Trento-Torino tanto spettacolo e talento made in Italy
Altro match di vertice attende la Manital Torino, che tenterà l’aggancio alla vetta cercando di vincere sul campo dell’Aquila Basket Trento, una delle tre capoclassifica.
L’ambiente torinese è ancora scosso dal “buzzer beater” di Carra e così la squadra sembra ritrovarsi nelle stesse condizioni dopo la sconfitta del derby contro Biella. La reazione dopo quel match è stata vincente e convincente per il modo con cui la squadra si è ricompattata andando a vincere sul campo di Verona gazie ad un super-Chessa. La notizia dell’acquisto di Bowers ha rilanciato l’entusiasmo e l’ambizione di essere protagonisti della categoria, ma ciò che interessa di più coach Pillastrini è il progressivo recupero di Jacub Woichechowski (grandi numeri contro Trieste) a cui si chiede però un salto di qualità nella fase difensiva e di Mancinelli (rientrato per 7 minuti in campo nell’ultimo turno).
La Trento di coach Buscaglia, a quota 14 punti con Barcellona e Brescia, è in striscia di tre vittorie consecutive e sembra aver trovato il modo di far convivere il nucleo dello scorso anno e Brandon Triche, il cui rendimento tende ad essere altalenante (31 pt contro Verona ma 4 la settimana successiva contro Veroli).
Torino ha sfidato Verona adattandosi allo stile di gioco dei padroni di casa e potrebbe riproporre la medesima tattica che potrebbe però essere neutralizzata dall’esperienza di Bj Elder (18 pt di media ma 22 nelle ulime tre).
Altro problema per Torino che invece è punto di forza dei trentini è la presenza a rimbalzo: Pascolo è leader incontrastato di tutta la categoria (11.2 a partita) mentre la Manital, pur avendo cifre più che discrete dalle torri Woichechowski (7.4) e Amoroso (8.6), è carente nel tagliafuori, concede troppi rimbalzi specialmente agli esterni. A dar man forte a Pascolo ci sono Lechtaler ed il grande ex Filippo Baldi Rossi, lo scorso anno beniamino dei supporters e lasciato andare dalla società in estate a malincuore e anche con recriminazioni.
La chiave di un maggior utilizzo del “mancio” apre le porte per il ritorno di Sandri nel suo ruolo naturale, che gli consentirebbe di mostrare tutte le sue doti, un pò oscurate nelle ultime tre giornate. Ago della bilancia sarà la solita percentuale al tiro dai 6.75 m, punto di forza nelle vittorie e tornata normale nelle ultime partite. Le bocche da fuoco Evangelisti, Chessa e Gergati hanno dovuto sobbarcarsi il minutaggio del reparto esterni ed inevitabilmente questo spiega la poca lucidità con cui Torino è arrrivata a giocarsi il rush finale nelle ultime due sconfitte.
Dopo aver affrontato Capo d’Orlando al top della forma, Torino si troverà di fronte un’altra squadra in formissima che ha in Forray, mix di garra e tecnica, il leader silenzioso necessario per far rendere al meglio il talento dei tre classe ’91 Triche, Baldi Rossi e Pascolo.
Sarà una sfida ricca di “azzurro”, che vale la temporanea testa solitaria della classifica o l’aggancio ma sarà certamente ricca di spettacolo visto il tasso tecnico dei giocatori che scenderanno in campo.
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