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Home NBA NBA – Embiid formato All-Star e i Sixers volano, sempre peggio gli Heat, cadono a sorpresa i Celtics
Credits: inquirer.com

NBA – Embiid formato All-Star e i Sixers volano, sempre peggio gli Heat, cadono a sorpresa i Celtics

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PHILADELPHIA 76ERS – CHARLOTTE HORNETS 118-111

Sotto 34 punti ed 11 rimbalzi di Joel Embiid (e 26 di Tobias Harris), i Sixers rinsaldano la loro leadership ad Est, nonostante i 22 a testa di Hayward e Ball per gli Hornets. Charlotte tira malissimo nel primo quarto (22%) e Philly scappa via subito 30-13, parziale che gli Hornets proveranno a ricucire ma non ci riusciranno mai. Per i Sixers, anche 16 punti di Green e 15+9 di Simmons. 18 per Graham, 16 per Miles lato Charlotte. E’ la 14ma vittoria in fila per Philadelphia su Charlotte, record NBA in corso.

INDIANA PACERS – MILWAUKEE BUCKS 110-130

Un incontenibile Giannis Antetokounmpo ricorda a tutti di essere il 2 volte MVP e sfodera una tripla doppia da 30+14+10, per portare i suoi Bucks ad una vittoria non facile contro i coriacei Pacers di un Domantas Sabonis al suo career high (33 punti con 12 rimbalzi). Indiana non mette mai la testa avanti e manca in intensità difensiva, mentre i Bucks sono sartoriali, soprattutto dalla panca con Forbes (20) e Portis (18+9).

LOS ANGELES CLIPPERS – CLEVELAND CAVS 121-99

Tyronn Lue ritorna nella “sua” Cleveland (vinse il titolo da head coach con LeBron e Kyrie) e non fa sconti. Con 36 punti di George (25 nella seconda metà, quando i Clippers prendono il largo) e 24 di Leonard, i californiani fanno il vuoto da 3 punti (60-13 da oltre l’arco) e chiudono il loro road trip ad Est per 4-2. Per i Cavs, ancora bene il duo SexLand (27 Sexton, 23 Garland) e Drummond che ne aggiunge 13. Doppia doppia per Zubac nei Clippers, 10+16.

WASHINGTON WIZARDS – MIAMI HEAT 103-100

I Wizards rimontano dal -13 nel terzo quarto e, grazie a 32 punti del solito Beal (che ha rifiutato di essere scambiato in settimana) batte i sempre più inguaiati Heat (7-14 per i finalisti della scorsa stagione). Si rivede Avidija, partito in quintetto, con 13 punti, mentre Hachimura fa 11+9. Per gli Heat, ormai quasi al completo dopo le ripetute assenze, 20 punti per Herro, 19 per Butler e 17+11 per Adebayo, ma non basta a Miami per riprendersi dall’inizio disastroso. “Siamo tutti frustrati per questo inizio, ma dobbiamo scrollarci di dosso la pressione” dice Spoelstra a fine gara.

NEW YORK KNICKS – CHICAGO BULLS 107-103

Nella sfida diretta ad Est, i Knicks hanno la meglio sui Bulls con un Randle ancora formato All-Star, 27 punti con 5/7 da tre, e l’ex Thibodeau che espugna il “suo” United Center. Payton ne aggiunge 20 per i Knicks, Barrett 17. LaVine, al centro di rumors di mercato che lo vogliono proprio a New York in questi giorni, ne mette 24 ma con un misero 0/7 da tre punti, Young dalla panca ne fa 19, mentre Markkanen delude (solo 9 punti e 0/4 da tre).

HOUSTON ROCKETS – OKLAHOMA CITY THUNDER 87-104

Dopo una cavalcata di 6 vittorie consecutive (che l’hanno portata sopra il 50%) i Rockets si devono fermare davanti a dei Thunder orfani di SGA, ma che trovano un attacco molto bilanciato e soprattutto una difesa – quasi assente nelle ultime uscite. La squadra di Daigneault ottiene 19 punti da Kenrich Williams, 18 da Bazley (con 12 rimbalzi), 17 Horford e 16 Diallo. Per i Rockets, orfani a loro volta di Wall, Gordon è top scorer con 22, Dipo segue a 19, mentre Brown (11) e Cousins (10) sono gli unici due in doppia cifra, dalla panchina.

MINNESOTA TIMBERWOLVES – SAN ANTONIO SPURS 108-111

Agli Spurs basta un ultimo quarto da 32-18 per riprendere e scavalcare dei Wolves in controllo per quasi tutta la gara. San Antonio non era mai stata davanti fino a 5 minuti dal termine, e grazie ai 30 di DeRozan e al season-high di Poeltl (19 punti per l’austriaco) evita il 50% di vittorie e si porta sul 12-10 in stagione. Dejounte Murray ne aggiunge 15+11, White 10 dalla panchina. Inutile lo sforzo di Beasley per Minnesota (29 punti) e vano anche il ventello di Russell, per Minnesota è notte fonda (5-16 ad Ovest, peggior record NBA con i Pistons).

PHOENIX SUNS – NEW ORLEANS PELICANS 101-123

In una Western Conference dove la penultima (i Pels appunto) ha il 40% di vittorie, l’equilibrio la fa da padrone. E cosi, grazie a 28 punti di Zion Williamson, New Orleans fa sua la sfida coi Suns, in una gara che si sblocca nella seconda metà a favore dei padroni di casa. L’altra stars dei Pelicans, Ingram, ne mette 23, mentre Ball va di 18 e Adams fa 11+13. Solo cinque minuti in campo per il nostro Nik Melli, con zero tentativi e zero punti all’attivo. Per Phoenix è il solo Booker a crederci con 25 punti (17 nella seconda metà), 13+11 di Ayton e CP3 limitato a soli 10 punti.

BOSTON CELTICS – SACRAMENTO KINGS 111-116

Cadono a sorpresa i Celtics sul campo dei Kings del neo-rookie del mese Tyrese Haliburton, autore di 21 punti, ma soprattutto di un grande De’Aaron Fox che ne mette 26+11. Decisivo anche Hield con i 2 tiri liberi della staffa, dopo il tentativo sul ferro di Tatum sul 114-111 Kings. 24 anche per Barnes per i californiani. Per i Celtics, Tatum fa 27+9+10, segue Jaylen Brown con 21 e Thompson 17+10. Celtics che sembravano destinati alla W dopo i primi due quarti spesso avanti, ma i Kings tornano prepotentemente a comandare nell’ultimo e decisivo quarto, fino a portarla a casa nei minuti finali.