Omicidio Arbery, LeBron twitta: “Siamo trattati come delle prede”
Negli Stati Uniti,in questi ultimi giorni sta impazzando la polemica sull’omicidio di Ahmaud Arbery, giovane afroamericano che oggi avrebbe compiuto 26 anni, ucciso il 23 febbraio a Brunswick, in Georgia, mentre stava facendo jogging. I suoi assassini: Gregory e Travis McMicheal, padre e figlio dichiararono di aver sparato al giovane dopo averlo scambiato per un ladro che aveva fatto irruzione in varie case della zona nei giorni precedenti, non risultarono colpevoli poichè, secondo il procuratore, avevano agito per legittima difesa. Sembrava che il caso Arbery, fosse un altro omicidio a sfondo razziale a restare impunito, ma negli ultimi giorni è stato pubblicato sul web un video che riprende chiaramente il momento dell’omicidio, rivelando che i due uomini hanno aspettato il giovane e hanno aperto il fuoco verso di lui, senza un’apparente motivo, il quale ha cercato di scappare via ma si è accasciato a terra dopo pochi passi. La pubblicazione del video e l’immediata diffusione globale hanno creato molto clamore all’interno della comunità americana, di fatti molte celebrità come: Justin Timberlake, Viola Davis, Kerry Washington e varie stelle NBA e dello sport come: Stephen Curry, Damian Lillard, Serena Williams hanno manifestato la loro indignazione per la mancata accusa nei confronti degli assassini e la situazione in cui ancora versano i cittadini afroamericani. I commenti più duri sono arrivati da parte di LeBron James, che ha chiesto giustizia sui social: “Siamo letteralmente braccati, ogni giorno, tutto il tempo, non appena usciamo dalla protezione delle nostre case. Non possiamo nemmeno fare jogging. Tutte le mie preghiere vanno ad Ahmaud e alla sua famiglia”, importanti dichiarazioni sono arrivate anche dal mondo della politica, attraverso le parole dei democratici Alexandra Ocasio Cortez e al candidato alla Casa Bianca, Joe Biden che hanno dichiarato: “Ahmaud Aubrey è stato ucciso perchè è nero, la polizia aveva il video dell’omicidio il giorno in cui accadde e ha permesso ai killer di girare liberamente per mesi”. La diffusione del video e le polemiche successive ad essa hanno portato alla riapertura del caso, hanno portato all’arresto nella giornata di oggi di Gregory e Travis McMicheal.