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NBA- Rivelazioni della stagione NBA 2021: Utah top, Washington flop

NBA- Rivelazioni della stagione NBA 2021: Utah top, Washington flop

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Questa stagione NBA 2021 è indubbiamente sui generis, a modo suo: palazzetti vuoti, protocolli rigidissimi da seguire e sorprese in negativo e positivo. Le rivelazioni e i colpi di scena non sono mancati e alcune franchigie hanno piacevolmente stupito il pubblico. Tuttavia, vi sono alcune squadre che, sebbene sulla carta rappresentassero un avversario temibile, sul parquet hanno deluso su tutti i fronti.

 

Squadra top? Gli Utah Jazz

Gli Utah Jazz di Quin Snyder sono una delle squadre più in forma di questa stagione NBA nella Western Conference. Nonostante la loro sconfitta contro i Denver Nuggets di stanotte, i Jazz sono decisamente la squadra sorpresa della stagione. Ed è importante citare anche il fatto che questa è una delle poche squadre che si possa definire tale, dove ogni membro offre il suo contributo e non ci si affida al solo uomo-franchigia. La differenza, infatti, si nota tutta: Utah è seconda nella classifica della Western Conference (dopo la sconfitta di stanotte), ha totalizzato una striscia positiva di 11 vittorie consecutive ed è sul 15-5.

Tuttavia, vi sono dei giocatori che si sono distinti particolarmente tra i Jazz: Rudy Gobert, Mike Conley e Donovan Mitchell sono solo alcuni nomi che stanno contribuendo all’ascesa della squadra. I segreti del successo di Utah sembrerebbero essere i tiri da tre (che hanno aiutato tantissimo nella striscia delle 11 vittorie consecutive) e la difesa, con Gobert che ha una media di 13.8 rimbalzi a partita (terzo miglior rimbalzista dopo Andre Drummond Clint Capela).

 

 

Washington Wizards: dalle stelle alle stalle

Se Utah rappresenta una sorpresa positiva, gli Washington Wizards sono una sorpresa negativa. Con l’arrivo di Russell Westbrook tutti hanno pensato ad una svolta decisiva, soprattutto pensandolo al fianco di Bradley Beal. Tuttavia, Washington è ultima in classifica nella Eastern Conference con 4-12. Ciò che fa più sorridere è che, paradossalmente, gli Wizards possono contare sul miglior realizzatore della lega: Bradley Beal, appunto, che viaggia su una media di 34.9 punti a partita.

Bisogna anche tenere conto del fatto che Washington è stata falcidiata da infortuni e assenze legate al Covid-19. Fino a due settimane fa, infatti, il team ha dovuto fare a meno di ben 7 giocatori positivi e due infortunati (Westbrook e Bryant). Questi imprevisti hanno fatto saltare agli Wizards un’infinità di partite che, a lungo andare, hanno influenzato negativamente la chimica della squadra.

I 41 punti di Westbrook e i 37 di Beal contro i Nets stanotte hanno regalato una delle poche vittorie in campionato alla squadra allenata da Scott Brooks, ma c’è ben poco da festeggiare. Le dinamiche di gioco vanno riviste e migliorate. La difesa, prima tra tutte, è uno dei problemi principali. Al contrario di Utah, infatti, gli Wizards non sono in grado di giocare con una difesa effciente e compatta. In uno sfogo con i media, lo stesso Beal ha ammesso che la sua squadra non è in grado di difendere su una macchina parcheggiata.

 

 

Speriamo che questa vittoria possa risollevare il morale di questa squadra che, tutto sommato, potrebbe ancora essere in grado di regalare grosse soddisfazioni.