Terza sconfitta consecutiva dell’Allianz Pallacanestro Trieste, che si deve arrendere nei secondi finali 76-79 ad una più solida Happy Casa Brindisi. Ecco le parole del coach Eugenio Dalmasson e del miglior giocatore biancorosso della giornata Davide Alviti, riportate tramite l’ufficio stampa di Allianz Pallacanestro Trieste.
Coach Dalmasson commenta così la prestazione dei suoi: “Abbiamo affrontato la partita nel modo giusto, abbiamo cercato di sopperire alle situazioni in cui eravamo più in difficoltà mantenendo un livello di attenzione costante, è chiaro che alla voce rimbalzi questo non è stato sufficiente, però chiunque dei miei giocatori sia entrato in campo stasera ha provato a dare tutto. Sono amareggiato per la sconfitta però la prestazione è stata quella di una squadra viva e che ha voglia di affrontare le difficoltà insieme.
I rimbalzi offensivi sono stati una costante, già nei primi 20 minuti 17 punti di Brindisi erano frutto di rimbalzi offensivi. Brindisi ha una fisicità importate anche con squadre meglio attrezzate della nostra e stasera con noi ne hanno approfittato. Siamo stati costretti a giocare tanti minuti con tre piccoli e giocare con tre piccoli con queste squadre, se non fai canestro, poi fai fatica: Brindisi ha sfruttato al meglio tutti i mismatch che aveva”.
Ottimista anche il commento di Davide Alviti, fresco di inserimento nella long list azzurra di coach Meo Sacchetti: “Ci siamo rifatti dalla partita di Brescia, abbiamo iniziato bene aggredendo la partita, loro sapevamo che sia con i tagli che con i rimbalzi offensivi ci avrebbero dato problemi. Lo abbiamo visto durante tutta la partita e dobbiamo lavorarci in settimana perché ogni squadra in serie A sa prendere rimbalzi in attacco e fare questi tagli dietro la schiena e poi sono punti facili per loro. Per l’ultimo tiro dispiace però dobbiamo pensare alla prossima, unica cosa che posso dire riguardo l’ultimo tiro è che magari con qualche sforzo prima non saremmo arrivati a giocarcela all’ultimo tiro.
Non mi piace parlare individualmente, penso che se un ragazzo va bene durante l’anno è perché la squadra va bene, perché lo staff tiene alla squadra. Purtroppo adesso non ci sono tifosi, ma è tutto l’insieme che rende l’individualità un bene per tutti. Noi stiamo bene come gruppo sia fuori che dentro al campo e questo si vede, l’importante è essere uniti.
Dobbiamo avere pazienza, lavorare e non guardare indietro. Io adesso uscirò da qua e penserò già alla prossima, dobbiamo rivedere gli errori senza guardarci indietro vedendo cosa abbiamo fatto di buono perché questo campionato è tosto e soprattutto questo momento”.