Bologna per sperare nelle Final Eight, Cantù per restare in vetta. Sfida di lusso alla Unipol Arena
Chiusura del girone di andata di lusso alla Unipol Arena di Bologna, dove la Granarolo ospita la VitaSnella Cantù nell’ennesima riedizione di una delle sfide storiche della nostra pallacanestro.
All’orizzonte la griglia di partenza delle Final Eight di Coppa Italia, che i brianzoli si sono da tempo assicurati, mentre la Virtus ha bisogno di questa vittoria e dell’incastro degli altri risultati: considerato che la vincente tre Grissin Bon e Sidigas andrà comunque alle Final Eight, le V nere devono sperare in una improbabile sconfitta interna di Venezia contro Pesaro, poiché tutte le ipotesi di arrivo a tre squadre a quota 16 escluderebbero proprio i felsinei.
Qui Cantù – Gli uomini di Sacripanti arrivano dalla doppietta interna in campionato contro Montegranaro e Reggio Emilia, mentre l’esordio sfortunato di Martedì scorso nelle Last32 di Eurocup (sconfitta 88-84 al doppio overtime a Parigi contro il Nanterre) ha lasciato grande rammarico, ma anche la consapevolezza della forza mentale della squadra. Dopo l’infortunio di Cusin c’è Uter a centro area, reduce dalla tripla doppia in coppa (25pti, 10 reb e 12 falli subiti), con Marconato che si sta inserendo negli schemi dei biancoblu, ma ha già dimostrato di poter dare una grossa mano nella metà campo difensiva. Aradori (15.0ppg più 3.2ast di media) e Ragland (15.5ppg più3.9 ast col 47% da tre) sono i terminali principali dell’attacco, assieme a Stefano Gentile che dalla panchina porta 11 punti a sera (saliti a 19.5 nelle ultime due gare) col 46 % da tre. In leggero calo Michael Jenkins, che nelle ultime 5 uscite ha fatturato per 7.2 punti, rispetto ad una media in stagione di quasi 12 col 38% da tre, ma spesso si carica di compiti difensivi, mentre Leunen (16 assist nelle ultime due giornate) tiene in mano i fili del gioco canturino. Il vero step up per Cantù dovrebbe arrivare dalla panchina dove Rullo, Jones (14 con 6/7 dal campo vs la Sutor) e Abass si sono a turno messi in luce, ma difettano fin qui di continuità.
“Partita molto importante per noi – apre coach Sacripanti in sede di presentazione – in quanto decisiva per la griglia delle Final Eight e per la delicatezza del momento con l’inserimento di Marconato. Bologna è squadra piena di talento, Hardy è una guardia che seguo da tanti anni e che mi è sempre piaciuta. Matt Walsh sta disputando un grande campionato. Imbrò, Fontecchio e Landi, che probabilmente non sarà del match, rappresentano il futuro del basket italiano. In più ci sono Casper Ware, Motum e i due lunghi che si dividono il minutaggio. Per sperare nelle Final Eight devono vincere a tutti i costi per cui ci aspettiamo un match di grande difficoltà. La Virtus ha un potenziale offensivo molto alto e noi dovremo avere grande attenzione in difesa. Inoltre ci sono alcune situazioni tecniche che coinvolgono Hardy e Walsh, piuttosto che Walsh e Motum, che costringono a fare delle scelte ben chiare”. Una riflessione il coach la dedica all’unico, ma eccellente se ce n’è uno, ex di giornata (pur fuori dal campo) Bruno Arrigoni, oggi Ds bianconero dopo una vita a Cantù: “Bruno, checché ne dica, è stato il protagonista di una pagina importantissima per me e per la Pallacanestro Cantù e ha contribuito a dare una svolta al ruolo di dirigente.”
Qui Bologna – La Virtus, con la beffa di Domenica scorsa a Pistoia, attraversa un periodo segnato da 4 sconfitte nelle ultime 5 gare (unico successo in casa contro Pesaro), precipitando dagli dagli 83.8 punti segnati nelle prime 9 giornate ai 74.8 fatti registrare dalla 10^ giornata in poi. In casa la squadra di Bechi è comunque in grado di tenere testa a qualsiasi avversaria, guidata dalla trazione posteriore di Dwight Hardy (17ppg col 52.7 da tre, migliore in assoluto in Serie A) e Caspar Ware (11.6ppg con 2.6ast), con Matt Walsh (16.5ppg 6.3rpg e 2.9ast) come chiave tattica dalla panchina. Spot di ala piccola partente spesso affidato a Gaddefors ( 7.6ppg col 37.5% da tre), con l’australiano Brock Motum da 4 (8.1ppg col 38.1 da tre e 3.4rpg). La coppia di centri King (6.2ppg più 6.3rpg)/ Jordan (9.1ppg più 4.6 reb) può dare più di un problema in vernice a Cantù, mentre la linea verde composta dal play classe ’94 Matteo Imbrò (2.8ppg in 13′), e dai lunghi Fontecchio (’95) e Landi (’94, assente domenica) integra le rotazioni felsinee.
“I nostri avversari erano accreditati fin dall’inizio della stagione per fare un campionato di prima fascia – le parole di coach Bechi in conferenza stampa –. Hanno grande equilibrio, è un progetto che parte da lontano e la società ha mantenuto 4/5 del quintetto dallo scorso anno. Dalla panchina si alzano giocatori molto efficaci, soprattutto Gentile. Si è verificato l’infortunio di Cusin, ma hanno inserito Marconato, che già conosce Cantù e che dà sicurezza. Da parte nostra la condizione fisica generale della squadra è buona, Hardy ha recuperato la botta presa a Pistoia e si è allenato regolarmente, mentre Landi non sarà della partita. Adesso che siamo quasi al completo questo ci consentirà di tornare a giocare una pallacanestro di qualità e intensità. Penso che la ricetta per vincere contro Cantù sia proprio questa. Dobbiamo aumentare la qualità del gioco e soprattutto migliorare le nostre percentuali, bisogna tornare ad acquistare fiducia in se stessi. Subiamo alti e bassi ed è tipico di una squadra giovane, ma il processo di maturazione è in corso e deve proseguire. E poi dobbiamo toglierci alcuni peccati di ingenuità e crescere in cinismo per portare a casa le partite”.
Chiavi tattiche – Bologna è squadra capace di segnare tanto davanti al proprio pubblico (86.4ppg nelle vittorie casalinghe) e gradisce alzare il ritmo partita ed il numero di possessi. In questo senso diventa fondamentale per Bechi e i suoi ritrovare le percentuali della prima parte di stagione (scesa al 46.6% da due e 35.8% da tre nelle ultime 5 gare) . Cantù per contro sembra aver scoperto di recente la propria vocazione difensiva (Sacripanti lo ha sottolineato dopo Reggio Emilia e Nanterre) con 64 punti concessi di media nelle ultime due uscite (considerando il punteggio dopo 40′ nella sconfitta di Parigi), a fronte di una media in trasferta di 82.8 punti concessi di media. L’ingresso di Marconato garantisce in difesa, ma crea la necessità di alcuni aggiustamenti in attacco, specialmente nelle situazioni di roll, dove il centro di Treviso non può fisiologicamente avere la stessa agilità di Cusin nei movimenti verso il ferro. Da ritrovare la circolazione di palla abituale (biancoblu primi per assist in serie A con 16.8 contro gli 11 Virtus) per far salire la qualità dei tiri e la fluidità dell’attacco. Attenzione infine alla lotta a rimbalzo, con la Virtus 4^ in Serie A con 37 carambole recuperate a sera, contro i 32.4 di VitaSnella (14^).
Precedenti – Nei 154 precedenti guida la Virtus con 89 vittorie contro le 65 di Cantù. In terra emiliana, trasferta storicamente ostica per i colori brianzoli, il divario è ancora più netto con 59 successi bianconeri in 74 partite. Palla a due alle 18.15, con diretta su Tele7Laghi, canale 74 DTT agli ordini dei signori Taurino, Bettini e Ranaudo.
Stefano Mocerino
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