Generalmente, quando si tratta dell’universo Walt Disney, quello che attendono tutti è il lieto fine, per una volta però questa regola non è applicabile alla bolla di Orlando dove nella notte, il lieto fine per Belinelli e per Melli non c’è stato.
UTAH JAZZ 118 – 112 SAN ANTONIO SPURS
Se da una parte i New Orleans Pelicans erano già fuori dalla corsa playoff da due giornate per gli Spurs l’ultimo biglietto utile per salire sulle montagne russe dei playoff era una vittoria contro Utah.
Vittoria che purtoppo non è arrivata e che condanna per la prima volta gli Spurs a non partecipare ai playoff dopo 23 anni!
Una prova collettiva realizzativa impressionante quella di Utah che ha portato ben 8 giocatori sopra i 10 punti.
Oltre a questo a complicare il cammino dei nero argento ci hanno pensato i Phoenix Suns, otto vittorie nelle ultime 8 gare giocate e i Portland Trail Blazers trascinati da un Lillard in modalità GOAT.
Buona prova di Marco Belinelli per lui 16 punti ma che alla voce rimbalzi e assist ha collezionato uno 0 che fa notizia.
ORLANDO MAGIC 133 – 127 NOLA
Come dicevamo a inizio articolo la gara contro Orlando per i Pelicans è stata più che una passerella, già fuori dai playoff hanno cercato di rendere meno amaro il loro addio alla post-season.
I Pelicans pagano nell’economia della gara un secondo quarto disatroso nel quale non sono riusciti ad arginare lo strapotere di Vucevic (23 punti,6 rimbalzi e 3 assist) e compagni.
Melli, partito ancora in quintetto base, fornisce una prova ancora lontana da quelle viste pre lockdown. Per l’italiano 6 punti, 1 assist e 5 rimbalzi.