La Montepaschi Mens Sana Siena viola il campo dell’Umana Reyer Venezia per 66-71. Ecco i numeri e le curiosità, tutto rigorosamente in CountDown.
10 al carattere e al cuore di Crespi e dei suo giocatori. Travolti dai guai societari si isolano rispondendo sul campo con una vittoria difficile e voluta, frutto di cuore ed orgoglio, quello dei campioni d’Italia ancora in carica. Non è un caso che la Mens Sana ritorni all’affermazione esterna dal 22 Dicembre, arrivata allora a Sassari dopo l’eliminazione in Eurolega e la cessione di Daniel Hackett. Senza dimenticare la delusione per l’eliminazione subita EuroCup in settimana. Vista la difficilissima situazione ambientale, voto 10 anche all’ironia della Brigata Biancoverde (cuore del tifo organizzato senese), che attacca con ironia il futuro presidente di lega Minucci, esibendo la pezza “Mens Sana in liquidazione? Colpa della crisi e di Scarone”. Chiaro riferimento alle confuse giustificazioni dell’ex presidente mensanino sul grave buco di bilancio che grava sulla società di Viale Sclavo.
9 La ricomparsa del tifo in Curva Nord. Non merita il 10 solo perchè la posizione è occupata. La coreografia iniziale con il mega bandierone che raffigura il simbolo dei Panthers1976 e la scritta “ Custodi di una fede…Fedeli alla storia ”, frutto di un grande lavoro, viene applaudita da tutto il pubblico quanto la scritta dei tifosi senesi “ Ogni città ha la sua storia, la Reyer è solo Venezia ” . Bentornati.
8 il voto a Josh Carter. Vedi Venezia e poi… diventi un killer. Colleziona le sue migliori prestazioni stagionali quando si trova come avversario l’oro-granata: 21 punti nella partita d’andata e 23 ieri sera. Il n°11 bianco-verde è l’Mvp dell’incontro, diventando decisivo nel finale di partita con tre triple realizzate di fila che danno il decisivo strappo per portare a casa la vittoria. Oltre ai 23 punti, 6 falli subiti, 3 palle recuperate e 3 assist per 30 di valutazione. Il bacio di coach Crespi a fine partita vale tutto. Dominatore.
7 il voto ad Andre Smith. Timbra il suo solito cartellino da sotto e da fuori ma spesso si trova a battagliare senza aiuti complici le varie prestazioni negative dei suoi compagni. 20 punti e 7 rimbalzi, a volte appare troppo egoista ma senza di lui la baracca non reggerebbe. Troppo solo.
6 come i tentativi ai liberi di Spencer Nelson. “Spencerone” gioca il meglio del suo match all’inizio battagliando su entrambi i lati del campo con 10 punti segnati e tanta presenza a rimbalzo. Nella ripresa in attacco di fatto scompare ma si fa notare per buona difesa e tentativi di sfondamento che rischiano di mandarlo K.O. come quello subito da Vitali a fine partita. Guerriero.
5 le sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia di Venezia. Palese la difficoltà della compagine di Zare Markovski che continua a lamentare la presuntuosa gestione dei palloni e problemi di possessi decisivi con involuzione di giocatori come Vitali e Taylor. Dopo gli acquisti di Crosariol e Johnson, la squadra sta vivendo un periodo altamente negativo che sembra difficile da chiudere in vista del prossimo difficile match di Milano. Momento critico.
4 il voto per Donell Taylor. I 6 rimbalzi e i 6 falli subiti non spiegano una sua prestazione semplicemente da prima donna, con iniziale monopolio di possessi offensivi che abbassano il ritmo della squadra e tiri forzati a seguito di isolamenti. Appena esce dal campo nel primo quarto, la squadra gioca una pallacanestro migliore. Carter in attacco lo beffa più e più volte. 3/12 dal campo, -11 di plus minus e tante gestioni lapidarie. La sconfitta di base non è solo colpa sua, ma per vincere bisogna buttarla dentro il cesto e non lanciarla sul tabellone per provare chissà cosa. Ma il bomber visto a Reggio Emilia l’anno scorso, chi l’ha visto?
3 i punti segnati da Jacopo Giachetti. Quando il “frate” fa il suo ingresso in campo nel primo quarto per sostituire Linhart, i molti tifosi lagunari storgono il naso consci della sua comparsata di una settimana fa e dei suoi limiti evidenti causa anche l’infortunio che lo ha tolto dal campo per un mese. Sorprende tutti giocando una partita molto determinata e tutto cuore buttandosi su molti palloni, Zare lo riconosce e gli da fiducia con 22 minuti giocati. E’ in difficoltà quando si trova a guidare due contropiedi e gli mancano le gambe per andare a canestro, ma quando è in campo la Reyer vince di 15. Positivo.
2 le stoppate di Othello Hunter. L’ex Atlanta Hawks si fa notare per tanta energia sotto canestro dando due blocchi agli avversari e catturando 6 carambole. Ma gioca solo 14′ per difficoltà difensive su Smith che lo mette palesemente in difficoltà, in un time-out Crespi glielo fa capire bacchettandolo preferendogli Ortner.
1 come 1/3 al tiro per Tomas Ress. Se ci basassimo sulle sole statistiche non si spiegherebbe la solida prestazione del 33nne bolzanino. Fa sempre la cosa giusta in ogni zona del campo e sotto canestro è il solito ottimo difensore con due stoppate. Cuore di capitano.
0 i rimbalzi di Andrea Crosariol. No, non è un errore del sito di LegaBasket. Lo strano scherzo di un match dove Johnson sia 38 cm più basso e ne catturi 5 mentre il gigante con la mise da boscaiolo non ne prenda nemmeno uno in 17′ di gioco. Zero anche la reattività e tanta sofferenza su ogni singolo avversario sotto le plance. A nulla valgono i 4 punti consecutivi a inizio secondo tempo per cancellare la sua prova. Per ora il suo arrivo sta solo faccendon rimpiangere Easley. Apatico.
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