La Mens Sana che si appresta ad affacciarsi sul palcoscenico della Final8 di Coppa Italia è una squadra difficile da calibrare ed inquadrare da noi addetti ai lavori, poiché sembra capace sia di mostrare grandi cose e un buon potenziale, sia di perdersi in un bicchier d’acqua e dare vita a prestazioni che tolgono il sorriso ai tifosi.
La continuità è la vera spina nel fianco di una squadra rivoltata come un calzino in estate dal mercato e che aveva lavorato moltissimo per trovare il suo equilibrio ad inizio stagione; una volta trovato anche con inaspettata rapidità, sono arrivati buonissimi risultati, ma Crespi si è visto portar via il giocatore migliore che faceva da ago della bilancia (Daniel Hackett), e ha dovuto per forza di cose poi ripartire da capo in una situazione di piena crisi di identità e personalità. Risultato: una quasi sicura eliminazione in Eurocup e a qualche scivolone di troppo in campionato.
I campioni d’Italia in carica, e penta-vincitori della Coppa Italia, come non mai arrivano quindi all’alba di questa Final8 con meno forza e certezze rispetto agli anni passati: i tifosi biancoverdi sperano in un nuovo miracolo, ma rispetto all’anno scorso (i toscani giunsero a Milano con una situazione in classifica peggiore ma con una struttura di gioco e di risultati, specie in Eurolega, ben più confortante) i valori tecnici e la concorrenza saranno di tutt’altra pasta; ma, si sa pure questo, nel basket tutto può succedere.
Il cammino verso la Final Eight – La Mps si è iscritta tra le magnifiche 8 partecipanti della Coppa Italia in virtù dei 20 punti racimolati al giro di boa che sono valsi il quarto posto e l’abbinamento con la Virtus Roma. In questo inizio di girone di ritorno gli unici due punti della truppa di Crespi sono arrivati dalla vittoria casalinga con Reggio Emilia, un fuoco di paglia in mezzo alle deludenti sconfitte a Cremona e Bologna. Le ultime prestazioni veramente degne di nota risalgono ai big match con Varese alla penultima del girone di andata e contro Milano all’ultima, dove nonostante una bruciante sconfitta nel finale si è visto una squadra viva e con personalità. Oltre all’insicuro rendimento in campionato, un percorso in Eurocup condito da due pesanti sconfitte ad Haifa e contro i cechi di Nymburk, sono lo specchio di un momento altalenante e discontinuo, che può essere croce e delizia in previsione dell’impegno in Coppa Italia: la Final8 può diventare occasione di riscatto e di svolta come un ulteriore passo indietro in termini di gioco e risultati.
Situazione e pronostico – La Montepaschi arriva a Milano al completo, ma con la grana Carter da valutare; il roster senese è abbastanza lungo e fornito per reggere la competizione, anche se ovviamente le ultime prestazioni hanno evidenziato alcuni problemi di rendimento (Nelson sembra fuori dai giochi, Haynes è spesso troppo confusionario); Crespi attende da un momento all’altro la definitiva esplosione di Green, che ha talento da vendere ma è ancora troppo acerbo per prendere in mano le redini della squadra, e maggiore continuità al tiro da parte di Janning. Importante per la Montepaschi sarà trovare la giusta energia mentale per aggredire con continuità la partita sia in difesa, (non impeccabile nemmeno a Bologna, come evidenziato da capitan Ress nel post partita) sia al tiro, dove con le giuste spaziature gente come lo stesso Janning , Carter, Haynes e Ress possono aprire il campo e fare molto male agli avversari. La sfida con Roma rappresenta la riedizione della finale playoff 2013, un duello aperto e dal difficile pronostico, anche se fra i capitolini peserà l’assenza di Taylor.
I precedenti – Da quando la Coppa Italia si gioca con la formula della Final8 (2000) Siena non hai mancato una volta di partecipare, vincendo le ultime 5 edizioni consecutive, un armata capace di dominare il basket italiano negli ultimi 8 anni. Feeling vincente quindi con questa competizione, che nel 2002 ha segnato l’ingresso della Montepaschi nel basket che conta (grazie alla finale poi persa contro la grande Kinder Bologna) e che anche l’anno scorso è stata l’inizio dell’ennesima cavalcata trionfale.
Edizione 2000, Reggio Calabria– Semifinale (Kinder Bologna 95 – Ducato Siena 75)
Edizione 2001, Forlì – Quarti di finale (Paf Bologna 86 – Montepaschi Siena 79)
Edizione 2002, Forlì – Finale (Kinder Bologna 79 – Montepaschi Siena 77)
Edizione 2003, Forlì – Quarti di finale (Pompea Napoli 95 – Montepaschi Siena 92)
Edizione 2004, Forlì – Quarti di finale (Oregon Scientific Cantù 67 – Montepaschi Siena 63)
Edizione 2005, Forlì – Quarti di finale (Vertical Vision Cantù 71 – Montepaschi Siena 66)
Edizione 2006, Forlì – Semifinale (Lottomatica Roma 83 – Montepaschi Siena 70)
Edizione 2007, Bologna – Semifinale (Benetton Treviso 76 – Montepaschi Siena 75)
Edizione 2008, Bologna – Quarti di finale (Scavolini Pesaro 78 – Montepaschi Siena 77)
Edizione 2009, Bologna – Vincitrice (Montepaschi Siena 70 – Virtus Bologna 69)
Edizione 2010, Avellino – Vincitrice (Montepaschi Siena 83 – Virtus Bologna 75)
Edizione 2011, Torino – Vincitrice (Montepaschi Siena 79 – Pallacanestro Cantù 72)
Edizione 2012, Torino – Vincitrice (Montepaschi Siena 88 – Bennet Cantù 71)
Edizione 2013, Milano – Vincitrice (Montepaschi Siena 77 – Cimberio Varese 74)
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