EL: super Langford e la difesa battono Malaga
L’Olimpia Milano batte Malaga 70-59 e continua a coltivare il sogno playoff. Decisiva come al solito la difesa, che obbliga Malaga a sudare su ogni tiro e infatti li lascia a soli 59 punti realizzati.
Decisivi anche i rimbalzi offensivi dell’EA7, non proprio una specialità della casa. Decisiva ancora una volta la prova di Langford autore di 29 punti con 8/10 da 2, 2/4 da 3 e 7/9 ai liberi, compreso un buzzer beater assurdo. Fondamentale anche Samuels (10 punti e 7 rimbalzi), sopratutto visto che Lawal ha toppato la prima partita in EL. Per Malaga non bastano i 18 di Caner-Medley e i 13 con 11 rimbalzi di Stimac, visto che gli esterni hanno prodotto poco o nulla.
La cronaca. Prima della partita minuto di silenzio per la scomparsa della mamma di Momo Tourè, con l’Olimpia che giocherà con il lutto sulla maglia. Inizio contratto per le due squadre con l’Olimpia che cerca spesso Samuels sotto canestro, trovando 4 punti dal giamaicano e due falli per Vasquez. Anche l’EA7 ha problemi di falli, visto che arriva in bonus dopo neanche 4′. Langford con due magie porta i suoi avanti di 5 sul 13-8, ma Malaga non molla e rimane attaccata alla partita grazie ai suoi lunghi, sopratutto con Stimac (9 punti). Dall’altra parte continua lo show del #23 in maglia bianca che ne mette altri 5 e arriva a 12 già alla prima sirena, tenendo Milano avanti 22-17.
Servono due minuti per vedere il primo canestro nel secondo quarto, ma ne vale la pena visto la schiacciata con cui Lawal scuote i ferri del PalaDesio. Milano difende fortissimo e concede i primi punti dopo 4′ minuti, ma non trova mai il canestro nonostante costruisca ottimi tiri, sopratutto con Kangur. Cambia tutto quando l’esecutore diventa Jerrels, che segna due triple in fila e porta la squadra di Banchi avanti di 10. L’Unicaja sembra poter rientrare, ma con le penetrazioni degli esterni la squadra meneghina si mantiene in vantaggio e chiude il primo tempo avanti di 38-27. Langford si è riposato nel periodo, ma il parziale costruito sulle triple di Jerrels è tutto lì da difendere.
Il terzo periodo si apre proseguendo sulla falsariga dei primi due, con la difesa di Milano che stritola l’attacco spagnolo. Malaga suda ogni tiro e si ritrova sotto di 20 dopo una tripla di Melli, che si iscrive alla partita. Il vero responsabile del parziale è però Samuels, che si rivela una vera spina nel fianco nel pitturato dei verdi, sia per i rimbalzi, sia per le ricezioni profonde.
Caner-Medley apre l’ultimo periodo con due triple che tengono vive le speranze degli ospiti, visto che rientrano a -14, ma Banchi decide di parlarci su chiamando timeout. L’interruzione non sembra aver portato gli effetti sperati, con Lawal che sbaglia due facili appoggi e Moss che arriva al quinto fallo, estromettendosi dalla partita. Malaga torna sotto 62-54, grazie ai rimbalzi nel quarto dove domina (10-2 il parziale dopo 6’30). Ancora Langford tiene a distanza Malaga, ma è con una tripla di Melli con 1’35 sul cronometro che si chiude il match: 68-56 per l’EA7, anche se alla sirena finale sarà 70-59.
Tabellino:
EA7 Milano: Cerella 1, Melli 6, Hackett 7, Kangur, Langford 29, Samuels 10, Tourè ne, Wallace, Lawa 2, Moss 2, Jerrels 13.
Unicaja Malaga: Sabonis, Vidal 2, Calloway, Suarez 6, Granger 3, Vazquez 1, Toolson 5, Kuzminskas 2, Dragic 6, Hettsheimeier 3, Caner-Medley 18, Stimac 13.