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I mori di Cantù illuminano il Count Down della prima stagionale

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Joe Ragland Pallacanestro Cantu vs Guido Meini PistoiaLa sfida tra Cantù e Pistoia rivista nel Count Down di BasketItaly.it. Dall’uragano Ragland alla concretezza di Uter, passando per la regia di Leunen e la versatilità di Jenkins, ecco le chiavi della vittoria di Cantù (una menzione anche per il “diesel” Aradori) contro una Pistoia dalle individualità ancora slegate e lasciata a terra da una panchina impalpabile:

10 come i punti di Joe Ragland già alla fine del primo quarto. Il play ex-Murcia alla fine ne mette 25, con un lunare 6/8 da tre, 6 rimbalzi e 7 assist, chiudendo con un 31 di valutazione che spiega perché Cantù l’abbia voluto strappare a tutti i costi agli spagnoli quest’estate.

9 come i punti di Adrian Uter, insieme a 8 rimbalzi e 2 stoppate. Il centro giamaicano sposta gli equilibri nel secondo tempo, aggiungendo solidità al quintetto canturino sui due lati del campo.

8 come i canestri dal campo per 19 punti di Michael Jenkins: l’ex-Brescia è quasi perfetto da due (6/7) e timbra il cartellino 2 volte dai 6.75, rischiarando il plumbeo cielo domenicale con il lampo della sua tomahawk in transizione che violenta il ferro pistoiese.

6 come i falli subiti da Brad Wanamaker, che nel primo quarto crea più di un grattacapo alla difesa biancoblu. L’ex Pittsburgh University chiude con 20 punti e 4 assist, anche se la metà del bottino arriva nel quarto di coda, con la partita ormai saldamente in mano a Cantù.Michael Jenkins Pallacanestro Cantu

7 come i punti di un Marcel Jones efficace aldilà di quello che dicono le statistiche, tanto che il suo plus/minus (+15), non a caso è il più alto tra i suoi.

5 come gli assist e i rimbalzi di Maarty Leunen: il neo capitano (7 pt con 2/5 dal campo) lascia ai compagni l’iniziativa in attacco, ma gioca 38′ di grande lucidità, la metà dei quali da centro dove regge bene contro JaJuan Johnson, causa i problemi di falli di Uter e l’assenza di Cusin

4 come gli uomini in doppia cifra per coach Moretti. Wanamaker, Gibson, Daniel e Jonhson combinano per 65 dei 77 punti biancorossi, ma il supporting cast – ad eccezione di qualche lampo di Galanda – non lascia la minima traccia sulla partita.

3 come i canestri dal campo di Pistoia nel terzo quarto, quando la difesa di Sacripanti tiene a secco i toscani per quasi 6′ e spacca in due la partita.

2 come le stoppate che Abass rifila in rapida sequenza a Gibson e Washington. L’impatto fisico del prodotto del vivaio biancoblu (anche 3 pt e 4 reb in 7′) ha un ruolo importante nel primo allungo canturino.

1 come la prima vittoria stagionale e soprattutto la prima del “Sacripanti 2.0”, visibilmente e per sua stessa ammissione molto emozionato per il ritorno ufficiale sulla panchina di Cantù.

0 come i rimbalzi offensivi di Pistoia nella ripresa, dopo che i punti da secondo possesso avevano tenuto i toscani attaccati alla partita nel primo tempo.

Stefano Mocerino

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