Il periodo magico che sta attraversando la Dinamo Sassari, fresca vincitrice della Coppa Italia e qualificata agli ottavi di Eurocup, non sembra spegnersi, per la gioia dei supporters biancoblù. La squadra allenata sapientemente da coach Meo Sacchetti pare aver trovato finalmente la quadratura del cerchio, dopo qualche passo falso patito soprattutto in campionato, che aveva destato qualche preoccupazione nell’ambiente sardo. Sulle pagine de “La Nuova Sardegna” a parlare è un pilastro del team costruito dal presidente Sardara, ovvero Omar Thomas.
L’atleta ex Brindisi e Avellino, ha tracciato un primo parziale bilancio della stagione e del suo inserimento negli schemi di coach Sacchetti, risultando il giudizio naturalmente molto positivo. Ecco le sue principali dichiarazioni: “Dopo oltre 6 mesi di lavoro insieme posso dire che siamo diventati una squadra, una vera squadra. Abbiamo attraversato un periodo molto buio in cui giocavamo male, andando incontro ad alti e bassi. Non eravamo un vero gruppo, non riuscivamo a dare il 100% e rischiavamo di diventare mediocri. In quelle condizioni a me dà fastidio anche far vedere in giro la mia faccia per la città: i tifosi meritano sempre il massimo”.
Snodo fondamentale è stata certamente la Coppa Italia, con la vittoria contro la corazzata Milano ad infondere fiducia nei propri mezzi: “Battere MIlano in casa sua ,in quel tipo di contesto, è stata un’impresa che ha cambiato il modo di vedere la nostra forza e ci ha regalato tanta fiducia: quello è stato il passaggio fondamentale. Trovare la chimica di squadra non è mai facile. Ho visto come si vince una coppa (l’anno scorso con il Samara conquistò l’Eurocup) e lo spogliatoio è un elemento che può fare la differenza. Il gruppo deve diventare come una famiglia e il nostro spogliatoio oggi mi sembra fantastico. Credo che molti di noi abbiano capito che da soli non si va da nessuna parte. Puoi vincere qualche partita, ma non puoi vincere nulla di importante.”
Concludendo l’intervista, il giocatore statunitense si dimostra molto fiducioso per il futuro: “Questa stagione può essere speciale per ognuno di noi, ma solo se mettiamo da parte l’egoismo. Da questo punto di vista abbiamo fatto dei passi in avanti importanti. Il coach si è accorto che l’esperienza è una di quelle componenti fondamentali di cui parlavo. Eze per suddetti motivi ci completa, Gordon è un super innesto. Ora sta a noi cercare di crescere ancora e rendere al massimo, su tutti i fronti”.