fbpx
Home Serie A L’Enel ferma la sua corsa a Bologna, Motum e Walsh la stendono

L’Enel ferma la sua corsa a Bologna, Motum e Walsh la stendono

0

Walsh Gentile

La corsa dell’Enel Brindisi si ferma a Bologna, dove la Virtus riesce a battere la capolista dopo 6 vittorie in fila.

Nonostante le tante palle perse (saranno 18 alla fine), la Granarolo riesce a limitare l’attacco ospite per due quarti e a fargli sudare tutti i tiri. La vena ispirata di Motum (20 punti e 4/6 da 3) e il solito Walsh (26 punti, 4/5 da 2 e 2/6 da 3 con 9 rimbalzi) fanno il resto. L’Enel paga oltremodo la percentuale da oratorio dalla lunetta, dove realizza solo 14 dei 23 liberi a disposizione.

 

La cronaca. I primi canestri sono dei due centri, Aminu e King, gli unici a trovare il fondo della retina nei primi 2′. In questi primi minuti lo spettacolo più che sul parquet è sugli spalti, dove la curva dei Forever Boys ingaggia una sfida canora con il folto seguito dei tifosi brindisini. Un paio di scarichi sotto, dopo l’aiuto del lungo, permettono alla Granarolo di volare a +7 e obbligano Bucchi a chiamare timeout dopo 4’16. Todic e Campbell entrano sul parquet e Brindisi torna a contatto sul 13-12. L’ingresso di Bulleri e qualche chiamata a sfavore fa imbufalire il pubblico, che fischia sonoramente sia il primo che gli arbitri. In campo, la fisicità degli esterni ospiti crea diversi problemi alla difesa virtussina, che concede troppe penetrazioni facili al ferro. Il primo quarto termina in parità assoluta, con 17 punti per entrambe le compagini. Decisive in questo quarto le 8 palle perse dalla Granarolo, che riesce a prendere solo la metà dei tiri (10 a 20) della squadra di Piero Bucchi

In avvio di secondo periodo la Virtus cerca di appoggiarsi a Jordan, che però non riesce a sfruttare i 10 cm che ha in più di Todic. Anzi, proprio il lungo slavo riesce a portare fuori dell’area il centro jamaicano e pima lo punisce con una tripla, poi lo batte in palleggio e regala una schiacciata da top 10. Nonostante questo la Granarolo riesce a scappare a +8, limitando le palle perse e trovando la fluidità offensiva che le era mancata. È l’Enel adesso a non trovare il bandolo della matassa e servono 5 punti in fila di Dyson per sbloccarla. Le triple di Motum tengono avanti la Virtus, ma la squadra di Bucchi riesce a stare a contatto e chiude sotto di 5, sul 39-34. La squadra pugliese sembra spesso in affanno e questo è dovuto alle pessime percentuali dall’arco, dove il referto segna un misero 17%.

Gli ospiti escono fortissimo dagli spogliatoi e piazzano un parziale di 8-2 nel primo minuto abbondante di gioco. Le triple che erano mancate nel primo tempo sembra stiano arrivando adesso, e con gli interessi. La partita si accende all’improvviso e tutte e due le squadre pensano più a sengare cheJerome Dyson Brindisi a difendere. Un punto di svolta della partita potrebbe essere il tecnico a Dyson, che così commette anche il 4° fallo. La Granarolo riesce a mantenere il naso avanti, ma il vantaggio rimane sempre intorno ai 5 punti. Bechi prova a dare una spallata alla partita inserendo in campo sia Jordan che King, ma l’esperimento dura poco più di un minuto. Alla fine sono 3 i punti di vantaggio per la Virtus, che chiude il terzo quarto avanti 60-57.

Bologna non segna per 2’54 e Brindisi mette la testa avanti con una tripla dall’angolo di Bulleri. Ancora il Bullo da 8 metri segna, mentre la Virtus fa fatica a produrre qualcosa in attacco, cercando spesso il p’n’r centrale con King, che però poche volte trova una conclusione, vista l’ottima difesa ospite. Il match è tiratissimo, con l’Enel che sta a galla grazie a qualche pallone recuperato dalla spazzatura e alle perse avversarie. La Virtus tira meglio, ma commette davvero troppe sbavature. A 2 minuti dalla fine la partita è in perfetta parità, ma Walsh viene pescato libero nell’angolo e non sbaglia: 74-71. Motum dalla stessa mattonella di Walsh piazza un’altra tripla spezzagambe, anche perché Bulleri commette la più ingenua delle infrazioni di passi. Bucchi chiama minuto, ma Walsh riesce a segnare allo scadere dei 24. Nella battaglia dei liberi finali, la Granarolo è fredda dalla lunetta e vince 84-79.