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Riprende il circo NBA: l’analisi delle squadre che parteciperanno all’ultima fase dalla bolla di Disneyworld – EASTERN CONFERENCE

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BOSTON CELTICS

Record: 43-21, terzi ad Est

I Boston Celtics si ripresentano per l’ultimo rush della stagione senza perdite causate dal coronavirus, e certamente sono una delle squadre favorite ad un posto perlomeno alle finali di Conference. Con un grande Jayson Tatum (23.6 punti a partita) cresciuto moltissimo rispetto alla scorsa stagione, sicuramente uno dei possibili MVP negli anni a venire, e una delle migliori difese dell’intera NBA, potranno decisamente puntare molto in alto. La guida carismatica ed intelligente di Brad Stevens ha saputo riplasmare una squadra orfana di Kyrie Irving con un guerriero come Kemba Walker, oltre ad aver sapientemente consegnato le chiavi della difesa al teutonico Daniel Theis.

BROOKLYN NETS

Record: 30-34, settimi ad Est

Missione quasi compiuta ma tutt’altro che archiviata quella del team di New York, che deve guardarsi alle spalle sia dai Magic all’ottavo che dai Wizards alla disperata caccia dell’ultimo posto disponibile. Senza Durant fuori tutta la stagione e Irving, operatosi dopo 20 gare ed anche lui che rientrerà a Dicembre, i Nets hanno dovuto reinventare la loro strategia, puntando molto su difesa e aggressività nella propria meta’ campo. Persi Spencer Dinwiddie, top scorer della squadra, DeAndre Jordan e Wilson Chandler, i fari saranno puntati su Caris Levert (24.1 punti a partita dall’inclusione in quintetto a Febbraio). Firmati Tyler Johnson e il veterano Jamal Crawford, che saranno nella bolla.

INDIANA PACERS

Record: 39-26, quinti ad Est

Il team di coach McMillan può ancora ambire al vantaggio del campo, ma deve guardarsi alle spalle dai Philadelphia 76ers, appaiati al quinto posto ex aequo. Moltissimo dipende dal rientro delle due stelle Victor Oladipo (presente nella bolla ma ancora incerto se parteciperà alle otto sfide di seeding) e soprattutto l’All Star Domantas Sabonis, che si e’ assentato per curare un infortunio al piede e spera di rientrare nel piu’ breve tempo possibile. A quel punto i Pacers dovranno affidarsi al sorprendente TJ Warren (18.7 punti prima del break) e al positivo lungo Myles Turner, ma potrebbe non bastare per superare il primo turno playoff, scoglio insuperabile per Indiana negli ultimi anni.

MIAMI HEAT

Record: 41-24, quarti ad Est

Erik Spoelstra puo’ gia’ dirsi piu’ che soddisfatto del lavoro fatto su questo giovane gruppo, probabilmente il piu’ sorprendente dell’intera lega. L’esplosione di Bam Adebayo, al suo primo All-Star Game, e i positivissimi rookies Kendrick Nunn e Tyler Hierro, oltre allo swingman e stella della squadra Jimmy Butler sono tutte sue creature, indubitabilmente. Senza dimenticare l’eclettismo e talento di Goran Dragic in regia. Decisamente da seguire, e non sorprenderebbe un’eventuale “clinch” del terzo o addirittura secondo spot ad Est. Fondamentali potrebbero essere anche i veterani Jae Crowder e Andre Iguodala, firmati recentemente e con esperienza da vendere.

MILWAUKEE BUCKS

Record: 53-12, primi ad Est

La squadra dell’MVP in carica Giannis Antetokounmpo e’ una delle principali candidate al titolo, e se ce ne fosse stato bisogno, “the Greek Freak” sta facendo pure meglio dello scorso anno. Il wingman, anche lui all-star, Khris Middleton ha dichiarato prima del rientro di “non aver toccato un pallone da basket in mesi”, ma il suo talento e quello di questa squadra ci dice che forse qui si stia giocando un po’ a nascondino. I Bucks faranno molta strada nei playoffs, presumibilmente fino alle finali. Da tenere d’occhio l’italoamericano Donte DiVincenzo (in aria di convocazione in nazionale) che si sta ritagliando sempre piu’ minuti e potrebbe essere il fattore in piu’ in questo finale di stagione.

ORLANDO MAGIC

Record: 30-35, ottavi ad Est

Ci sara’ da lottare per i Magic (che possono dire di essere l’unica squadra a giocare “in casa” qui a Disneyworld) per andare ai playoff, vista anche la formula cambiata con il possibile “mini-torneo” tra ottava e nona, ma la franchigia guidata da Steve Clifford ha dimostrato in questa annata di essere solida, e poter arrivare dove il talento manchi. Non e’ comunque il caso del lungo Nikola Vucevic, ancora uno dei migliori della lega vicino alle plance, e chissà che il talento – ancora inespresso – di giocatori come Aaron Gordon e Markelle Fultz non possa mostrarsi un po’ di piu’ in queste decisive gare. Probabile/possibile scontro con i Bucks al primo turno playoff, ma forse per i Magic sarebbe meglio un giro in lotteria.

PHILADELPHIA 76ERS

Record: 39-26, sesti ad Est

I Sixers si presentano ai nastri di ripartenza come decisamente una mina vagante ma un po’ incompiuti rispetto alle premesse della stagione. Il motto “Trust the Process” inizia a suonare un po’ vecchiotto, ma il duo Embiid-Simmons resta sempre uno dei piu’ pericolosi per gli avversari, e coach Brown ricorda ancora il buzzer-beater di Leonard lo scorso anno che li elimino’ a un passo dalle finali. Nessun assente ma un grande punto di domanda in cabina di regia, con Shake Milton pronto, ma sapra’ affrontare questa responsabilità nella giusta maniera? Da tenere d’occhio anche Furman Korkmaz, in rampa di lancio prima del coronavirus outbreak.

TORONTO RAPTORS

Record: 46-18, secondi ad Est

I Campioni in carica non si daranno certamente per vinti in maniera facile. Anche perché cedere la seconda posizione a favore dei Celtics vorrebbe dire sfidare, anziché Nets o Magic, una tra Indiana/Philadelphia/Miami, tutt’altra cosa…la compagine guidata da Nick Nurse pero’ e’ forte, fortissima del titolo vinto lo scorso anno e ha la seconda miglior difesa del campionato. Dopo aver tirato fuori il coniglio dal cilindro lo scorso anno con Siakam (ormai all-star), quest’anno potrebbe essere il turno di OG Anunoby – gia’ in doppia cifra di punti e perfettamente incastonato nell’oliato meccanismo canadese. I Raptors saranno li’, fino alla fine – Bucks avvisati.

WASHINGTON WIZARDS

Record: 24-40, noni ad Est

Speranze ridotte al lumicino per la squadra della capitale di acciuffare la post-season, vista la pochezza difensiva mostrata e le sei gare di distanza dall’ottavo spot occupato dai Magic – oltre all’assenza della stella e secondo miglior marcatore della lega Bradley Beal (30.5 ppg) che non sara’ nella bolla. Le speranze pero’ ci sono eccome, grazie al “play-in tournament” che, qualora Washington riuscisse ad essere a meno di 4 vittorie di distanza dall’ottavo posto, potrebbe dare loro una chance. Da tenere d’occhio il rookie giapponese Rui Hachimura, 13.4 ppg prima del break.