ESCLUSIVA – Nelson Rizzitiello (ala LighthouseTrapani):“Match importante, difesa e lucidità le nostre armi. Ricordo una bella cornice di pubblico al PalaBarbuto!”
“Non vedo l’ora di giocare al PalaBarbuto, Napoli è una grande piazza”. Parola di Nelson Rizzitiello (milanese di nascita, classe ’84), oggi in maglia granata, ieri protagonista del basket napoletano, domani “ex di turno” del sospirato match tra l’Expert Napoli e la Lighthouse Trapani. Dopo aver cambiato timoniere e vinto tre partite di fila, la squadra di coach Massimo Bianchi si è sbloccata contro Veroli e non si è più fermata. Nell’ultimo incontro casalingo ha battuto anche la quotata Angelico Biella, mostrando progressi partita dopo partita. Dall’altra parte del mare, Trapani patisce in casa la verve della Sigma Barcellona e sbarca decisa a rendere lo scacco matto subito.
La Lighthouse vanta giocatori che ben figurano in ogni reparto, con coach Lino Lardo in posizione di comando. Dal playmaker americano Kelvin Parker alle guardie-ali Robert Lowery e Giancarlo Ferrero, fino agli esterni Patrick Baldassarre e Nelson Rizzitiello, sostenuti dal tandem di centri Luca Ianes e Andrea Renzi, i granata sono un gruppo ben assortito, con molti punti nelle mani. All’andata, gli azzurri dell’era Cavina, uscirono sconfitti da un gremito PalaIlio per sette lunghezze (82-75), dopo aver ricucito un -3 al 38’. Notevoli Black (18) Brkic (17) e Weaver (15).
La parola vincente fa pensare spesso direttamente al numero delle partite vinte da una squadra. Ma per ottenere risultati importanti, è necessario avere una “mentalità vincente”: cosa significa per te?
Sicuramente per vincere bisogna sviluppare una mentalità vincente. Questo vuol dire andare tutti nella stessa direzione, avere lo stesso obbiettivo finale sempre ben focalizzato. Significa aver consapevolezza del proprio ruolo, sacrificandosi per i compagni, difendendo ancora più duro se un tuo compagno è stato appena battuto. Mettersi a disposizione della squadra e costruire assieme, giorno dopo giorno, quello che serve per spingersi allo scopo prefissato. Non è assolutamente facile e non tutti hanno gli stessi tempi. Inoltre, una volta, si guardava di più a quella che era la squadra vincente, ossia all’assetto che portava al raggiungimento del risultato. Oggi, si tende a considerare molto di più le statistiche dei singoli, spingendo a pensare che si possa essere penalizzati la stagione successiva se non si “fanno le cifre”. Questo muove molti verso l’egoismo e, di conseguenza, rende difficile giocare di gruppo, mentre la pallacanestro è uno sport di squadra.
In merito al discorso, quanto è fondamentale il ruolo di un allenatore?
Per una squadra, il coach ha un ruolo molto importante e difficile. Deve avere grandi capacità umane, farsi seguire e rispettare, fare gruppo, essere una figura di riferimento per i giocatori. Non deve concedere tutto, ma trovare il giusto equilibrio e mettere assieme i caratteri, i momenti no, le diverse caratteristiche…insomma, è un lavoro non solo dal punto di vista cestistico, ma anche di capacità relazionali. Ognuno ha il suo stile di gioco, le sue precedenti esperienze e non è facile mettere assieme mentalità e individui, dovendo gestire sempre al meglio ogni partita. E’ fondamentale, poi, che i giocatori siano sempre a disposizione: quest’anno il mio ruolo è diverso rispetto a quello di due anni fa a Napoli, ma la mia voglia è sempre al massimo.
Seguendo questo fil rouge, dopo aver cambiato allenatore, Napoli ha collezionato una striscia di tre vittorie consecutive, ha recuperato il terreno perso inizialmente in classifica, rilanciandosi in ottica playoff della Adecco Gold. Adesso Trapani dista solo di 4 punti. Come vedi questa partita?
E’ una partita importante, soprattutto in vista dei piazzamenti per i playoff. L’Expert è un’avversaria di tutto rispetto e, aldilà dell’andamento che ha avuto prima di battere Veroli, credo che sia un’ ottima squadra con grandi potenzialità. Napoli è sempre stata una grande piazza e non credo sia stato facile iniziare la Lega Gold dovendo ricostruire non solo una squadra ma un’intera società. Adesso mi aspetto un ambiente galvanizzato dagli ultimi successi, dalla possibilità di riagganciarsi alla zona alta della classifica e questo enuncia senz’altro un match agguerrito.
Cosa non dovrà mancare nelle carte granata se si vuole portare a casa la partita?
Quello che è mancato a Barcellona nell’ultimo quarto, non mollare mai in difesa e mantenere alta la lucidità. La Sigma è stata un leone sul versante difensivo, mentre noi eravamo troppo nervosi. C’è da dire che Barcellona, assieme alla più quotata Trento e Torino, è tra le più attrezzate, ma la classifica fa intendere bene nessuna formazione è sopra le righe. A Napoli scenderemo in campo per correggere la precedente prestazione e cercare ad ogni costo di allacciare la vetta.
Tornare al PalaBarbuto sarà emozionate per te. Uno dei ricordi più belli vissuti a Napoli?
Senza dubbio la partita in casa contro Trento: ricordo una fantastica cornice di pubblico e il palazzetto diventò una vera fucina quell’anno. Credo che i tifosi napoletani siano molti esigenti, ma che sappiano essere davvero galvanizzanti. Mi aspetto uno scenario simile anche per questa gara.
Ora sei diventato anche padre di Nathan: com’è essere un papà-giocatore?
E’ una delle cose più belle. Dopo una giornata di allenamento o al rientro delle trasferte, non c’è niente di meglio che tornare a casa e vedere tuo figlio sorriderti!
Per la partita di giovedì sera, alle ore 20:30 al PalaBarbuto, il presidente Maurizio Balbi ha emesso un’ulteriore promozione con biglietto unico a 8 euro per curve e tribune. Inoltre, la società ha annunciato l’arrivo del partner commerciale Menthalia, un’agenzia specializzata in marketing e comunicazione che avrà un ruolo nel bando lanciato dal club azzurro per selezionare giovani napoletani interessati al progetto “La passione diventa protagonista”.
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