La Reyer sta ritrovando il suo capitano: dopo l’infortunio alla schiena occorso nella partita casalinga contro Sassari del 1 Dicembre, Guido Rosselli sta riacquistando una condizione fisica sempre migliore dal ritorno sul parquet nel match vinto domenica scorsa a Roma. Il prossimo incontro è valevole per la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia: domenica al PalaTaliercio di Mestre alle 17 arriva la Victoria Libertas Pesaro.
“ Sto meglio, ancora mi mancano un po’ le gambe, ma la schiena sta andando bene ogni giorno che passa. Siamo sulla strada giusta: il lavoro di recupero dall’operazione è stato fatto, adesso c’è il lavoro di recupero in campo che si ottiene solo con l’allenamento. La partita di domenica sappiamo che per noi è importante. La vittoria con Pesaro significherebbe non guardare i risultati dagli altri campi, ma non sarà una partita facile perché loro nonostante l’ultimo posto in classifica hanno dimostrato, per esempio settimana scorsa in casa contro Brindisi, che vogliono vendere cara la pelle ogni domenica e verranno qui per cercare di fare risultato e che per loro sarebbero due punti importantissimi. Sappiamo quali sono le nostre possibilità, dove dobbiamo andare in attacco e dove mandare loro in difesa, la qualificazione alle F8 è nelle nostre mani. ”
Venezia anche l’anno scorso è stata in corsa per la Coppa Italia fino all’ultima giornata di andata, ma quella volta la qualificazione non dipendeva solo dal suo risultato, ma anche da quello degli altri campi. Infatti dopo aver vinto in casa della Cimberio Varese nel pomeriggio, la Reyer dovette sperare per qualificarsi che nel posticipo serale Milano perdesse a Brindisi, ma così non fu. Milano vinse e si qualificò da 8a in classifica escludendo proprio gli oro-granata giunti noni dopo metà stagione.
“ Rispetto alla stagione scorsa siamo nella condizione di non guardare agli altri risultati, quindi sicuramente è un’agevolazione perché sai che il premio arriverà in base al tuo lavoro, a quello che farai in campo la domenica e penso sia lo stimolo più importante che una squadra possa avere. Perché comunque giocare con l’idea che se si vince e magari non riusciresti a raggiungere il tuo obiettivo è sicuramente più difficile, quindi questo deve essere sia di spunto che di aiuto sapere che tocca a noi senza dipendere da altre partite. ”
Nel mese di infortunio, Guido ha assistito da spettatore alle partite dei suoi compagni, come la sconfitta di Pistoia dove Guido l’ha potuta vedere dalla curva insieme ai tifosi. “ Movimentata… ma molto bello (ride). Ma non riesco a godermi le partite da tifoso, perché anche quando sono in tribuna ho l’occhio e i nervi sempre attenti e tesi, quindi per me questo mese è stato sofferente per me ma una gioia per la squadra che comunque ha risposto prima all’assenza mia e poi quella di Giachetti con delle partite solide. Ci sono stati sì un paio di passi falsi ma secondo me dovuti alla stanchezza e alle rotazioni molto accorciate che nelle trasferte di Pistoia e Reggio Emilia si sono fatte sentire, una persa a fine terzo quarto, l’altra negli ultimi 10 minuti quando è finita la benzina. Non mi sento di dare la colpa a nessuno perché le rotazioni erano queste, quindi tutto sommato penso che sia stato fatto un bel lavoro durante questo mese. ”
E a Roma a poco più di un mese dall’infortunio alla schiena, Guido ha fatto ritorno sul parquet partendo persino titolare “ Tra mercoledì e il venerdì prima era tutto ok, sabato mattina appena svegliato mi sembrava di essere tornato prima dell’operazione, poi ho fatto il viaggio, stavo leggermente meglio ma in condizione di giocare. Domenica mattina siamo andati al Palasport per fare tiri, ho svolto esercizi che faccio tutti i giorni, un po’ di stretching e ho sentito che scaldandomi stava andando sempre meglio, ma ancora non me la sentivo. Siamo arrivati in palestra e dato che in panchina dovevo andarci per forza per regolamento, ho fatto il riscaldamento e la situazione migliorava sempre di più. Prima della riunione mi sono mosso, poi ho fatto stretching con il massaggiatore e alla fine il dolore era sparito del tutto. Ho parlato con Zare e gli ho chiesto di mandarmi in quintetto, invece che partire dalla panchina stando 5/10 minuti freddo che sicuramente non mi avrebbe fatto bene. Per vedere se c’è qualcosa che non funziona lo senti a caldo, a freddo è normale. Ormai tutte le mattine che mi sveglio dovrei andare da qualche parte con tutti i dolori che mi ritrovo ormai… (ride) ”
Domenica contro Pesaro sarà strano per lui ritrovare Alvin Young da avversario dopo due anni trascorsi insieme in maglia oro-granata. “ Sarà un’emozione perché i due anni passati insieme ad Alvin sono stati bellissimi e lui è stato un esempio non solo per me ma per tutti, per la sua età ha sempre la voglia di divertirsi e di mettere professionalità ogni giorno in palestra. Penso che non sia secondo a nessuno in questo. Sicuramente ci metteremo a ridere come sempre, come quando eravamo in pullman e tenevamo alta la concentrazione. Se vorrà fare una grande impressione domenica? Sicuro, conoscendolo vorrà fare una grande partita come tutti gli altri ma per Alvin sarà qualcosa di speciale. Qui ha fatto quattro anni, due anni in LegaDue e due in LegaUno e li ha fatti da capitano, è qualcosa che sentirà ma penso che che si sia visto ogni giorno in ogni momento che è stato qui. Lo dimostra il fatto che ogni tanto decide di tornare qui, difatti ci siamo visti a Capodanno. ”
Considerate le condizioni di Peric, è probabile che in caso di non utilizzo del croato Guido possa essere impiegato anche nel ruolo di ‘4’, anche se bisogna capire le sue condizioni nel giocare in quella posizione. “ Come detto prima mi mancano un po’ le gambe, però la forza per dare due sportellate quella c’è sempre. Come di solito dico, ‘ dove non ci si arriva, ci si arrampica ‘ : non è un problema. All’occorrenza possiamo giocare piccoli con me da ‘4’ oppure grandi con Magro e Easley, quindi starà a coach Markovski (qui le sue dichiarazioni pre-partita) cosa decidere. Speriamo che Pero ce la faccia, però quando eravamo assenti io e Jacopo, potevamo essere intercambiabili. Lo stesso accadrà domenica. ”
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