E’ la sfida tra due protagoniste indiscusse delle ultime stagioni, a partire dal 2011 ha assegnato due Coppe Italia, altrettante Supercoppe e una finale scudetto. Oggi vale molto nella lotta ai fini del miglior piazzamento possibile nella regular season e – nonostante la copiosa acqua passata sotto i ponti e i rispettivi problemi societari – conserva il fascino e la rivalità dei grandi appuntamenti: nell’anticipo del sabato della 22^ giornata sarà ancora una volta, la n° 87, Siena-Cantù.
Qui Cantù – la formazione brianzola (15v-6p) arriva all’appuntamento sulla scorta delle 3 vittorie consecutive che hanno rilanciato la propria classifica dopo i passi falsi di Pistoia e Pesaro, avendo battuto Roma e avendo mostrato i muscoli ad Avellino. E proprio in trasferta si deciderà il destino dei biancoblu, a partire dalla sfida del PalaEstra dove un successo, con l’eventuale 2-0 negli scontri diretti (all’andata Cantù si impose 90-88 al Pianella), darebbe un vantaggio difficilmente colmabile dai toscani. La squadra di Sacripanti, complice l’uscita pur dolorosa dall’Eurocup, sta recuperando condizione fisica e la soluzione dei guai fisici di diversi giocatori (a partire da un Cusin che sta ritrovando il ritmo partita ma è rimasto fermo venerdì per una scavigliata che non gli impedirà di essere a referto) può dare quel margine extra di competitività per un finale di stagione in crescendo. Forma crescente per Ragland (19 e 3 assist domenica contro Cremona) e Gentile (24 ad Avellino con 4/6 da tre), spesso in campo insieme nei momenti decisivi, la squadra si affida alla solidità di Aradori (15.2ppg con 4.7 reb e 3 assist di media) e Leunen (7.4 col 38.8% da tre), con Jenkins che si sta caricando di compiti difensivi (fondamentale contro Roma il suo lavoro su Goss nel quarto periodo). Sotto canestro a fianco del “Cuso” è cresciuto molto Uter (9.6ppg col 60% dal campo) nel periodo dell’infortunio al centro friulano, con la “polizza” Marconato (in dubbio per un risentimento muscolare), confermato fino a fine stagione. Abass e Rullo stanno recuperando dai guai alle caviglie, mentre è ai margini delle rotazioni Jones, in predicato di lasciare posto al nuovo innesto in arrivo in ottica playoff (atteso un 4 che possa cambiare Leunen, in ballottaggio ci sarebbe anche quel DaJuan Summers in forza al Budivelnik, visto a brevemente a Siena la passata stagione).
“ Si tratta di una partita con un valore reale per la classifica – introduce coach Sacripanti –. Credo che Siena abbia trovato un assetto anche dopo la rinuncia ad Hackett, e abbia ora un equilibrio stabile ed è sicuramente una contendente al titolo. Hanno una batteria di quattro lunghi interessanti con Nelson, Ress, Ortner e Hunter e un reparto esterni ben bilanciato con 6 elementi che garantiscono tanta fisicità. La Mens Sana ha modificato un po’ il modo di giocare, aprendo maggiormente il campo con più 1vs1, penetra e scarica e pick and in roll movimento e sfruttando meno il post basso con gli esterni. Hanno alcuni schemi per rubare dei canestri in maniera molto veloce e una grande preparazione sulle doppie uscite per i tiratori con diverse opzioni a seconda delle scelte difensive. Quando Siena schiera i due lunghi, con Ress a fianco di Hunter o Ortner, chiude l’area in maniera davvero importante. I biancoverdi – conclude l’allenatore canturino – hanno insomma conservato il loro marchio di fabbrica con tanti cambi difensivi e l’uso di zone diverse. Noi fuori casa stiamo facendo bene ultimamente, era un po’ che non avevamo questo piglio, mi piacerebbe vederlo anche in Toscana contro un avversario molto forte”.
Qui Siena – Anche la squadra di coach Crespi (14v-7p) attraversa un momento di ripresa, con tre successi in fila dopo la parentesi della Coppa Italia e l’uscita dall’Eurocup. Il calendario metterà la Montepaschi di fronte a tutte le principali rivali (oltre a Cantù attese in Viale Sclavo anche Sassari, Brindisi e milano, mentre i Verdi renderanno visita a Roma), iniziare con una vittoria contro i brianzoli è un must per aspirare alle primissime posizioni della classifica. E’ una Montepaschi che sembra aver trovato il proprio assetto dopo il “terremoto” Hackett, non più centrata sul talento e la personalità del pesarese, ma più squadra e più equilibrata nelle scelte sul campo. Con un Marquez Haynes (12.3 ppg con 2.6 assist) che ha potuto dimostrare il proprio valore in un contesto che gli garantisce minuti e fiducia, sono Green (10.8ppg) e Carter (10.5ppg col 43% da tre) i terminali principali, mentre il composito pacchetto lunghi può alternare la fisicità di Hunter (8.8ppg con 6.7 reb) al mestiere di un Ben Ortner (5.1ppg più 4.3 reb) spesso in campo quando conta. Il rientro di Nelson (5.1ppg con 4.1 reb) nello spot di 4 ha aggiunto una dimensione in più all’attacco senese, dalla panchina Viggiano (7.2ppg e 2.9 reb) e il veterano Ress (5.6 col 34.6% da tre) cambiano le ali, mentre Cournooh (6.4ppg in 18′ di impiego) continua la crescita nel ruolo di play di riserva.
“Cantù è una squadra rinnovata rispetto allo scorso anno, cosa che è successa anche qui – le parole di Matt Janning a 24 ore dalla sfida –. Hanno talento, li conosco per averli incontrati in Eurocup due volte quando ero al Cibona. E’ una partita importante per noi per muovere la classifica e sono sicuro che saremo pronti. Adesso stiamo meglio insieme, stiamo giocando bene, perché ci stiamo allenando forte in settimana, stiamo crescendo e possiamo solo migliorare. Siamo una squadra molto diversa dall’anno scorso, siamo 11/12 giocatori che vogliono giocare insieme: tutti cercano il compagno smarcato, parlano in difesa, insomma lavoriamo per vincere, tutto qui. Amiamo giocare in casa, c’è più energia in difesa, più fiducia nei momenti difficili. Sappiamo quanto i tifosi ci tengano – conclude la guardia da NorthEastern University – per noi è molto importante giocare in casa e farlo bene”.
Fattori chiave – Nonostante tutto Siena resta la migliore difesa della Serie A, concedendo solo 68.5 punti di media agli avversari col 31.8% da tre, mentre Cantù subisce 78.2 punti ad incontro concedendo il 35.4% nel tiro pesante. Per contro l’attacco brianzolo (82.6 punti a partita, 78.8 lontano dal Pianella) è uno dei migliori del campionato, il più preciso dall’arco col 41.1% su oltre 25 tentativi a partita ed il 56.6% da due (seconda dopo Sassari). Più in dettaglio Cantù è stata fin qui brava a mantenere percentuali di tiro simili sia al Pianella (dove è imbattuta) che fuori casa, dove però fanno difetto fluidità e trattamento di palla (11.6 perse contro 19 assist in casa, a fronte dei 15.8 palloni sprecati in trasferta con gli assist che scendono a 12.9). Siena invece (75.4 punti a partita, che salgono a 80.2 in casa) pare trovarsi molto più a proprio agio con i ferri del PalaEstra, dove tira il 38.1% dai 6.75 (solo il 31.5% in trasferta), distribuendo 16 assist a fronte di 12.5 palle perse (rispettivamente 10.5 ass. e 13.2 perse in trasferta). Il fattore fisicità pende dalla parte senese nel reparto esterni, mentre sotto le plance, dove pure Cantù concede qualcosa in termini di rimbalzi offensivi, la sfida sulla carta propone una sostanziale parità.
Precedenti ed ex – Il bilancio storico tra le due formazioni vede la Mens Sana avanti con 48 successi contro i 36 dei canturini (più un pareggio). In terra toscana Siena si è imposta in 29 occasioni su 40 confronti. L’ultimo successo biancoblu in trasferta risale addirittura ai playoff 2001/02 , con l’Oregon Scientific anche allora allenata da Sacripanti vittoriosa per 69 a 61 con 14 punti di Hines e Mc Cullough. All’andata, ultima partita di Hackett (che inchiostrò 25 punti) in biancoverde, Acqua VitaSnella si impose 90 a 88 grazie ai 16 punti di Jenkins e Gentile.
Tra gli ex in calzoncini e maglietta, Aradori (dal 2010 al 2012) e Marconato (stagione 2009/10) hanno militato nelle fila mensanine facendo il pieno degli allori nazionali, mentre Ben Ortner ha giocato nella Cantù di coach Trinchieri per due stagioni e mezza, sfidando proprio i suoi attuali colori in una finale scudetto ed una di Coppa Italia, entrambe perse. Sulle panchine coach Oldoini, attuale vice di Sacripanti, ha lavorato a Siena per molti anni come assistente di Fabrizio Frates, di Ergin Ataman e di Carlo Recalcati, vincendo uno scudetto, una Supercoppa Italiana, una Coppa Saporta e ha partecipato per due volte alle Final Four di Eurolega.
Palla a due alle 20.30 (diretta streaming su Gazzetta.it, radiocronaca su RadioCantù 89.600FM o in streaming) agli ordini dei signori Paternicò, Begnis e Seghetti.
Stefano Mocerino
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