NBA – LeBron indemoniato nella notte tributo a Kobe e nella sua Cleveland, tra Jokic e Doncic vince…Porter
PHILADELPHIA – DETROIT 104-119
Delon Wright con il career high (28) ed Ellington ancora in stato di grazia (20 e 6/9 da tre) fanno compiere il blowout della notte ai Pistons, ultimi ad Est, che battono la prima ad Est, Philly (orfana di Embiid). Grant ne aggiunge 25 e i Pistons controllano dall’inizio alla fine, senza che i Sixers facciano molto per recuperare la situazione. Harris è il migliore tra gli ospiti con 25, Maxey da nono uomo ne fa 17 ma non basta.
TORONTO – INDIANA 114-129
Indiana, pur priva di Sabonis uscito nel primo quarto per infortunio, si impone autorevolmente sui Raptors grazie ad un grandissimo Malcolm Brogdon che ne mette 36 e flirta con la tripla doppia, Lamb ne aggiunge 22 e Turner fa il “Sabonis” con 21+10. Raptors che si portano anche sul +2 nell’ultimo quarto, ma i Pacers li ricacciano indietro con un 14-2. Per il team di Nurse, VanVleet è il top scorer con 25, seguito da Powell con 24. Lowry gioca malissimo, 12 punti (e il 18% dal campo) e viene cacciato dal campo a pochi secondi dalla fine, 10 per Anunoby per i canadesi.
CHARLOTTE – ORLANDO 108-117
Parte bene Charlotte, subito 30-19 nel primo quarto con 10 punti di Hayward, ma nel lungo termine è Orlando la squadra più in palla tra le due. Il rookie Cole Anthony va al career high con 21 punti e 4/5 da tre ed è decisivo insieme a Vucevic (28+12 per l’All Star) e Fournier (19 il francese). Il 36-24 nella seconda frazione mette subito le cose in pari, e il 32-22 poi alla ripresa dopo il break non lascia scampo agli Hornets, che ricevono 24 punti da Rozier e Hayward, mentre Graham si ferma a 21.
SACRAMENTO – MEMPHIS rinviata per protocollo Covid
MIAMI – BROOKLYN 85-98
Miami sempre decimata, con ancora fuori Butler,Herro,Leonard,Harkless e Bradley, ma Brooklyn che parte lenta, con i suoi big 3 fuori ritmo (45-41 Heat a metà gara) e poca intensità nella propria metacampo. La sveglia arriva nell’ultimo quarto, dove gli Heat sono lasciati a 14 punti e Harden ne mette 10. Alla fine non una prova esaltante dei big three (20+13 Durant ma 3/12 da tre, 20 Harden e 16 Irving) ma una vittoria che serviva ed è stata ottenuta accelerando quando necessario. Per i decimati e poveri Heat, 26+10 per Adebayo e 21 per Dragic.
LA LAKERS – CLEVELAND 115-108
LeBron torna nella sua Cleveland proprio nella notte prima dell’anniversario della morte di Kobe, ed è decisamente un uomo in missione. Ne mette 23 solo nei primi due quarti – 46 alla fine – e per i Cavs non c’è scampo, nonostante il tentativo di rientro nel terzo quarto. Davis ne fa 17+10, 15 per Harrell per i Lakers. I Cavaliers ci provano, Drummond fa 25+17, Osman ne aggiunge 20 e Sexton fa 17 ma questo Bron è troppo per chiunque, e 21 punti nel solo ultimo quarto sono la condanna definitiva.
SAN ANTONIO – NEW ORLEANS rinviata per protocollo Covid
DENVER – DALLAS 117-113
Nello scontro sempre atteso tra i re delle triple doppie e alfieri europei, Doncic vs Jokic, alla fine la spunta…Michael Porter Jr. Il giovane dei Nuggets ne mette 30, soprattutto con 8 punti in fila nell’ultimo quarto, e trascina i suoi alla vittoria contro dei Mavs un po’ contratti. Denver infatti rimane davanti per tutta la gara, fino al pareggio Dallas nel terzo quarto (con sorpasso) soprattutto grazie ai 16 punti di Hardaway Jr (sui 19 totali) e al solito Doncic (altra tripla doppia per lui, 35+11+16, ora primo nella classifica stagionale con 6). Proprio lì si scatena Porter, mentre Jokic stavolta si “ferma” a 20+10, mentre Green ne aggiunge 17. Murray resta a 16 prima di essere espulso per un flagrant foul su Hardaway. Ora Denver inizia a vedere la luce e aggancia il quarto posto ad Ovest. Meno bene Dallas, nona in conference.
BOSTON – CHICAGO 119-103
Rientra Tatum e i Celtics domano i Bulls, vincendo di 16 punti allo United Center in una gara mai in discussione. Primi due quarti chiusi 60-50, con uno Smart sugli scudi (tutti i suoi 13 punti), poi si impone la stella dei Celtics che ne mette 24 alla fine, appena preceduto dal compagno Jaylen Brown, ancora ottimo dopo i 33 punti di Domenica notte, e autore di 26. Theis lavora bene vicino a canestro con 19. Per i Bulls, 30 per il top-scorer LaVine e 18 per Markkanen. Thaddeus Young chiude a un passo dalla tripla doppia, con 16+9+9.
MINNESOTA – GOLDEN STATE 108-130
Prova di autorità per i Golden State Warriors, sempre avanti dall’inizio. Curry ne mette ancora 36 con 7/12 da tre, segue l’ex Wiggins con 23 punti e una partita completa, per un giocatore che raramente si era espresso così ai tempi dei Wolves. Oubre ne aggiunge 14, Wiseman 13 – partito dalla panchina in favore del più difensivo Looney. Dall’altra parte mancava Russell, altro ex della sfida, ma ci ha pensato Beasley a farne le veci, con 30 punti in 30 minuti tondi. 15 a testa per Edwards e McLaughlin dalla panca, mentre oltre a Russell manca ancora Towns ai Timberwolves. Il nostro Nico Mannion gioca un paio di minuti con 1 recupero a referto.
OKLAHOMA CITY – PORTLAND 125-122
Fa saltare il banco la squadra di Daigneault, che nonostante la rimonta finale dei Blazers espugna il Moda Center con un ottimo Gilgeous-Alexander che ne mette 24, e un Mike Muscala a quota 23 (con 6 triple, career high per lui). Thunder sempre davanti, con Portland che si avvicina solo nel terzo e nell’ultimo quarto, quando Lillard (26 punti per lui) mette due bombe per il -2 a un secondo dalla fine, ma è troppo tardi per i gli uomini di Stotts. Bazley ne aggiunge 19, mentre 16 sono di Roby. Per i Blazers – sempre senza McCollum, Covington e Nurkic – Simons ne realizza 26, Anthony e Trent 22 a testa.