ESCLUSIVA – parla Mirenghi (GM Expert Napoli): “Nel nostro progetto il basket è integrazione sociale. I play-off? Vietato non crederci e per il futuro la A2 ci sta stretta”
Un membro della Napoli targata Maione che conquistò la Coppa Italia nel 2006 e partecipò – per la prima volta nella sua storia – all’Eurolega la stagione seguente. Uomo mercato nell’anno e mezzo griffato Napoli Basketball prima e Nuovo Napoli Basket poi. Perno della rinascita targata Azzurro Napoli Basket con il ruolo di GM in un progetto che punta a riportare la città nell’elite della pallacanestro italiana. Un amore viscerale per la propria città e una passione smasmodica per la pallacanestro. Progetti diversi, una costante che si ripete: Antonio Mirenghi.
La sua squadra si è riconciliata con la vittoria nell’ultima in casa contro Capo d’Orlando, dopo la grande prova di Torino. Poi è arrivata la sosta per le Final Six di Rimini che vi ha visti spettatori. Quanto incide questa pausa sul vostro andamento a questo punto della stagione?
“La pausa ci ha dato la possibilità di recuperare qualche infortunato. Basta ricordare che le ultime due gare abbiamo giocato senza Allegretti e Valentini. Allegretti ha recuperato e sta meglio. Valentini sarà ancora indisponibile per la trasferta di domenica”.
La Expert ha dimostrato di essere un gruppo in grado di potersela giocare anche contro squadre più attrezzate e fare risultato. È anche vero che, in alcune partite, si è vista una squadra sciogliersi come neve al sole dinanzi alle prime difficoltà tattiche. Basti ricordare le prestazioni casalinghe contro Verona e Barcellona e la sconfitta di Casale. Qual è la vera Napoli e che squadra è lecito attendersi in queste ultime battute.
“La vera Napoli è una squadra che può vincere contro chiunque, non solo giocarci. È una squadra che darà tutto e non mollerà: sarà questo l’atteggiamento in campo dei ragazzi da qui alla fine del campionato”.
Le ultime annate, ricche di ombre e delusioni alle pendici del Vesuvio, sono state dure da digerire. Quanto è stato difficile costruire una squadra e convincere gli addetti ai lavori della bontà del vostro progetto?
“È stato difficilissimo. C’era diffidenza in tutto l’ambiente: procuratori, giocatori e fornitori esterni. All’inizio tutti ci guardavano e osservavano con scetticismo e distacco. Con il tempo, però, si è potuta apprezzare la serietà di una società che sta dimostrando di voler riportare la città ai livelli che le competono, ed è mutata la prospettiva con cui si osserva Napoli nel panorama cestistico nazionale”.
Tante iniziative rivolte ai giovani e alle fasce deboli della città nel corso di questi mesi. Che ruolo può rivestire uno sport come il basket in un tessuto sociale difficile come quello di Napoli?
“Per noi è fondamentale lavorare in questo senso. Lo è stato dall’inizio del nostro progetto. Basta considerare le iniziative relative allo ius soli, al Minibasket che ha permesso a tanti bambini appartenenti ai ceti meno abbienti e a realtà difficili della città di praticare attività sportiva gratuitamente, alla partnership con alcune società che fanno basket giovanile da anni sul territorio. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è quella che ha visto partecipare ad un pomeriggio di festa al PalaBarbuto oltre 50 bambini delle scuole della area occidentale della città. Per noi la pallacanestro è uno strumento di crescita e di integrazione sociale”.
Un’altra barriera da abbattere è stata lo scetticismo iniziale dei tifosi, scottati dall’esito delle vicende degli ultimi anni. Siete soddisfatti dei numeri registrati a Fuorigrotta fino a questo momento della stagione in termini di presenze sugli spalti?
“Rispetto allo sforzo profuso in estate, forse ci si attendeva qualcosina in più. È giusto dire, comunque, che quelli che sono venuti al palazzo ci hanno sempre trasmesso una carica incredibile. Il pubblico di Napoli è esigente, una platea dal palato fine. Basta pensare che, mentre ad inizio stagione l’obiettivo era quello di completare l’annata, ora l’asticella si è nettamente alzata e tutto l’ambiente si aspetta i play-off”.
Siete una realtà che sta conducendo un lavoro importante anche sul fronte della comunicazione. Oltre alle iniziative di marketing, risultate in Adecco Gold tra le poche se non l’unica società che sta regalando ai propri tifosi diverse trasferte in diretta TV.
“Abbiamo avuto la fortuna di essere affiancati da un partner esperto come Tv Luna, capace di garantire produzioni tecniche all’altezza della situazione in virtù dell’esperienza e della professionalità messa in campo. Parliamo di una realtà che è già emittente ufficiale della Pasta Reggia Caserta in A1, e che ha voluto sposare il nostro progetto regalando a tutti i nostri sostenitori molte dirette in trasferta quest’anno. Bisogna ringraziare Tv Luna per il sostegno, ma voglio estendere questo ringraziamento a tutti i media, giornali, siti internet e radio. Ci seguono fin dall’inizio della nostra avventura e ci aiutano molto nell’opera di coinvolgimento di nuovi sostenitori e sportivi della nostra città”.
Quanto crede nella possibilità che questa squadra riesca a strappare un pass per la off season che inizierà a Maggio?
“Ci credo e ci crediamo tutti: squadra, staff tecnico e società. Finché avremo anche solo un’unica speranza, lotteremo su ogni pallone e garantiamo il massimo impegno per raggiungere quest’obiettivo”.
Quali sono i giocatori da cui ripartire il prossimo anno? C’è qualcuno a cui si sente più legato dal punto di vista umano?
“Come dissi ad inizio anno, abbiamo puntato molto sull’aspetto umano e mi sento di dire che l’obiettivo è stato centrato: parliamo di un gruppo di professionisti seri, che sono scesi in campo anche in circostanze negative, con diversi acciacchi fisici e senza mai cercare alibi. Ci sono una serie di accordi biennali che riguardano alcuni giocatori, con altri abbiamo delle opzioni. Mi ha meravigliato molto che qualcuno abbia chiesto di restare con noi anche la prossima stagione, esprimendo la chiara volontà di abbassarsi l’ingaggio pur di vestire questa canotta”.
Marco Ceron, uno dei membri del trio di under partenopeo, ha ottenuto la convocazione in nazionale maggiore per un raduno sperimentale del CT Pianigiani. È un talento che può intraprendere una carriera importante e su cui Napoli ha puntato con decisione.
“Ceron è stato il primo giocatore che abbiamo firmato quest’estate. Crediamo in lui, il suo cartellino è di proprietà della Reyer Venezia, ma siamo orgogliosi della chiamata di coach Pianigiani in nazionale maggiore. È un successo che sentiamo anche un po’ nostro, Napoli è stata il suo trampolino di lancio”.
Si sente di poter promettere ai tifosi napoletani che, presto, la società di cui è GM tornerà a calcare i parquet di serie A e a far parte del gotha del basket italiano?
“Come recitava uno striscione dei nostri tifosi: ‘La A2 ci sta stretta’. Ci riteniamo fortunati del fatto di avere una società solida alle spalle e con un progetto serio. Ci sono già accordi commerciali sottoscritti in vista della prossima stagione e numerose manifestazioni d’interesse ci sono giunte da parte di diverse realtà. Questo non può che inorgoglirci. Il futuro è dalla nostra parte”.
La redazione ringrazia il GM della Expert Napoli Antonio Mirenghi e l’ufficio stampa del club partenopeo per la grande disponibilità mostrata.
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