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Presentazione Serie A: le voci dei protagonisti

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Dopo l’antipasto della Supercoppa della stagione 2013/14, sta per arrivare la portata principale con il campionato che inizierà questo weekend. In attesa di veder alzate le prime palle a due sui parquet d’Italia, ieri a Bologna c’è stata la presentazione del 92° campionato di Serie A.

Andiamo a rivivere le principali dichiarazioni dei protagonisti.

L’inizio non può che essere dedicato alle massime cariche del basket nostrano, con i presidenti di Lega e FIP invitati a salire sul palco insieme. Renzi e Petrucci hanno aperto la mattinata parlando dei problemi del basket e toccando gli stessi argomenti: Si deve ripensare la legge sul professionismo sportivo che non sia il calcio. Non si possono avere le stesse regole per realtà così differenti, soprattutto per uno sport che ha ricavi quasi nulli. Oltre questo serve una legge seria sulle possibilità di ristrutturare o rifare i palazzetti, visto che quando siamo fortunati parliamo di impianti di 20 anni fa. Questo è un problema che riguarda tutti gli sport e che ci attanaglia da tempo immemore. Dopo queste lamentele istituzionali a prendere la parola è il solo presidente Petrucci che parla della fantastica estate azzurra: L’estate azzurra è stata eccezionale in tutte le categorie e devo dire che il campionato scorso in questo senso è stato un ottimo spot per la Nazionale. I numeri registrati quest’estate dimostrano che il basket è uno sport che piace e che ha un’irradiazione a livello globale seconda solo al calcio. Proprio per questo, senza voler fare polemica (sic!), chi non indossa la maglia della Nazionale non sarà mai un Campione. Gli allenatori sanno che è così. Tutti questi fattori mi spingono a cercare di ottenere una Wild Card per il Mondiale, ma sarà difficilissimo visto che non è solo una questione di soldi, ma anche di esposizione mediatica.
Il discorso sulla Nazionale prepara il terreno alla salita sul palco del CT Pianigiani: Allenare questi ragazzi è stata un’esperienza eccezionale, sopratutto pensando a dove eravamo una settimana prima della competizione, quando la Finlandia ci sembrava il Dream Team. Nonostante questo abbaimo saputo creare un ambiente fantastico, che però ha mancato di un soffio l’obiettivo Mondiale. La delusione è stata molto forte, ma non ci si può dimenticare che due anni fa si parlava di “emergenza Nazionale” mentre ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Riguardo al campionato devo dire che in Italia si sa fare pallacanestro, nonostante non ci siano più i quattrini di qualche anno fa e per questo sono fiducioso. È anche importante che ci siano 7 squadre che facciano le Coppe, in modo che più giocatori possibili possano abituarsi a partite internazionali e acquisire esperienza.
Dopo il CT della Nazionale maggiore salgono sul palco due altri commissari tecnici, agli antipodi della “gerarchia” federale: Sacripanti e Bucci. Entrambi quest’estate hanno vinto un oro, anche se uno con l’Under20 e l’altro con l’Over45. Le emozioni per entrambi sono state le stesse e indubbiamente allenare una Nazionale ti lascia dentro qualcosa che porterai sempre dietro.

La mattinata si chiude con la presentazione di partner vecchi e nuovi, con Beko che ha rinnovato la sponsorizzazione al campionato per altri due anni e la conferma di RCS Sport e Rai come media partner e brodcaster principale. Se abbiamo già detto della conferma delle F8 a Milano, è importante sottolineare l’intervento di Jacopo Volpi, vicedirettore di Raisport: Gli appassionati di basket non devono preoccuparsi quando non acquistiamo subito un pacchetto od un evento, i soldi sono quelli che sono e i grandi eventi costano. Nel gioco della domanda e dell’offerta è concepita la trattativa. Capisco le ansie del presidente Petrucci che quest’estate ha telefonato più volte in Rai, telefonate che non posso riportare, ma alla fine noi arriviamo sempre. Gli ottimi numeri dei playoff e della Nazionale non potevano che farci continuare, anche se l’importante per il basket è l’esposizione mediatica anche al di fuori del singolo evento. Bisogna che se ne parli nei notiziari, per aumentare il numero di appassionati.

Per concludere non resta che sottolineare che nel classico giro di domande agli allenatori, la favorita per lo scudetto è risultata essere ancora una volta Milano. Non resta che dare la parola al parquet.