Ruzzier si presenta alla stampa di Varese “Sono orgoglioso di entrare a far parte di questo team. Non ho avuto dubbi sulla scelta”.
Michele Ruzzier si presenta a Varese dopo una grande annata (peccato come tutti sappiamo terminata con anticipo) in quel di Cremona dopo 3 stagioni, playmaker dotato di grande gioco e intelligenza cestistica. Lo scorso anno ha realizzato il 47. 1 % dei tiri da 2, 32.9% dei tiri da 3 e un buonissimo 84.4% dalla linea del tiro libero oltreché un ottimo giro palla e sistema di gioco datogli da Coach Meo Sacchetti.
Inizia la conferenza dove subito gli viene chiesto “Perché hai scelto una piazza come quella di Varese? Varese come noi tutti sappiamo è una piazza storica, un posto unico per chi respira di pallacanestro sia in Italia che in Europa. Inoltre avevo bisogno di una nuova sfida per confermarmi come playmaker titolare. Tutti mi dicono che qui mi troverò benissimo.
Quanto ha influito sulla tua scelta il GM Andrea Conti? Appena ho ricevuto la sua chiamata gli dissi subito “Andrea, non ce la fai proprio a stare senza di me”, lui crede molto in me, specialmente per il fatto che vuole a tutti i costi rendermi un play titolare, cosa che ho fatto lo scorso anno solo per l’infortunio accorso a Travis Diener.
Inevitabile il paragone con Pozzecco visti i vostri punti in comune, cosa ne pensi di questo accostamento? Penso che il Poz sia uno dei mostri sacri della nostra pallacanestro italiana e che io non ho ancora vinto niente, dovrò lavorarci su.
Dopo anni a Varese si rivedono su playmaker italiani, che rapporto hai con Giovanni de Nicolao? Conosco di più gli altri due fratelli, Giovanni fra i tre è quello che conosco meno ma impareremo a conoscerci e a migliorarci insieme.
L’asse play-pivot come sai è un asse fondamentale nella pallacanestro, che effetto ti fa Scola? Non ci credevo all’inizio, quasi prendevo io in giro chi mi veniva a dire che Scola potesse approvare a Varese, hanno avuto ragione loro, ma a basket si gioca in 5 non in 2.
Quest’anno hai potuto conoscete meglio anche Coach Attilio Caja, cosa ne pensi di lui e del suo approccio al lavoro?
Caja è un allenatore molto duro ma che se gli dai tanto ricevi tanto, ci sarà da rimboccarsi le maniche. Mi ha detto che dovrò mantenere sempre un certo rendimento.
Coach Meo Sacchetti cosa ti ha detto quando è uscita la notizia? Ci siamo sentiti prima della notizia di Varese, dove mi consigliò pizzerie da asporto a Cremona durante la fase del lockdown, su Varese mi ha detto che ho fatto la scelta giusta.
Come vedi invece il resto della squadra? Pensi trovete la chiave del vostro gioco molto presto?
Dovremo essere bravi a trovare la chimica giusta tra di noi anche se vedo in loro la voglia di tornare sul campo, gli vedo affamati con tanta voglia di fare gruppo”.