E’ l’appuntamento con la storia della decima giornata della Serie A Beko, partita dal fascino intatto indipendentemente dalle acque in cui navigano le protagoniste. Domenica a Masnago, in un PalaWhirlpool infuocato andrà in scena la rivalità per eccellenza del triangolo lombardo: per la 132^ volta sarà Varese contro Cantù.
Qui Cantù: la formazione brianzola attraversa una fase delicata della propria stagione. Il doppio impegno ha esposto la relativa profondità della squadra di Sacripanti, la cui continuità sui 40′ è spesso questionabile. In campionato non vince lontano dal Pianella dal 3 Novembre (80-82 sul campo dell’Acea Roma), mentre in Eurocup viene da due sconfitte nelle due ultime giornate, sui campi di Ostenda e Nymburk. Nelle ultime sei uscite, tra Italia ed Europa, i biancoblu hanno incassato 40 o più punti nei primi tempi, con parziali negativi che in trasferta non sono riusciti a ribaltare (pur sfiorando la rimonta sia a Brindisi che a Ostenda). Dal punto di vista offensivo la VitaSnella ha assunto un carattere via via più perimetrale, accontentandosi spesso della pur buona mano dei propri tiratori (40.6% di squadra, terza in campionato), specialmente contro zona, dove emerge una certa difficoltà nel creare un movimento di palla “dentro/fuori” per far lavorare e sbilanciare la difesa. Leader dei canturini resta Joe Ragland (16ppg, 4.6 assist), affiancato dall’eccellente pacchetto esterni Jenkins (14.4ppg), Aradori (14.3ppg, 4.1 rimbalzi) più StefanoGentile (10ppg, 45.9% da tre) dalla panchina. La staffetta nello spot di 5 ha consegnato un Cusin decisivo contro Caserta la scorsa settimana (10 pti più 9 rimbalzi e il lay-up della vittoria allo scadere), mentre Uter è sembrato in calo nelle ultime due uscite in serie A, pur venendo dal buon “loosing effort” (17pti e 5 rimbalzi) in Repubblica Ceca. Chiave delle alchimie canturine è sempre Maarty Leunen (8.2ppg, 5.8 rimbalzi, 2.7assist), fondamentale nelle letture sui due lati del campo oltre che come bocca da fuoco, specialmente sul perimetro.
“Siamo alle porte di una gara importante – così Sacripanti in sede di presentazione – . Un derby, ma soprattutto una partita in trasferta che vogliamo provare a vincere per dare una spallata molto forte al nostro campionato e per rimanere attaccati alle prime posizioni in classifica. Il talento offensivo della formazione di Fabrizio è clamoroso: ho allenato Clark e Ere in Serie A e ho avuto in nazionale Polonara e De Nicolao. So di che pasta sono fatti e che potenzialità hanno. In più mi l’innesto di Banks ha portato una ventata offensiva rilevante. Varese in casa gioca bene. Può avere qualche problema difensivo o aver perso qualche gara perché ha subito un parziale negativo, però a Masnago segna 82 punti di media in campionato e ha vinto 4 partite su 5. Dobbiamo raccogliere energie fisiche e mentali perché andremo a disputare una gara dove conteranno nervi e freschezza atletica.”
Qui Varese: la Cimberio attraversa una fase estremamente complessa della stagione, dopo il cambio nel roster che ha riportato Adrian Banks (20ppg in due partite) al posto dello sconclusionato Coleman. La bilancia dei risultati segna però rosso, con 4 sconfitte nelle ultime 5 giornate di campionato (unica vittoria in casa contro Pesaro due settimane fa) e un Eurocup praticamente mai iniziata (1v-8p). Ebi Ere (13.7pp5, 5.2 rimbalzi) e Polonara (12.7ppg, 5.1 rimbalzi) guidano i biancorossi, buone cose possono venire dall’asse play-pivot tra Keydren Clark (10.8ppc, 3.2 assist) e Frank Hassell (11.6ppg, 7.7 rimbalzi), con l’ex Hapoel Holon mostratosi però meno solido rispetto al predecessore Dunston quanto a protezione dell’area. Dolenti note vengono dalla panchina, dove, aldilà di un discreto DeNicolao (6.6ppg e 3 assist in 20′ di media), l’atteso Sakota (8.8 col 58.8% da tre) non sta avendo l’impatto spesso devastante della passata stagione, mentre con Scekic (4.2ppg e 2.4 rimbalzi) la squadra va troppo in sofferenza nella lotta in vernice.
“Il derby è sempre una partita speciale e per questo dobbiamo avere tutte le motivazioni possibili per provare a vincere in casa nostra una sfida storica della pallacanestro italiana – introduce coach Frates – . Alcuni dei nostri giocatori lo hanno già vissuto e conoscono l’attesa e la voglia di viverlo, altri ne prenderanno parte per la prima volta domani ma sicuramente percepiscono già l’elettricità di questa partita. E’ vero che alla fine sono sempre due punti in classifica come con qualsiasi altra squadra, ma non è una partita come le altre e quindi va affrontata con l’atteggiamento giusto traendo energia positiva anche dall’atmosfera che c’è intorno a noi e non sentendoci sotto pressione. Clark e Scekic non sono al 100% ma in questi due giorni ci siamo allenati bene riuscendo a ritrovare anche Rush e De Nicolao.”
Fattori chiave: la priorità per Cantù è ritrovare la capacità di controllare il ritmo partita. Le recenti sconfitte, così come le vittorie in volata su LeMans e Caserta, hanno mostrato la “doppia identità” della squadra, capace di travolgere gli avversari quando accoppia difesa feroce e transizione, ma in grado di subire controparziali terrificanti quando l’intensità cala. Statisticamente il dato che impressiona in negativo è l’astronomico 139.4 nel quoziente Assist/Perse concesso agli avversari, di gran lunga il peggiore in serie A, che riporta ai problemi di continuità difensiva, a fronte di un attacco che fornisce quasi sempre ottime percentuali (58.9% da due, 40.6% da tre, che scendono appena nelle sconfitte, rispettivamente al 56.7% e 38%). Da curare il trattamento di palla, che fa registrare un sensibile peggioramento nelle sconfitte (18.0 palle perse, contro una media già non eccelsa di 14.5 nelle vittorie) e spesso è fonte di preziosi punti in transizione per gli avversari. Sacripanti si aspetta qualcosa in più dal trio Abass, Jones, Rullo, con gli ultimi due discreti protagonisti a Nymburk, grazie anche a un minutaggio abbondantemente sopra media.
Varese ha bisogno di stabilire un’egemonia in vernice, specie in attacco dove Cantù ha mostrato limiti (42 punti in area subiti vs Caserta), sfruttando il pick’n’roll Clark-Hassell, sia direttamente sia usando le sponde, sulle quali non sempre VitaSnella ruota con puntualità. La selezione di tiro dal perimetro è un altro indicatore di qualità offensiva per gli uomini di Frates, capaci fin qui di tirare il 40% dall’arco nelle vittorie, contro un modesto 34.5 % nelle 5 partite perse.
Precedenti ed Ex: La lunghissima serie tra le due squadre vede Varese avanti 81-50 nel computo totale. Masnago è campo storicamente ostico per i colori biancoblu, capaci di imporsi soltanto 14 volte in 63 occasioni. Lo scorso anno le squadre si divisero la posta, vincendo sui rispettivi campi (77-73 pro Varese all’andata, 67-60 Cantù al Pianella).
Ex eccellente di giornata è Fabrizio Frates, cresciuto nel settore giovanile canturino, divenuto poi head coach conquistando l’ultimo trofeo internazionale della società, la Coppa Korac del 1991 in una storica finale contro il Real Madrid. Sul campo è Marko Scekic ad aver vestito i colori biancoblu a partire dai play-off 2010/11 (finale scudetto raggiunta contro Siena), prima di attraversare due stagioni tormentate dall’infortunio al ginocchio. Dietro le quinte infine, Simone Giofrè, attuale Ds varesino, ha lavorato per 10 anni alla Pallacanestro Cantù come responsabile della comunicazione.
Palla a due alle ore 18.15 (diretta Tele7Laghi, canale 74 DDT e streaming) agli ordini dei signori Lanzarini, Baldini e Rossi.
Stefano Mocerino
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