Nella giornata dedicata a Brunamonti, la Virtus sfida Montegranaro per provare a rimanere nel gruppone delle prime. Nessun problema di formazione per entrambe le squadre, che quindi possono giocare in formazione tipo.
La Virtus Bologna vince 96-73 senza soffrire troppo, mantenendo per tutta la partita un agile vantaggio in doppia cifra. Il basket frizzante di Bechi paga i suoi dividendi, sopratutto in casa, dove il supporto del pubblico sta ridiventando un fattore. Ben 6 i giocatori in doppia cifra anche se il miglior marcatore è stato Walsh con 21 punti con 6/9 da 2 e 3/8 da 3. Doppia doppi per King da 11 punti e 10 rimbalzi. Per la Sotur miglior marcatore Sakic con 15 punti ma 3/10 al tiro e 11 rimbalzi, di cui ben 7 offensivi.
La cronaca. I padroni di casa partono subito fortissimo e allungano immediatamente, realizzando ben 17 punti in 5′. La Sotur non riesce a contenere difensivamenti le VuNere ed è costretta a concedere ben 17 liberi nel primo quarto, di cui solo 10 realizzati. Migliorando la mano dalla linea della carità, la squadra di coach Bechi avrebbe potuto ampliare ancora di più il suo vantaggio e invece è avanti “solo” di 14. Sono ben 7 i giocatori andati a segno in questa frazione, frutto dell’ottima circolazione di palla della squadra felsinea. Montegranaro sembra non essere ancora scesa in campo e il 30 a 2 di valutazione spiega più di mille parole.
Il secondo quarto vede la Virtus staccare il piede dall’acceleratore per i primi minuti, ma gli ospiti non ne approfittano continuando a giocare in modo confusionario. La Virtus quando può corre e Bechi decide di andare con Gaddefors da #4, per abbassare il quintetto e trovare una maggiore velocità di esecuzione. La palla gira che è una meraviglia e la squadra bianconera può tornare a volare fino sul 45-29 con cui si chiude il primo tempo. Mattatore è proprio Gaddefors con i suoi 13 punti, realizzati con soli 7 tiri. Dall’altra parte la squadra di Recalcati ha continuato a cercare tiri a bassa percentuale, trovandosi di fronte l’arcigna difesa bolognese. Percentuali da oratorio per la squadra marchigiana, che chiude il primo tempo con il 32% da 2 e il 20% da 3.
Dopo l’intervallo dedicato a Brunamonti, la partita prosegue sul canovaccio dei precedenti quarti, con le squadre che cercano di trovare soluzioni rapide. La squadra ospite sembra avere un piglio diverso e con qualche rimbalzo in attacco di Sakic e diverse triple riesce a rientrare fino al -10. Manca ancora qualcosa per riaprire la partita, e quel qualcosa è la difesa: provare a rientrare concedendo 21 punti in un quarto è davvero difficile. A complicare le cose c’è il talento diffuso della squadra di casa che, sopratutto con Walsh, riesce a trovare canestri dall’alto quoziente di difficoltà. Il quarto si conclude sul 66-53, con la Sotur che ha trovato più facilmente la via del canestro: 46% da 2 e ben 60% da 3.
L’inizio della quarta frazione propone una Sotur ancora più aggressiva, che arriva fino al -12, obbligando Bechi a a chiamare timeout. I marchigiani tirano con ottime percentuali da dietro l’arco e riescono a trovare spesso l’uomo libero sotto il canestro. Ancora Walsh, coadiuvato da Ware, mantengono però a distanza di sicurezza gli avversari. Collins commette un fallo antisportivo, che però la Virtus non sfrutta a pieno, realizzando solo un libero e non segnando sul possesso successivo. Serve la prima tripla di Hardy per togliere le ultime velleità alla rimonta ospite: 15 punti da rimontare in 3’24 sono davvero troppi per la truppa di coach Recalcati. C’è ancora tempo per qualche tripla e per la standing ovation a Gaddefors e Walsh, veri mattatori della serata. Alla fine il tabellone recita 96-73 per i padroni di casa, che per la seconda volta sfondano quota 90 in casa.