Due sconfitte e due vittorie il bilancio della Sidigas Avellino in questo inizio di stagione, record che però pare non soddisfare del tutto la tifoseria. Di certo una delle note liete è Kalojan Ivanov come dimostrano gli oltre 16 punti e 8 rimbalzi di media. Dalle colonne di Ottopagine il centro bulgaro ha fatto il punto della situazione partendo da ciò che è accaduto fuori dal campo questa estate: “Il presidente ha cercato di mettere su un team professionale, migliorando in tutti gli aspetti che riguardano una società di pallacanestro. Ha affidato la squadra al “coach of the year“, chiaro segnale di un certo progetto. Il coach cerca di prepararci al massimo, in entrambe le fasi del gioco, non tralasciando nessun particolare. Questa è una delle sue qualità migliori. Con tutto lo staff fanno un lavoro eccellente. De Gennaro e Tucci (i due assistenti di Vitucci n.d.r.) danno un grande contributo, studiando tutti gli aspetti delle partite in maniera eccellente”.
Per la brutta sconfitta di Varese Ivanov sa a chi attribuire le responsabilità: “Abbiamo giocato male, soprattutto in difesa. Non ci siamo fatti trovare pronti, nonostante il coach, durante la settimana, ci avesse istruito su quel sarebbe dovuto essere il nostro incontro. Alla fine in campo ci vanno i giocatori, e abbiamo sbagliato. A questi livelli non puoi permetterti delle pause, o di giocare a sprazzi. La costanza e la solidità devono essere le nostri basi di partenza”.
Domenica infine si va a Cantù, campo da sempre molto ostile ai biancoverdi: “Sarà una sfida difficile non per l’impegno fuori casa, ma perché avremo di fronte una squadra molto forte. Dovremo cercare di approcciare nel giusto modo alla partita, facendoci trovare pronti, sin dall’inizio. Solo così puoi dimostrare all’altra squadra che sei in campo per far tutto il possibile per portare a casa il match. A Varese abbiamo sbagliato in questo senso, e l’abbiamo poi pagato”.
