La Manital Torino ritrova i due punti e trova gli americani. Veroli è battuta 86-71
Doveva esserci una risposta e la risposta è arrivata: la Manital Torino vince 86-71 contro una Veroli che dopo essere finita anche a -28 a fine primo tempo per una disarmante prestazione dei padroni di casa, ha trovato la forza per tornare fino a -9 per poi arrendersi al talento individuale di Amoroso&co.
Torino deve fare a meno di Woichechowski, bloccato dall’influenza. Ramondino prova fin dall’inizio prova a mettere in difficoltà i play di Torino Chessa e Gergati alternando pressing e difesa a zona ma non è una buona idea: Evangelisti e Amoroso segnano tre triple a testa senza sbagliare. Chessa sigla il +12 (22/10) ed a questo punto arriva il colpo di scena.
Pillastrini fa alzare dalla panchina Bowers e Steele, che fanno il loro esordio in gialloblù. Al ’10 il tabellone dice 30-17: 6/11dai 6.75 e gli 8 assist su 9 canestri sono cifre eloquenti.
Sandri neutralizza Sanders e Cittadini è irriconoscibile:Gergati si propone come realizzatore con 6 punti di fila, che danno un’ulteriore spallata a Veroli. Mancinelli dalla sua mattonella in post basso delizia i tifosi, fa impazzire i difensori e arriva presto in doppia cifra (13 pt al riposo). Amoroso ed Evangelisti, sempre loro e sempre dall’arco, fanno toccare il massimo vantaggio 53-25 a fine primo tempo. I lunghi dominano gli avversari (18-11 il conto rimbalzi al ’20 e 32-21 finale ne sono la prova).
Ma attualmente Torino non è ancora una squadra e nel terzo quarto la luce si spegne: il gioco corale diventa presto un sogno ed infatti il punteggio della Pms si ferma, mentre quello dei ciociari, grazie a Casella (12 pt nel solo terzo periodo) e Tomassini inizia a muoversi con continuità. Al ’25 è -19, Chessa e Mancinelli commettono il terzo fallo ma ora Pillastrini ha alternative da poter ruotare. Veroli riesce finalmente a trovare i suoi punti di riferimento sotto le plance, Cittadini e Samuels (13+7) ed il 25-12 è il break: la partita è viva grazie alle 7 palle perse nel solo terzo quarto di Torino e allo spirito combattivo degli ospiti.
L’incubo prosegue: prima Carenza e poi Blizzard fanno scendere il silenzio sul Palaruffini. Il 67-58 obbliga Pillastrini a chiamare time-out e strigliare i suoi. Al rientro Torino viene salvata sulla sirena da una magia di Amoroso. Samuels tenta di opporre resistenza ma un nuovo parziale propiziato da due bombe di Sandri ed Evangelisti riporta Torino a +18. Veroli non ci crede più ed è in riserva di energia: gli ultimi tre minuti si trasformano in garbage-time, e così tutti i 2800 del Palaruffini possono tirare un sospiro di sollievo.
Veroli non ha nulla da recriminare se non la brutta giornata di Cittadini; Tomassini, 14, e Casella,18, ci hanno provato quando Torino sembrava poco lucida ma di fronte ad un primo tempo che avrebbe demoralizzato chiunque, la risposta d’orgoglio c’è stata. Per Torino, che ha mostrato quale sia il potenziale ed il talento individuale disponibile, il lavoro per creare la chimica di squadra inizia oggi. Brutto segnale sono le 17 perse ed i 15 tiri di meno tentati rispetto a Veroli. Ma Mancinelli, Amoroso (19 punti a testa) ed il capitano Evangelisti (17) hanno dimostrato che la base è solida e ricchissima di talento, in attesa che i due Usa si integrino a dovere.