Riccardo Cervi: “Alla Virtus Roma desidero avere spazio e responsabilità, voglio tornare a divertirmi”
Riccardo Cervi, nuovo centro della Virtus Roma, è stato sentito da Il Resto del Carlino di Reggio Emilia.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
“Potessi scegliere preferirei i progetti a lungo termine, un nucleo di giocatori che si cementa negli anni, adeguata continuità di lavoro. Nel basket attuale è complicato, fortunatamente sono uno che sa adattarsi e che accetta ogni sfida con entusiasmo. Questa in particolare. La ragione? La passata stagione (cominciata per lui a dicembre dopo un lungo periodo senza squadra, ndr) non è certo andata come volevo. A Varese mi sono rimesso in forma grazie all’ottimo lavoro del preparatore atletico Silvio Barnabà. Ma sotto il profilo tecnico c’era in effetti incompatibilità col progetto del coach (Attilio Caja, ndr). A Trieste invece, dove mi sono trasferito nel corso del campionato, è andato tutto benissimo e pensavo proprio che sarei rimasto visto che avevo un altro anno di contratto. Invece, e la cosa mi ha un po’ sorpreso, hanno usato l’opzione di uscita a loro favore”.
Sulle scelte.
“(…) In questo momento della mia carriera, lo dico con onestà e senza presunzione, io voglio giocare più di qualche minuto. Voglio avere spazio e responsabilità. Per questo, e legittimamente, diversi tecnici non mi vengono neanche a cercare perchè vorrebbero utilizzarmi per un minutaggio basso”.
Su Piero Bucchi a Roma che l’ha voluto fortemente.
“Ci siamo sentiti, mi ritiene un elemento importante del progetto Virtus Roma, ed è sua intenzione darmi spazio e continuità sul parquet. Che è proprio ciò che desidero per il 2020/2021”.
Su cosa si attende dal prossimo campionato.
“Di tornare a divertirmi giocando a basket, innanzitutto. E poi sentirmi parte di un gruppo per tutto l’anno, vivere lo spogliatoio e magari centrare qualche bella vittoria. Ci sarà da lottare molto perchè come squadra partiremo un po’ in ritardo rispetto alle altre, ma questo mi darà ulteriori motivazioni e stimoli”.