Bruno Cerella, guardia-ala dell’Umana Reyer Venezia, è intervenuto a Udinese TV nella trasmissione “Basket a Nord-Est”. Ecco le sue dichiarazioni.
La sua situazione fisica.
“E’ una situazione abbastanza delicata, perchè quotidianamente queste piccole micro-fratture sono pesanti. Questo dolore alla caviglia, considerato che sono articolazioni di carico, non è semplice. Ci lavoriamo positivamente, speriamo che questo passerà e che si possa tornare al 100%. Perchè quello che serve alla squadra da parte mia è quell’intensità che a volte può dare un contributo.”
L’obiettivo Final Eight non ancora centrato dopo la vittoria nel derby.
“Sicuramente una squadra come Venezia è costruita per competere ad alti livelli. Sarebbe molto brutto non riuscire a non qualificarci alle Final Eight di Coppa Italia. Il Covid-19 è stato un fattore determinante perchè ha messo tanti giocatori fuori squadra e ci ha condizionato, però non possiamo prenderlo come alibi. Abbiamo perso qualche partita che non dovevamo perdere, e ci ha messo in difficoltà. Adesso spero che recuperiamo tutti i giocatori per bene, che vinciamo la prossima partita (domenica 10 gennaio, al PalaTaliercio arriva l’UNAHOTELS Reggio Emilia) perchè è un match importante e fondamentale e vediamo di arrivare a giocare la Coppa Italia, che sarebbe una cosa bellissima. Fin che dipende da noi, è tutto nelle nostre mani la prossima partita.”
Nel corso della trasmissione Bruno Cerella ha commentato le sue foto Instagram, raccontato il progetto Slums Dunk Onlus con le Basketball Academy presenti e future, sul progetto futuro a Milano.
“Oggi abbiamo 50 ragazzi e ragazze con borse di studio per merito sportivo. Bisogna pensare che le loro famiglie vivevano con un dollaro al giorno, quindi non avrebbero potuto permettersi di continuare a studiare. Lo sport ha dato un’opportunità nella vita di queste persone: 47 sono nelle scuole private dei diversi Paesi e quindi vivono dentro le scuole potendo continuare il loro percorso scolastico; 2 sono negli Stati Uniti, 1 fa la High School e l’altro è nell’NCAA; infine a un ragazzo abbiamo deciso di offrire un’opportunità di venire qui in Italia perchè ci piaceva l’idea che facesse una strada diversa, ossia imparare una nuova lingua, in un nuovo Paese, studiando e provando lo sport come strumento nel diventare persona migliore e, perchè no, un giocatore.”
https://twitter.com/BrunoCerella/status/1168469035073323012
La carriera lunghissima in Italia per Bruno Cerella, partita dal lontano 2004.
“E’ stato bello il percorso. Se mi guardo indietro vedo tutto. Partendo da quel 2004 quando sono arrivato a Massafra con la mia bicicletta, con la mia casa e giocando in Serie C2, sono molto orgoglioso del percorso che ho fatto. Rifarei tutto allo stesso modo, perchè mi ha permesso di vivere esperienze di vita molto belle attraverso lo sport, lo ringrazierò sempre. Visto e vissuto in questo modo, lo sport è stata una grandissima opportunità e l’Italia è un posto magnifico per crescere, vivere di sport.”
Sul girone di ritorno della sua Umana Reyer Venezia.
“Io mi auguro per la squadra che riusciamo a essere competitivi come lo siamo stati negli anni precedenti. Competitivi, cioè essere vincenti. Partendo dalla nostra quotidianità provando a competere con le squadre più in forma del campionato perchè alla fine questa squadra è la stessa, se non qualche cambiamento, che ha vinto tanto giocando insieme. Mi auguro che torniamo tutti in forma, ma soprattutto di trovare quella sinergia e quella forza mentale di riuscire a continuare a crescere. Avere la continuità delle vittorie che ci aiutino a crescere piano piano ed arrivare in forma nella seconda parte del campionato. Questo perchè all’interno di una stagione vince solo una, ma l’essere vincente ti aiuta a divertirti, ti permette di far divertire, e di competere ad alti livelli per provare a vincere qualcosa di importante.”