Una super S.Antimo asfalta Piacenza. La salvezza passa per Imola
Una devastante Igea Sant’Antimo passa come un trattore su una comunque generosa Morpho Piacenza per 92-78. I napoletani avevano voglia di riscattare la non brillante prestazione di Ostuni e di tornare alla vittoria per inseguire ancora il sogno salvezza. La squadra di coach Gennaro Di Carlo è stata in comando della partita fin dal primo minuto grazie ad una spaventosa energia messa in difesa ma soprattutto ad un forsennato ritmo offensivo che ha portato i napoletani a segnare oltre ottanta punti in soli tre periodi. Nonostante i 26 punti di Campbell e i 21 di Troy Bell, il grande mattatore della serata è Nestoras Kommatos. Il greco, autore di 16 punti e 6 rimbalzi, è stato protagonista di una partita di altissimo livello sia in attacco, con il suo mortifero tiro da tre punti, sia in difesa con una pressione non indifferente sui propri marcatori che gli ha permesso di recuperare alcuni fondamentali palloni. Con il colpo di Bologna a Brindisi, la lotta salvezza si riduce al solo duo S.Antimo-Forlì (sconfitta a Pistoia per 94-73) con il destino totalmente nelle mani della squadra napoletana che, senza i due punti di penalizzazione, le avrebbe oggi permesso di festeggiare la salvezza all’ombra del Vesuvio condannando Forlì alla retrocessione. Tutto rimandato, quindi, all’ultima giornata di campionato nella quale S.Antimo farà visita ad Imola mentre Forlì attenderà una Trenkwalder Reggio-Emilia matematicamente in Serie A.
Cronaca
Coach Di Carlo si affida ancora una volta a capitan Cantone in quintetto e la scelta paga benissimo. Il playmaker napoletano, infatti, impone un ritmo frenetico alla partita con il quale i padroni di casa aggrediscono la Morpho portandosi sul 6-0 dopo un minuto e mezzo e di gioco. La risposta dei Piacentini arriva grazie all’ottimo movimento sotto canestro di Dwayne Anderson ma Sant’Antimo può contare su un Kommatos in più. La tripla del greco da la scossa ai suoi e Troy Bell ne approfitta per scatenarsi e rifilare da solo un parziale di 8-0 alla difesa della Morpho , fissando il punteggio sul 19-10 al 6’. Corbani chiama timeout e sceglie di contrastare la positiva vena offensiva dei napoletani con la difesa a zona. S.Antimo fatica ad adattarsi alla nuova difesa e gli ospiti e approfittano per tornare a contatto (21-17) con la schiacciata di Infante. I canestri di Bell e Cittadini allungano nuovamente e chiudono il parziale sul 25-19. Nei secondi dieci minuti, con la stessa aggressività del primo periodo l’Igea trova ben presto la doppia cifra di vantaggio portandosi sul 32-22 al 12’. Piacenza non demorde e si aggrappa al talento di Alan Voskuil per rientrare in partita. Il danese piazza due bombe di fila ma la risposta dei napoletani è presto servita e grazie al solito Bell, e ad un ispirato Nestoras Kommatos, tocca il +13 di vantaggio (38-25) al 16’. Anderson e Voskuil cercano di tenere botta ma l’intensità offensiva dei napoletani è decisamente di un altro livello, le squadre vanno a riposo sul 53-44.
La strada si mette subito in salita per Di Carlo, costretto a mettere in panchina Cittadini a causa del suo quarto fallo. La svolta arriva quando un posseduto Kommatos ruba palla e scappa in contropiede, andandosi a prendere il fallo antisportivo di Voskuil con conseguente tecnico chiamato a Corbani. L’Igea non sbaglia dalla lunetta e torna sul +12 (60-48) al 23’. Piacenza prova a rientrare in partita con due bombe, che riportano il punteggio sul (69-58), ma Campbell e Rossi firmano il nuovo parziale che fa volare i napoletani sul +20 (82-62) al 30’. Con la partita già in ghiaccio S.Antimo è brava a condurre la gara fino alla fine evitando agli ospiti un qualsiasi tipo di rientro. La gara si chiude sul punteggio di 92-78.
Sant’Antimo – Morpho Piacenza 92-78 (25-19, 53-44, 82-62)
S.Antimo: Cittadini 15, Campbell 26, Petrazzuoli, Moraschini 8, Bell 21, Rossi 4, Ianes, Kommatos 16, Cantone, Eliantonio 2.
Piacenza: Casella ne, Infante 9, Harrison 12, Passera 8, Perego, De Nicolao, Simoncelli 9, Stecconi, Varrone, Voskuil 12, Anderson 21, Amoroso 7.
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