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Home Editoriali Il punto sulla A: Milano alla vetta agognata, l’orgoglio di Cantù e Siena,spettacolo Sassari

Il punto sulla A: Milano alla vetta agognata, l’orgoglio di Cantù e Siena,spettacolo Sassari

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Dopo venti giornate di campionato si è concluso l’inseguimento al comando solitario della classifica dell’EA7 Milano con la larga e facile vittoria interna sulla Granorolo Bologna. Nove vittorie consecutive sono sicuramente un messaggio inequivocabile di forza lanciato dai meneghini alle concorrenti in campionato, come d’altronde l’ottimo cammino nell’ostico girone delle Top16; l’unica macchia degli ultimi due mesi di stagione milanese e l’unico appiglio per le avversarie

è la sciagurata sconfitta  in Coppa Italia contro Sassari, che ha dimostrato come il team Banchi, indiscutibilmente la squadra più forte per forza tecnica e fisica dei suoi uomini, sia tutto da testare psicologicamente negli incontri dove la posta in palio è la vittoria di un titolo. Per quanto riguarda,invece, la Virtus il -23 finale non aggiunge e non toglie nulla ai bianconeri, smarriti dopo l’ottimo inizio di campionato e con l’avvicendamento di Bechi in favore di coach Valli improduttivo dal punto di vista di una reazione emotiva da parte del gruppo bianconero. Vetta milanese solitaria conseguente, anche alla sconfitta nell’anticipo del Sabato dell’ex capolista Brindisi sul campo di Reggio Emilia. Perdere al PalaBigi contro un’avversaria ostica come quella reggiana, rinfrancata dal ritorno del suo uomo cardine in regia Andrea Cinciarini (migliore in campo nel mach contro i pugliesi) e dall’importante aggiunta in termini tecnici ed esperienza di Angelo Gigli sotto canestro, non è sicuramente un dramma per la squadra di coach Bucchi, arrivata a giocarsi nel rush finale dell’incontro le proprie possibilità di vittoria a dispetto del -8 sul tabellino finale. Enel agganciata in classifica al secondo posto dalla Vitasnella Cantù,  passata come un caterpillar sul campo di Avellino. Alla vigilia c’erano molte difficoltà ed incognite  sulla carta per gli uomini di Sacripanti: andare sul campo di una squadra irpina in grande salute e reduce da tre vittorie consecutive;  smaltire sia le fatiche fisiche del turno infrasettimanale in Eurocup , sia la delusione per l’eliminazione dall’ Europa arrivata per un solo punto di differenza canestri  nonostante il +8 di Ulm. La squadra brianzola, però,  trascinata da uno Stefano Gentile versione extralusso, ha dominato l’incontro dal secondo quarto in avanti senza lasciare spazio ad alcuna reazione agli avversarie. Per una Cantù tornata alla versione 1.0 della squadra perfetta nei propri schemi e giochi apprezzata ad inizio anno, si contrappone una Sidigas  con un animo pugnandi in tono minore rispetto a quello delle ultime settimane, e che dovrà ricaricare le batterie per il derby play-off del prossimo fine settimana nella tana dei rivali casertani. Al quarto posto in classifica si conferma la Montepaschi Siena, che dal canto suo ha attraversato una settimana precedente all’incontro vittorioso in quel di Venezia difficilissimo per motivi di campo ed soprattutto extracestistici. Dal punto di vista cestistico c’era da mettersi alle spalle l’eliminazione arrivata dall’Eurocup, dopo aver accarezzato il sogno per tre quarti e mezzo di ribaltare la differenza canestri contro Nymburk, ma la mazzata peggiore era arrivata nell’oramai tristemente famoso sui libri di storia mensanini Venerdì  nero 22 Febbraio, quando a causa di un buco in bilancio di quasi 5,5 milioni di euro la società è stata dichiarata in liquidazione. Bruttissima botta da digerire per tutto il nostro movimento in generale, ma la squadra di Crespi, come aveva garantito il suo coach alla vigilia dell’incontro,  non ha subito alcuna ripercussione psicologica dalla drammatica situazione societaria vincendo al Taliercio. Venezia, giunta alla quinta sconfitta consecutiva, sembra sprofondata in un buco nero dopo il grande avvio sotto la gestione Markovski, con lo stesso coach macedone  inferocito  nel post gara per le 22 palle perse dai suoi, ma questo dato sentenzia, probabilmente, che l’aggiunta di Aaron Johnson non  stata la giusta medicina per risolvere i problemi in regia dei lagunari. Al quinto posto si confermano Sassari e Roma. Il Banco Sardegna ha sbancato al termine di una gara spettacolare da 112 punti a referto Masnago, meritandosi gli applausi del pubblico di casa, che amaramente avrà ripensato come i propri beniamini l’anno passato proprio contro Sassari animavano la lotta in testa per la conquista del primo posto al termine della stagione regolare, ma mentre i sardi con la riconferma dei magici cugini Diener sono risuciti a rimanere ai vertici del campionato con la ciliegina dorata della storico trionfo in Coppa Italia, Varese non è riuscita la ricostruzione sul mercato, dopo aver perso il proprio asse play-pivot composto da Mike Green e Dunston. L’altra quinta l’Acea Roma, complicandosi la vita nel finale di gara dopo aver condotto con ampi margini di scarto, è tornata al successo battendo in casa nel derby del sud di metà anni 80’ memoria la Pasta Reggia Caserta con una buona prova corale con ben cinque uomini in doppia cifra per marcature personali. Per i casertani alla ricerca di play dopo il sogno sfumato Duhon, una sconfitta che non cambia molto in classifica nella corsa play-off in vista dell’importantissimo derby al PalaMaggiò contro Avellino. Se nella zona play-off per settimo ed ottavo posto non è cambiato quasi nulla, invece è cambiato moltissimo nella lotta salvezza con le vittorie interne di Cremona e Pesaro. La Vanoli vittoriosa su Pistoia ritorna al successo dopo tre ko in fila e mantiene a quattro i propri punti di vantaggio sull’ultima Pesaro, e lascia sola al penultimo posto Montegranaro. Pesantissima la vittoria di 13 nel derby della Vuelle sui cugini della Sutor con i pesaresi ora a soli due punti di distacco e con il vantaggio di aver ribaltato la differenza canestri nel doppio confronto, e quindi giochi per la sopravvivenza in massima serie più aperti che mai.

 

Classifica dopo 20 turni

EA7 Milano 30

Enel Brindisi e Vitasnella Cantù 28

Montepaschi Siena 26

Acea Roma e Banco Sardegna Sassari 24

Grissin Bon Reggio Emilia e Sidigas Avellino 20

Pasta Reggia Caserta e Reyer Venezia 18

Giorgio Tesi Group Pistoia, Cimberio Varese e Granarolo Bologna 16

Vanoli Cremona 14

Sutor Montegranaro 12

Vuelle Pesaro 10