La Manital batte 99-94 Forlì grazie al 15/25 da tre punti
Partita memorabile al Palaruffini: Torino, ancora una volta micidiale dai tre punti, solo in volata riesce ad avere la meglio per 99 a 94 su una Forlì che ha un Cain incontenibile da 30 punti e 10 rimbalzi .
I tifosi hanno assistito ad un terzo quarto in cui le squadre hanno tirato 11/12 dai 6.75 e Forlì, dopo i 31 punti al riposo, ne segna 36 nel solo terzo periodo e chiude in vantaggio dopo essere finita anche a -14.
Dopo la contesa Torino continua sulla falsariga della partita di Verona, segnando 2 triple dagli angoli con Chessa ed Evangelisti mentre sotto canestro il duo Wojchechowski-Amoroso sembra mancare di affiatamento e nonostante i chili ed i centrimenti non riesce a contenere Cain, che al 10’ ha già 7 punti e 6 rimbalzi (15/5 il conto di squadra). La Manital si mantiene a contatto grazie al 4/9 dai 6.75 ma Ferguson segna la prima tripla di Forlì a fil di sirena ed accorcia sul 20/21.
La squadra di casa scappa sul +7 trovando punti in contropiede con Massimo Chessa (23 alla fine) ma dall’altra parte Sergio Luigi (10 pt al riposo) si sostituisce a Cain come trascinatore di Forlì, il cui attacco è corale (25 assist di squadra) ma non prolifico. Col secondo fallo di Sandri, l’attacco piemontese si ferma per 2 minuti prima che inizi lo show personale del “polacco volante”, ben supportato da Gergati (15 pt e 23 di valutazione): segna due canestri da sotto su assist di Amoroso e due triple una più difficile dell’altra che mandano negli spogliatoi Torino col massimo vantaggio (41/31).
Inizia lo show time: Chessa (23 pt) ed Evangelisti (14) sempre dall’arco fanno fuggire Torino fino a +14 al 22’ ma Forlì entra in ritmo grazie a Cain (6 pt consecutivi). Saccaggi buca la zona 3/2, Sergio realizza un gioco da 4 punti su fallo di Amoroso. Crow, ovviamente da 3, sigla il 63/60, Saccaggi prima impatta e poi sigla il sorpasso su 65/63, concludendo il parziale di 28/14. In questo quarto, concluso 36/25, Forlì ha 14 punti da Cain e 10 da Sergio.
Stojkov, uomo della provvidenza, nel momento di massima difficoltà segna 3 bombe consecutive (la prima sulla sirena del 30’ da almeno 8 metri) a cui Evangelisti si accoda con 8 punti in fila. I due riportano in fuga la Manital (80/73), ma il mini-play Ferguson, non protagonista nel break, non vuole far uscire definitivamente dal match Forlì e segna da fuori il -4 (88/84) con ancora 83 secondi da giocare. Dopo i liberi di Chessa, il play usa segna in penetrazione e poi Torino sulla pressione a tutto campo perde il pallone, salvo poi recuperarlo con Gergati, che subisce fallo e fa 1/2 dalla linea della carità. Ferguson spara la tripla con 17 sec da giocare e poi Cain realizza il 2+1 che mette i brividi agli oltre 2500 tifosi torinesi per il 95/94. Ancora dalla lunetta 2/2 per la Manital mentre dall’altra parte Ferguson fa 0/2, facendo partire la festa.
Forlì viene nuovamente beffata in volata ma si dimostra in grado di competere contro una squadra che ha tirato 15/25 da 3 punti, anche se non è stata in grado di mantenere il vantaggio dopo il break . I giovani italiani però, Crow (15 pt) e Sergio (20 punti) su tutti, si dimostrano caparbi come pochi ed in crescita.
Torino per la seconda volta in casa recita lo stesso copione: Jesi e Forlì nel terzo quarto infatti si sono portate in vantaggio ma non hanno potuto nulla contro la voglia di vincere della Manital. Da segnalare gli sprazzi del talento di Wojchechowski nel secondo quarto e la continuità di Amoroso (17+7), dote che non sembrava possedere fino a poco tempo fa, forse merito di coach Pillastrini. Il lavoro da fare è tanto, le partite difficili in arrivo, ma se Gergati e compagni continueranno con queste percentuali “irreali” al tiro, la vetta solitaria, pur in assenza di due giocatori come Steele e Mancinelli, non è più un miraggio.
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