Finale amaro per Brescia in EuroCup ma buoni segnali dalla squadra
Brescia saluta l’EuroCup 2020/2021 dalle porte di Parigi sul parquet del Levallois Metropolitan 92, che non perde in casa in questa competizione dalla stagione 2017/2018. Quasi una formalità per la compagine di Buscaglia che può giocare senza pressione ma non deve cadere nel tranello della troppa leggerezza, per dar conferma di aver cambiato mentalità e atteggiamento definitivamente.
Il primo quarto è giocato di squadra con ottime percentuali in attacco da parte di Brescia che, nonostante le palle perse (5) e i rimbalzi offensivi concessi ai francesi (6), chiude il quarto a -1. Degna di nota la mancanza di paura di Bortolani che mette a referto 5 punti in meno di 5 minuti.
Il secondo quarto porta finalmente i primi rimbalzi offensivi di Brescia targati Crawford e Parrillo. Mentre la difesa lascia spesso liberi gli avversari sui tiri da tre che entrano e permettono ai francesi di allungare la distanza. Brescia si ravvede sulle palle perse che al contrario aumentano (+4) per i padroni di casa. Un clamoroso TJ Cline, con 16 punti nella prima metà di gara, si carica la squadra sulle spalle e la trascina a 3 lunghezze di distanza. Da notare i 14 assist dei biancoblu nei primi 20 minuti contro i 10 di Levallois.
Il terzo quarto riflette le difficoltà di tutta la partita: disattenzione, difesa a tratti un po’ troppo ‘morbida’ e ingenua, pochi rimbalzi offensivi (0) e palle perse, o meglio, letteralmente regalate agli avversari. Nonostante ciò e qualche errore di troppo, Brescia rincorre e non molla e Sacchetti segna la tripla del sorpasso. Pesano, però, i liberi tirati dai padroni di casa (14 – 4) che chiudono il periodo avanti di 3 senza trovare ostacoli in attacco.
Come nella sfida contro Venezia, Brescia paga a caro prezzo i momenti in cui la difesa punta sulla fisicità: dopo meno di 4’ dall’inizio del quarto periodo, Moss raggiunge i 5 falli personali mentre la squadra spende il bonus. Dall’altra parte Marei gioca in modo ottimo per tutta la partita e non si smentisce nella fase finale in cui raggiunge i 24 punti e si laurea mvp della serata.
Nonostante la sconfitta, Brescia conferma il proprio rinnovamento. La regia di Kalinoski dà i suoi frutti, la difesa si fa a tratti più concreta, la volontà di giocare di squadra è evidente e si nota dall’atteggiamento sul parquet dove si gioca con più serenità e ci si prende rischi che talvolta pagano. Non c’è un leader ma tutti contribuiscono alla causa e questo non può che far bene. Non mancano gli aspetti sui quali lavorare come la lotta al rimbalzo, gli svariati falli spesso commessi ingenuamente, la distribuzione del gioco in alcuni momenti e le numerose, troppe, palle perse, ma, a partire dall’assenza di quei famigerati parziali subiti sotto la gestione precedente, la certezza è che la squadra stia iniziando ad essere adatta alla propria caratura.
Finale 86 – 81
Migliori marcatori Levallois: Marei 24, Goodwin 19, Michineau 11
Migliori marcatori Brescia: Cline 26, Chery 13, Kalinoski 8