La furia di Biella si abbatte sulla Manital Torino. Laganà e Voskuil infermabili
Biella si abbatte su Torino vincendo con il netto punteggio di 61/81. Un ventello che non lascia diritto di replica ai Torinesi, che perdono l’imbattibilità e si scoprono aver una panchina incapace di incidere e inadeguata contro la freschezza dei giovani di coach Corbani.
La partita ancor prima della palla a due riserva sorprese in casa della Manital Torino, che perde Mancinelli ma ha a disposizione Wojchechowski. Pronti via e Chessa dimostra subito che per lui non è una partita come tutte le altre segnando a ripetizione ma Biella fin da subito fa capire quale sia la propria filosofia, ovvero sfruttare atletismo e l’energia per imporre un ritmo tambureggiante.
Il sardo Chessa è l’unico che sembra aver la testa in campo per Torino ed in difesa subisce due sfondamenti consecutivi che impediscono ai padroni di casa di prendere il volo grazie alle folate da tre di Voskuil ed Hollis, che è il protagonista indiscusso del primo quarto,chiuso sul 23 a 14.
“non si può fermare il vento con le mani” recita l’antico proverbio: nel secondo quarto il divario,anzi “lo spread” di energia fra le due squadre si amplia ancor di più.
Lombardi ed il tiratore Voskuil spingono Biella al + 12 e dall’altra parte Infante regge molto bene su Amoroso, a cui Torino non riesce a trovare un sostituto se non Chessa (13 pt al 20’) e a qualche sprazzo di Sandri.
Se abbinata alla precisione da tre 6/17, la maggior reattività dimostrata a rimbalzo e sulle palle vaganti non lasciano scampo alla Manital che sprofonda anche a meno 18 e termina il primo tempo 44/28, anche grazie ai primi punti del polacco volante, poco cercato dai compagni e comprensibilmente macchinoso.
Come contro Jesi, la truppa di Pillastini sa che le partite si possono riaprire con sequenze difensive e attacchi precisi ed in apertura di terzo quarto è il capitano Evangelisti, con due triple, a suonare la carica ma Hollis rende vano il tentativo segnando un canestro alla Kevin Garnett per il 48/35.
Chessa commette il terzo fallo, così come Voskuil che si prende anche un tecnico che Gergati converte con un 3/4 dalla lunetta. Adesso anche i Torinesi fanno sentire la loro presenza a rimbalzo e Sandri va in doppia cifra segnando il -10 e Biella per la troppa foga spreca occasioni da sotto con Infante, Lombardi e con Laganà, che sale in cattedra ed attacca il ferro con penetrazioni che arrivano con troppa facilità a segno.
Il parziale di 15 a 21 del terzo quarto offre ancora qualche speranza ma il conto a rimbalzo (16/27) ed una panchina che non offre nessun contributo rimangono brutti segnali.
Gergati ha una fiammata che riavvicina Torino, Amoroso sbaglia la tripla del meno 6 con 7 da giocare ma Laganà ora è un rebus irrisolvibile per tutti i difensori che provano a marcarlo: il classe ’93 sprigiona la sua atleticità continuando ad attacare in penetrazione e subire falli a ripetizione. Voskuil ritorna in campo e riapre il fuoco dai 6.75 con la tripla che vale il +14 con 5’ e 35” da giocare e poi segna anche la tripla del +20 che chiude definitivamente i conti, facendo iniziare un lungo garbage time.
Laganà chiuderà la sua partita “totale” con 14 punti, 6 assist, 5 rimbalzi e 3 palle recuperate in 27 minuti e si merita di essere co-mvp insieme a Voskuil, autore di 22 punti con un significativo 6/12 da tre per l’ex giocatore di Bob Knight a Texas Tech.
La Manital Torino questa volta non è riuscita a rimontare ma in verità non è mai entrata in partita, surclassata dalla freschezza e dalla ferocia dei padroni di casa; l’unico a salvarsi, in attesa che l’infermeria si svuoti, è stato l’ex di turno, Massimo Chessa.