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Malagò-Petrucci: il punto dei vertici del basket sulla situazione ‘italiani’

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Gianni Petrucci CONI Valentino Renzi Lega Basket

Giorni intensi, fatti di scambio d’idee e posizioni per certi versi leggermente differenti ma complementari, quelli vissuti all’interno del sistema basket italiano, in particolare ai vertici della gerarchia. Al seguito della notizia di un avviso ricevuto dalla Fip da parte della Unione Europea, avente come oggetto la presunta contraretà ai principi comunitari a causa di alcune norme regolamentari come la formazione degli atleti e l’iscrizione a referto gara, sono intervenuti il presidente della FIP Gianni Petrucci e il presidente del CONI Gianni Malagò.

Proprio quest’ultimo, ha scritto una lettera indirizzata al presidente Petrucci, riportata stamani da “Il Corriere dello Sport”, cui noi riportiamo integralmente il testo: “Desidero innanzittuto ringraziarti per lo spirito costruttivo e per l’approccio sereno e sempre collaborativo con cui la Federazione da te rappresentata ha operato ai fini della soluzione della vicenda. Nel garantirti il pieno supporto del CONI , è importante che parallelamente la Federazione appronti una risposta idonea a far comprendere alla Commissione Europea, che la Federazione si sta muovendo nella direzione auspicata, così evitando la prosecuzione della procedura. In questa prospettiva, anche tenendo in considerazione la necessità di tutelare i giocatori italiani, è decisivo riuscire a coniugare la doverosa applicabilità delle norme comunitarie, che sappiamo fondate su principi giuridici pensati per fattispecie molto diverse, con la specificità e i valori fondanti dello sport.. Muoviamoci quindi, ognuno per la parte di sua competenza, su questa linea, senza dimenticare l’obiettivo di far archiviare la procedura d’infrazione”.

Non è tardata ad arrivare la risposta del Presidente della FIP Gianni Petrucci che sempre attraverso il Corriere dello Sport, ha così dichiarato: “Io voglio che gli italiani giochino, conosco le leggi ma sembra che da noi esistano solo per lo sport. Non capisco la fretta che dovrebbe avere la Fip. Parlerò con tutti i presidenti di A per convincerli che esclusivamente investendo sugli italiani avranno più pubblico e più attaccamento dei tifosi alle squadre. Certo, il giocatore forte anche oggi emerge sempre, ma con percentuali minori. Malagò si sta comportando correttamente, con lui ho un ottimo rapporto, se poi fra qualche anno dovrò, per sentenza definitiva, aprire a tutti i comunitari, non avrò altra scelta che chiudere la porta agli extracomunitari. Io voglio trattare con la Commissione Europea, ma non pensino che mi arrenderò per l’ammonimento ricevuto. Quello che voglio sia chiario è che non esisteranno in futuro riforme che non siano state in precedenza concordate con la Lega Nazionale e la Giba. Non eisste solo la Lega.”