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La Manital supera Imola e rimane in vetta. Male per Imola gli Usa

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 PMS-FORLI - Gergati

Imola deve cedere alla Manital Torino 70-80 che così rimane capolista insieme a Biella, Veroli e Brescia. Questa volta la squadra di Pillastrini ha vinto soffrendo limitatamente, senza farsi recuperare il vantaggio accumulato nel terzo quarto. Ottime prove da parte di Amoroso, 19+11, Evangelisti 20 e Chessa, autore di 11 punti 4 assist e 6 rimbalzi.

Dopo un avvio sprint di Imola (8-5), la Manital piazza un 14-0 di parziale, aperto da Evangelisti dai 6.75, continuato dal duo Chessa-Amoroso e chiuso ancora dal capitano (10 punti al 10’), che si allunga fino al 13-25, punteggio finale del primo quarto. “Inusuale” per le abitudini della Manital, il 44% da tre di Torino.

Dordei apre il quarto, poi le due squadre sbagliano sette tiri consecutivi prima che il neo-entrato Turel rompa la sequenza di errori. Ancora Poletti e l’energia di Turel portano a -7 Imola, mentre la Manital è aggrappata al suo totem ex Teramo e Montegranaro, che riesce così ad attutire il rientro dei romagnoli. Ma di fatto il vantaggio si dimezza, anzi si riduce fino al -4, prima che il duo Stojkov-Chessa firmi il 5-0 del 33-42.

All’intervallo alla squadra di Esposito mancano all’appello i punti degli Usa (2 punti totali della coppia Niles-Young) mentre gli italiani sentono la partita, specie Poletti (12+4), capitan Dordei (7+6) e Passera (7)

Torino al rientro non subisce il break anzi lo realizza grazie al suo leader sotto le plance ed a Gergati (9 pt ma 3-15 al tiro) e arriva al +17. Gli attacchi sono piuttosto confusi ed il numero di palle perse lo conferma. Poletti e Dordei continuano ad essere il punto di riferimento di Imola e salgono in doppia doppia già al 30’.Ancora non pervenuto Niles (zero punti) mentre Young si sveglia e fra terzo e quarto quarto sale rapidamente in doppia cifra e tenta di riportare in scia, insieme a Poletti, l’Aget Imola.

Torino questa volta non subisce a rimbalzo anzi vince la lotta 34-45, grazie ai 13 rimbalzi offensivi: le rotazioni limitate a cui è costretto Pillastrini fanno sì che Sandri e Chessa rimangano in campo seppur gravati di 4 falli. Imola lentamente si avvicina, arriva con Poletti a -9, con Passera a -7, ma ormai è troppo tardi per poter preoccupare la Manital, che chiude con freddezza ai liberi.

Torino vince 70-80 dimostrando di sapere vincere senza aver percentuali astronomiche al tiro (10/27 da tre e 15/41 da due). Ormai ha i suoi big, Amoroso ed Evangelisti, in attesa che i colpi del mercato estivo, Mancinelli e Steele, rientrino in campo.

Imola rimane inchiodata a due punti, seppur con un calendario difficile, anche a causa delle prove negative degli americani: Young e Niles si erano presentati col 44% dai 6.75 ma questa sera hanno sparato a salve (1/8).

Contava vincere e nonostante le basse percentuali, le 14 palle perse e l’eccessiva sofferenza dei lunghi nei confronti dei rispettivi avversari (Dordei e Poletti combinano 33 dei 70 punti totali), la missione è stata portata a termine.

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