banco trova punti facili nel pitturato, Bilan prima e Burnell poi firmano il +9, Pesaro cerca di controbattere forzando dalla lunga distanza, ma le percentuali non sono le stesse della prima parte di gara e Burnell, ancora da 3, può firmare il +13 che costringe Repesa ad un nuovo time out; serve l’esperienza e il talento di Delfino per muovere il punteggio pesarese, firma da solo un mini break di 6-2 e tiene in scia i suoi, nonostante Burnell continui a martellare dalla lunga distanza, l’inerzia comunque gira per i marchigiani, che ritrovano il tiro pesante e con J.Robinson e ancora Delfino si riportano a 6 punti di distanza costringendo Pozzecco al time out.
Il momento positivo per la Carpegna Prosciutto prosegue, Cain con 4 falli viene lasciato in campo ed è il punto di equilibrio per l’attacco pesarese, che continua a trovare i punti di Delfino e J.Robinson, tanto da ritrovare la testa della gara; Sassari assorbe il colpo e ribalta ancora l’inerzia con un altro strappo, 6-0 di break firmato Gentile  e nuovo controsorpasso biancoblu: 76-70 al 30’.
Se i primi 3 quarti sono stati caratterizzati da strappi e continui cambi d’inerzia, l’inizio dell’ultimo quarto è caratterizzato dall’equilibrio su entrambi i lati del campo, Sassari cerca il gioco in post basso, mentre Pesaro prova ad attaccare il canestro, i marchigiani toccano il -2, mentre Pozzecco trova il secondo fallo tecnico che vale la sua espulsione e conseguente allontanamento dal campo. La gara diventa nervosa, ma il ritmo si alza, non calano le percentuali dal campo, J.Robinson è immarcabile, Sassari risponde di squadra e si va punto a punto, con una serie di giocate pregevoli da una parte e dall’altra, con letture degli attacchi, davvero di alto livello; Pesaro riduce le sue forze, prima rinuncia a Cain che esce per 5 falli, poi J.Robinson sfonda su Spissu e riceve un fallo tecnico per proteste che valgono anche per lui l’ultima penalità disponibile.
Via un Robinson, ne arriva un altro, Gerald Robinson, sostituisce il folletto n°12 non soltanto sul parquet ma anche come faro in attacco, nuovo break pesarese e nuovo controsorpasso dei marchigiani, per l’ennesimo cambio d’inerzia, questa volta grazie alla zona impostata da Repesa.
Pesaro tocca il +4, Kruslin replica dalla lunga distanza all’inizio dell’ultimo minuto di gioco; Filloy ferma con un antisportivo Bilan, la situazione di gioco per Sassari vale solo un punto e Pesaro colpisce con lo stesso Filloy, trovando il +3 a 15” dalla fine.
Sassari dopo il time out, sembra perdere tutte le speranze, dopo una palla quasi persa di Spissu, fino a quel momento impeccabile, Gentile, però trova un jolly pazzesco, in completa mancanza di equilibrio, che vale a 1” dal termine la parità a quota 99 e il supplementare.
Pesaro non accusa il colpo e parte con un 5-0 di parziale, Spissu risponde dai 9 metri prima e con un gioco da 3 punti poi, Gentile completa il sorpasso, ma si rimane in equilibrio a 2’ dalla fine, con Filipovity a firmare l’ennesimo controsorpasso.
Bendzius timbra la parità, Tambone firma il nuovo +3 col primo canestro della sua gara ed è qui che mancano le energie a Sassari; la Dinamo costretta a forzare non trova il fondo della retina e G.Robinson firma il decisivo +5, con la Dinamo incapace di replicare per la gioia della VL che dopo aver ritrovato l’accesso alla Coppa Italia, ritrova anche la semifinale per la gioia di società e tifosi: 110-115 il finale.