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Made In Italy – Il quintetto italiano della 3° giornata

Made In Italy – Il quintetto italiano della 3° giornata

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Il Quintetto italiano secondo BasketItaly.it , ossia i migliori cinque della giornata che si possono “pescare” tra tutte le squadre di LBA Legabasket Serie A. Ecco i nostri fantastici cinque del terzo turno della Serie A UnipolSAI stagione 2020/2021, con un sesto uomo.


Giuseppe Poeta (Vanoli Basket Cremona)
Ci sono casi anche assurdi in cui il talento può praticamente esplodere, come nemmeno ti immagini, in serate in cui ti entra di tutto, e nemmeno sai come, succede e basta. Ecco, questo è il caso del Peppe di Battipaglia: sabato sera nella vittoria alla Segafredo Arena contro la sua ex Virtus Bologna segna triple IN – CRE – DI – BI – LI e a quel punto ti fanno venire in mente paragoni da scomodare solo grandi nomi, citando tiratori eccellenti dell’NBA come Stephen Curry e Klay Thompson. Perchè se segni canestri in cui ti entra l’impossibile, puoi uscire dal palasport per giocarti il SuperEnalotto e vincere il jackpot, senza dubbi alcuni. Triple di tabella non dichiarate per poi scusarti come a Tennis, da 9/10 metri e gli avversari stanno solo a guardare, in primis un certo Milos Teodosic. Alla fine è career high in LBA con 28 punti in 22 minuti con 7/8 da tre e 7/8 ai liberi, 4 assist e 7 falli subiti per 33, dicasi trentatre di valutazione! La miglior partita della sua carriera, senza se e senza ma.

https://twitter.com/Eurosport_IT/status/1315032834139131905

Matteo Fantinelli (Fortitudo Lavoropiù Bologna)
Il 26enne di Faenza continua nel suo grande miglioramento, e nella vittoria della sua Fortitudo su Trento si prende la palma del migliore in campo, e non ci sono dubbi. In attacco non sbaglia praticamente nulla risultando immacolato al tiro (8/8 con 3/3 da tre punti, 100% dal campo!), in difesa – anello debole della F – supera nettamente il suo avversario diretto di una spanna e mezza, non solo fisicamente, con aiuti negli 1vs1, sul lato debole e altri fattori che nelle statistiche non entrano. Alla fine raggiunge il suo career high in Serie A con 21 punti, aggiungendoci 5 rimbalzi, 2 recuperi, 1 stoppata, 2 assist e 4 falli subiti per 30 di valutazione e +29 di plus minus. Che sia pronto per un’altra squadra di coach Meo Sacchetti, quella Azzurra?

Stefano Tonut (Umana Reyer Venezia)
Come dire, predicatore assoluto nel deserto dei Tartari. Nella sconfitta casalinga per 72-90 contro la Carpegna Prosciutto VL Pesaro dimostra ancora una volta di essere in palla come nelle prime due partite di campionato sbattendosi fino all’ultimo. Ma come detto, è troppo poco, nonostante metta generosità infinità. Sta bene e quando la Reyer vuole svoltare si affida alle sue fiammate e ai suoi passaggi: 17 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi, 3 falli suibiti per 22 di valutazione.

Luigi Datome (A|X Armani Exchange Milano)
All’Allianz Dome contro Trieste parte dalla panchina ed è più preciso di un chirurgo. Quando l’Olimpia fa il primo break è presente nel spaccare il match con i suoi canestri. È un killer silenzioso, infila 13 punti (2/3 da due, 3/3 dall’arco) dando l’impressione di non consumare nemmeno una singola goccia di sudore, gioca sul velluto e alla fine risulta semplicemente micidiale.

Brian Sacchetti (Germani Brescia)
Se capitan David Moss risulta alla fine l’uomo decisivo con la tripla spacca-partita che vale la vittoria per la Leonessa, il figlio di Meo è protagonista nel scavare il primo solco importante a favore degli ospiti tra primo e secondo tempo. Contiene bene gli avversari e alla fine sbaglia solo un tiro dalla linea della carità. 4/4 dal campo, ¾ ai liberi, 5 falli subiti per 19 di valutazione.

6° uomo Tommaso Baldasso (Virtus Roma)
Si fa sì travolgere nel pessimo primo tempo di gioco come tutto il resto della truppa, però al rientro in campo dall’intervallo lungo si carica la squadra sulle spalle, iniziando a difendere con più applicazione e mettendo dentro tiri anche difficili a volte, triple e canestri che cercano di dare ossigeno alla Virtus, ma non basta. Con l’assenza di Anthony Beane jr. in regia, è lui a guidare la Virtus e non molla quando la partita è ormai chiusa. Alla fine fornisce il career high in LBA con 29 punti, 2 rimbalzi, 8 assist per 28 di valutazione.

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