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Torino soffre ancora ma vince con la difesa. Jesi domata 74-67

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 PRESENTAZIONE_PMS TORINO

Ancora una vittoria per la Manital Torino che come a Ferentino dimostra di saper soffrire e stringere i denti per poi dare la spallata decisiva dopo il 30’. Jesi, squadra mai doma, ha avuto il merito di rispondere con personalità ad ogni strappo dei gialloblù ma si è arresa nell’ultimo quarto nel quale è rimasta a secco per quasi 8 minuti, nei quali ha subito il 15 a zero decisvo.

Il primo quarto scorre via veloce con Torino che sfrutta il caos offensivo di Jesi e crea punti facili in contropiede concretizzati da Gergati. Jesi non ha nulla da un impreciso Goldwire ma è tenuta a galla da Maggioli e Rocca, che però non riescono a limitare neanche con la zona Amoroso, che chiude con la bomba del 20/14.

Le squadre sono ancora pasticcione non per meriti delle difese aggressive ma per loro demeriti offensivi. Il capitano Evangelisti segna 8 punti di fila da fuori area e lancia il secondo tentativo di fuga sul 25 a 16, ma Torino paga l’aggressività difensiva finendo in bonus presto, con Chessa che raggiunge Stojkov a quota due falli personali. Mason Rocca, Maggioli e Goldwire tutti dalla lunetta accorciano e riportano la Fileni a -4 (30/26). Goldwire, 12 punti al 20’, si dimostra un vero funambolo e con l’aiuto dei lunghi che dominano a rimbalzo (20 a 11 a metà partita) riavvicina i suoi ma sempre Amoroso fa esaltare i 3521 del Ruffini con un gioco da tre punti che fissa il 40/35 con cui si va negli spogliatoi.

Al rientro, la zona di coach Coen manda in tilt la Manital e così Jesi, ancora da sotto con il gancio di Rocca, impatta a quota 47 con 13’ e 45” da giocare. Pillastrini è costretto a chiamare il time out e a far uscire Chessa ed Amoroso, che commettono rispettivamente il loro quarto e terzo fallo personale. I lunghi di Jesi, anche loro carichi di falli,

rimangono in campo ed hanno vita facile contro un Sandri volenteroso ed un Mancinelli spaesato. La Fileni Jesi può scappare sul 47/56 con un parziale firmato da Goldwire, che d’un tratto si ricorda di aver talento e pennella tre canestri da fuori spettacolari. Il 13/23 di parziale mette torino con le spalle al muro.

Nelle difficoltà però Torino si ricompatta ed in difesa anche grazie a Viglianisi, che anestetizza Goldwire, trova la chiave della vittoria. Sandri concretizza il suo lavoro sporco strappando con la sua energia rimbalzi ai lunghi avversari e segna la bomba del 58 pari. Viglianisi fa esplodere il palazzo segnando dai 6.75 il 63 a 58 e contribuisce a tenere Jesi a secco. Con 1’ e 41” alla sirena finale Maggioli schioda i marchigiani da quota 58 ma ormai è troppo tardi perchè Amoroso timbra il successo con quattro punti spettacolari. La schiocchezza di Chessa, che commette fallo sul tiro da 3 di Santiangeli, rimette per pochi secondi tutto in discussione (70/67) ma le mani di Gergati non tremano e finalmente i torinesi possono festeggiare il successo casalingo per 74 a 67.

La Manital Torino dimostra un carattere inaspettato, segno che lo spirito dello scorso anno non è andato perduto e sa chi cercare nei momenti più duri (Amoroso chiude con 23+8). Questo ha permesso di avere la meglio su una Fileni Jesi coriacea,che ha avuto le risposte che cercava da Maggioli (18+12) e Rocca (17+9) ma il cui leader Goldwire è stato troppo discontinuo nell’arco del match.

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