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Torino-Verona: in sala stampa Gergati, Ramagli e Comazzi

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PMS Manital Torino VS TEZENIS Verona

Torino vince e convince, superando una Tezenis Verona che nulla ha potuto di fronte al primo tempo da urlo dei padroni di casa, autori di 53 punti e con Amoroso e Steele sugli scudi con 24 e 18 punti ciascuno in poco più di venti minuti di utilizzo.

 

 

 

Gergati conferma che l’entusiasmo della piazza sta arrivando anche nello spogliatoio: ”Torino c’è e non deve temere nessuno. La vittoria nel derby ci ha dato entusiasmo ed energia che dobbiamo sfruttare. Questa sera per venti minuti abbiamo giocato con molta lucidità in attacco, mentre in difesa abbiamo raddoppiato e cambiato ogni volta che era possibile, ottenendo grandi risultati e limitando così due gran giocatori come Taylor e Smith. Finalmente ci stiamo allenando tutti insieme, cosa che fino ad un mese e mezzo non era pensabile ed i risultati, specie in difesa, iniziano ad essere tangibili. Pillastrini sa come impostare il lavoro per farci rendere al meglio: abbiamo talento e quasi tutti potrebbero aver nelle mani 15 punti a partita, ma serve anche dell’altro, a partire dalla reattività e dalla aggresività in difesa”.

 

Ramagli le ha provate tutte, dalla zona alla uomo, ma la sua squadra è stata sotto nel punteggio per 40 minuti per merito di una Torino chirurgica al tiro:”Due volte abbiamo affrontato Torino e due volte hanno tirato con percentuali quasi irreali. Evidentemente Torino quando ci vede, si entusiasma. Pronti via la Manital ha piazzato un 7-0 in contropiede, originato non da nostre carenze offensive, ma da tiri sbagliati. Loro hanno preso fiducia ed hanno giocato un primo tempo quasi perfetto: sono stati migliori di noi. La nostra squadra ha molto talento e se non segna non riesce a trovare le energie per difendere con aggressività. Oggi abbiamo fatto fatica a trovare il canestro e così abbiamo subito 89 punti. Vittoria meritata.”

 

Per la Manital arriva Comazzi, il secondo allenatore ad analizzare il match:”Abbiamo trovato quella continuità che cercavamo da fine novembre, quando hanno esordito Bowers e Steele. Adesso dobbiamo vincere per confermare i progressi, anche su un campo difficile come quello di Forlì, e per riscattarci dai due Ko consecutivi in trasferta contro Trapani e Jesi.

I segnali più importanti sono la continuità, che dobbiamo anche portare in trasferta dove siamo reduci da due sconfitte consecutive e la continuità difensiva. Questa è conseguenza del fatto che ormai da un mese e mezzo possiamo allenarci a ranghi completi, mentre prima con allenamenti ridotti a sei o sette uomini era impossibile  e inutile ricercare di perfezionare i meccanismi difensivi. Temevamo un calo di energie fisiologico dopo la sforzo e l’affetto del pubblico per la vittoria contro Biella, ma la squadra è stata reattiva ed ha imposto il suo ritmo agli avversari. Nel terzo quarto la partita non era ancora definitamente chiusa e Steele ha preso una botta alla coscia che lo ha fatto zoppicare. Lo staff medico ha consigliato di non rischiarlo ma la panchina ha offerto un contributo di qualità offensiva e difensiva come nelle ultime vittorie e ci ha consentito di non doverlo rischiare”.