Cantù in laguna per proseguire la sua corsa contro una Reyer che vuole dimenticare Pistoia
Nell’appuntamento di Santo Stefano con la 12^ giornata della Beko Serie, l’Umana Venezia ospita la VitaSnella Cantù nell’ultimo impegno casalingo del 2013. I Brianzoli arrivano da un trittico di vittorie, contro Caserta e nei due derby contro Varese Milano, e occupano la seconda posizione con 8 vittorie e 3 sconfitte assieme a Brindisi e Sassari.
La Reyer, dopo la serie di 4 vittorie in 5 partite dall’arrivo di Markovski, è inciampata nella disfatta di Pistoia ed è in piena ed affollata lotta per un posto alle Final Eight di Coppa Italia: considerata la doppia trasferta, a Reggio Emilia e Roma, a cavallo del nuovo anno, la partita con Cantù rappresenta una “must win “ per i lagunari.
Qui Cantù: la squadra di Sacripanti si presenta galvanizzata dal netto successo contro L’Olimpia di Banchi nel posticipo di Lunedì. La dimensione collettiva dei biancoblu ha beneficiato della crescita del contributo dalla panchina, con un Rullo protagonista in momenti chiave (come già a Varese) e in generale una distribuzione del minutaggio in grado di tenere sempre alta l’intensità in campo, uno dei limiti a volte emerso in questa prima parte di stagione. Vitasnella è squadra che segna molto (seconda in Seria A con 83 punti di media), con una predilezione per il tiro perimetrale (prima col 42.4% su una media di 25.7 tentativi a partita) e una varietà di giocatori capaci di realizzare bottini importanti. Se Joe Ragland (15.9ppg col 47.4 da tre e 4.5 assist) è il leader naturale, da point guard a vocazione offensiva qual è, il metronomo riconosciuto del sistema di Sacripanti è il “solito” Leunen (7.8ppg, 5.6 rpg e 2.9 assist), con gli esterni Aradori (14.1ppg, 46% da tre e 2,9 assist) e Jenkins (13.5ppg, 38.7% dall’arco) in grado di colpire da lontano come di attaccare l’area. Buone notizie dal reparto lunghi con Cusin (8.9ppg, 5.5 rpg) recuperato dal problema muscolare già con Milano (14pti con 7/9 dal campo il suo faturato) ed il suo back-up Uter (8.4ppg, 3.2 rpg) in grado di far valere la sua forza fisica nella lotta sotto le plance. Sorvegliato speciale uno Stefano Gentile (10ppg, 47.9% da tre in 21′ di media) che sta facendo spesso la differenza, sia da play che da guardia, mentre Abass, in calo nel minutaggio delle ultime uscite, e Marcel Jones cambiano le ali.
Qui Venezia: dal fronte oro-granata le notizie dall’infermeria, oltre la sicura assenza di Rosselli, riportano anche quella di Giachetti, per cui sembrava possibile il rientro, ad accorciare le rotazioni (integrate dal classe ’95, Nicola Akele, 10 minuti di media in campo nelle ultime tre partite). Punte indiscusse dell’attacco veneto i due Usa Andre Smith (5° in Serie A a 17.5ppg col 62.7% da due e 6.4rpg) e Donell Taylor (12.9ppg, fin qui solo il 23.6%dal perimetro), con quest’ultimo che sembra aver beneficiato della cura Markovski, fatturando 16 punti a sera con un più potabile 30% dai 6.75 dopo l’arrivo del coach macedone. Chiavi della squadra in mano a un ritrovato Luca Vitali (12.4ppg con 5.4 assist, secondo in campionato), che forma un asse interessante con i due lunghi Tony Easley (4.4ppg in 14′ di media) e Hrvoje Peric (12.2ppg, 6.6rpg in 28′ sul parquet), con il croato spesso decisivo in uscita dal pino. A dare pericolosità alla rotazione esterni Nate Linhart (9.7ppg in 21′), il tiratore più continuo con il 47.4% su quasi 4 tentativi a partita., mentre sotto canestro c’è un fin qui poco utilizzato Daniele Magro.
Fattori chiave: il derby contro Milano ha confermato che quando Cantù tratta bene il pallone è difficilmente avvicinabile. Le sole 4 perse a fronte di 18 assist, per un 4.50 di quoziente hanno permesso ai biancoblu di compensare il pur notevole disavanzo a rimbalzo (27-40 pro Milano). Imperativo per Venezia mettere pressione sulla palla e sulle linee di passaggio, per togliere ossigeno alla circolazione avversaria, accettando piuttosto il rischio di vedersi attaccati in area, soluzione meno esplorata abitualmente da Cantù, che, se dispone comunque di discreti interpreti in 1vs1, è anche la squadra che si guadagna meno tiri liberi (14 a partita, soltanto 4 contro l’EA7). In difesa VitaSnella potrebbe trovarsi davanti una situazione non dissimile dalla sfida con l’Olimpia, con due grandi solisti come Taylor e Smith, cui concedere bottini anche significativi in attacco, a patto di impedire loro di coinvolgere e creare per i compagni.
I precedenti: sono 68 i precedenti tra le due squadra, con Cantù che guida nettamente con 51 vittorie. Nei 33 confronti in Laguna i brianzoli sono tornati col referto rosa in 19 occasioni.
Palla a due alle 18.15 (Diretta Tele7LAghi, canale 74 DTT) agli ordini dei signori Bettini, Lanzarini e Borgioni.
Stefano Mocerino
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