Pistoia vola in classifica. Bologna dice quasi addio all’ottavo posto. In coutdown le emozioni del’anticipo di ieri
In countdown, andiamo a rivivere le mille emozioni che Pistoia e Bologna hanno regalato ieri sera agli oltre 4000 presenti al PalaCarrara. Pistoia sale a +15 nel secondo quarto, ma gli uomini di Bechi reagiscono da grande squadra e salgono al +8 del terzo. All’ultimo secondo, la magia di JaJuan Johnson regala 2 punti di platino ai biancorossi toscani.
10 ancora una volta al pubblico di Pistoia. Se il movimento basket, in Italia, viaggia a corrente alternata, questa è un’isola felice. Palazzetto pieno, tifo da urlo e grande autocontrollo della curva quando, come ieri sera, ci sono situazioni in campo poco chiare. La sciarpata della Baraonda Biancorossa a fine gara, è degna di una curva calcistica della massima serie.
9 rimbalzi per Matt Walsh. MVP dell’incontro con 27 di valutazione, 17 punti con 3/4 dalla lunga distanza, 6/6 ai liberi, 6 falli subiti e 3 assist. Straordinario per intensità e presenza, riesce a fare canestro da ogni posizione, rimanendo ben 34 minuti in campo.
8 punti per Giacomo Galanda. Il totem del basket italiano ha superato i 6000 punti in carriera; roba d’altri tempi, roba da campioni veri. Piazza una bomba fondamentale e incita il pubblico come farebbe un ragazzino; è capitano vero e uomo vero, rimanendo indifferente alle offese della curva bolognese e rispondendo sul campo.
7 su 11 al tiro complessivo per Dwight Hardy. L’ex biancorosso non ripete la sua gara “monstre” dello scorso anno, quando vestiva la maglia di Barcellona, seppellendo di punti gli ex compagni. Complice anche una botta presa nel secondo quarto, si limita a svolgere il compito, piazzando 2 bombe importanti, ma senza essere mai devastante.
6 gare vinte da Pistoia in questo campionato. Ultimamente grande merito va anche a Brad Wanamaker, poco play, ma grande realizzatore. Anche ieri 35 minuti in campo e 19 punti, con 8/12 dal campo, 5 rimbalzi e 4 assist. Pistoia può davvero essere la mina vagante del campionato.
5 falli subiti da Casper Ware. L’ex Mvp di Lega Due parte in panchina, per dare spazio ad Imbrò, più fisico di lui. Segna 13 punti, con un pessimo 3/14 dal campo e 7/10 ai liberi. Soffre in maniera terribile il mismatch con Wanamaker e, quando tenta di entrare in area, viene murato come la pelota.
4 le vittorie che, statisticamente, dividono la GTG dalla salvezza. Dopo le prime giornate da incubo, adesso Pistoia ha in campo una squadra solida, che gioca con personalità, corre a mille all’ora e sa anche regalare spettacolo. Ha ancora molti difetti, ma Paolo Moretti è riuscito a dare un cuore ed un volto ad una bozza su un fogliaccio.
3 arbitri che, per la seconda domenica consecutiva a Pistoia, dimostrano di saper “fare squadra”. Il presidente Maltinti si era lamentato degli arbitri contro Roma? Loro fanno di peggio e negli ultimi 2 minuti si inventano il possibile, senza considerare il fattore Johnson.
2 schiacciate da urlo di Deron Washington negli ultimi minuti di gara. Ha infiammato il pubblico, trascinando i compagni e abbattendo la Virtus; quando parte in campo aperto è devastante, come pochi in Italia. Segna anche 15 punti, catturando 6 rimbalzi e subendo 5 falli.
1 secondo dalla sirena quando JJ Johnson piazza il canestro della vittoria. In sala stampa coach Bechi parla di una magia, da un giocatore che non è abituato molto a questi colpi. Evidentemente non conosce suifficientemente l’ex Nba che, questi colpi, li ha eccome. In una serata non trascendentale tira con il 50% dal campo, cattura 7 rimbalzi e piazza 3 stoppate. Ha mani magiche e grandissima verticalità.
0 punti per Guido Meini. Il toscano chiude con – 4 di valutazione, 2 assist e 2 palle perse. Pistoia corre molto e riesce a sopperire anche alla mancanza di un vero play, ma Guido deve necessariamente alzare l’asticella delle sue prestazioni, almeno difensivamente, dove sa essere un maestro.