Un conto alla rovescia per rivivere la gara fra Caserta e Sassari, in cui la Dinamo ha ritrovato vittoria morale e fiducia, mentre la Juve ha incontrato un passo falso in un cammino che ultimamente aveva regalato diverse soddisfazioni: Il CountDown
10: Come i punti di Giacomo Jack Devecchi; oltre i confini Sassaresi, è conosciuto come IL CUGINO DI DANILO GALLINARI, in patria invece, ormai anche il sangue è a 4 mori, è noto come il ministro della difesa e chi lo vede giocare ormai da una vita, non viene sorpreso ne dai 10 punti, ne da quella intensità difensiva e non, che ha messo in campo, soprattutto in quello che forse è stato il momento più buio della partita della Dinamo. Devecchi, è una delle frecce meglio calibrate a disposizione dell’arco di coach Sacchetti e meriterebbe molta più attenzione a livello NAZIONALE. GARANZIA
9: Come gli assist in totale di Sassari; pochini per la squadra più ricca di acume in costruzione di gioco, Caserta fa peggio ed i limiti mostrati in altre partite, ieri sono venuti fuori in particolar modo nella seconda parte di gara; l’infortunio di T.Diener, con il riacutizzarsi del fastidio al piede, ha inciso in regia anche se M.Green ha saputo compensare egregiamente la sua assenza, con delle difese davvero aggressive, che hanno spinto coach Sacchetti a lasciarlo sempre sul parquet. Caserta nel frattempo attende qualcuno che possa “declamare” gioco meglio di Hannah. REGISTI
8: Come i punti di Michele Vitali; il fratello meno conosciuto, da rookie, continua nel migliore dei modi il suo apprendistato, per quanto la prestazione di Siena non sia stata ripetuta, comunque il n°13 ha dato un grosso contributo; più maturo di altri nelle scelte offensive, ha chiuso come miglior rimbalzista della Juve a quota 7, non male per una guardia che sta in campo 22 minuti; un briciolo di cattiveria in più in difesa non guasterebbe. PROSPETTO
7: Come i rimbalzi di C.Green; il modo migliore per riprendersi dopo una gara senza canestri dal campo è quello di giocare, così coach Sacchetti lo lascia sul parquet per 37 minuti; riesce a sorridere per il carpiato di Michelori nel terzo quarto e questa è una notizia, riesce anche a metterne 19 approfittando di un buon vantaggio fisico sugli accoppiamenti difensivi; avrà paura anche lui della concorrenza Gordon????. RITROVATO
6: Come le gite in lunetta per i padroni di casa per un totale di 12 liberi; comunque pochine se si pensa che uno dei punti deboli della Dinamo è la difesa sull’uno contro uno e nel terzo quarto il bonus di Sassari si è esaurito piuttosto presto; un dato che evidenzia ancora una volta, una mancanza di lucidità in attacco, indipendentemente dai meriti della difesa biancoblu. Insomma quando l’attacco gira, lo spettacolo è piacevole e soddisfacente, ma a volte la lampadina si spegne con troppa facilità. SERVE BRILLANTEZZA
5: Come le palle perse di Hannah; ne abbiamo parlato fin troppo dei momenti no dell’attacco Casertano che a dirla tutta, in diverse occasioni qualcosa ha costruito senza però andare a bersaglio, ma……… SIENA NON DEVE ESSERE UNA CHIMERA
4: Come i canestri dal campo di B.Sacchetti; in un campionato in cui essere Italiano è uno svantaggio, il figliol prodigo, lancia la riscossa già dal primo quarto, quello in cui Caserta ha preso a ceffoni la Dinamo, ma nessuno in maglia blu voleva svegliarsi; alla fine per lui arrivano 10 punti, tutti pesanti, nei momenti decisivi, con la ciliegina a forma di bomba finale che ha chiuso la contesa sul +21. Simbolo di una pattuglia tricolore di Sassari, che quando serve non si tira mai indietro. CONCRETO
3: Come le palle recuperate da Jeff Brooks; il suo nome non è nuovo per i tifosi della Dinamo, che quando lo vedono, sentono un brivido lungo la schiena provando un misto di rabbia e sconforto; l’ex Cantù (e per i non Sassaresi si chiude il ragionamento), si sbatte e non poco, alla fine sarà il migliore fra i suoi in termini di punti, spadella un po’ ma è anche costretto a fare pentole e coperchi per via dell’assenza di Moore, che lo costringe a giocare molto, forse troppo vicino a canestro. JOLLY
2: Come le schiacciate di Roberts; il PalaMaggiò è celebre per la velocità nella sua costruzione e presto altrettanto velocemente servirà una modifica all’altezza del soffitto, perché i mezzi atletici del n°23 fanno tremare le ragnatele ubicate ai piani alti della struttura; unico insieme a Brooks ad andare in doppia cifra, è costretto ad una partita di sacrificio, spadellando un po’ troppo dalla media. POSITIVO
1: Che va letto non come UNO ma come PRIMA; in teoria Sassari, è in testa al campionato, in teoria, perché in pratica ci sono altre 70 squadre in cima alla classifica, tutte sicure delle Final8 che a questo punto cambieranno formula in final70; scherzi a parte, le squadre in testa sono 5 e con i vari scontri diretti nelle ultime due giornate prima della chiusura del girone di andata e con un classifica molto corta, delinea una stagione equilibrata, dove a farla da padrone oltre il talento e la tecnica, ci sono anche l’esperienza e la maturità. CRESCITA
0: Come le partite che rimangono nel 2013, Sassari vince il trofeo PILOTI e COSTRUTTORI, o per lo meno così li definisce il presidente Sardara, che in un colpo solo vede la sua Dinamo come la squadra più vincente del 2013 (anno solare) e il suo Drake Diener (il giocatore più sottovalutato di sempre) miglior realizzatore, insomma, Sassari si conferma un progetto solido, che con un pizzico di tristezza ha trovato due traguardi in più da dedicare, per il brindisi del nuovo anno, a chi per la Dinamo ha fatto tantissimo. MALINCONIA
Lo staff di BasketItaly.it vi da appuntamento per i CountDown al prossimo anno, con la speranza che il brindisi della mezzanotte del 31, possa portare 365 giorni di spettacolo sul parquet.
BUON 2014