EA7 Milano – Bennet Cantù 72-64
L’Olimpia si aggiudica una partita che come tutti i derby vale molto più dei due punti in palio.
Entra in campo contratta e fatica a segnare, ma fa segnare poco anche la Bennet, poi si sveglia e da una spallata alla gara prendendo un vantaggio che amministra intelligentemente fino a pensare addirittura di poter recuperare la mega-differenza-canestri dell’andata, Cantù trova qualche energia per rientrare ma Milano è attenta e si aggiudica la sfida con gli eterni rivali.
Si parte con la cornice di pubblico delle grande occasioni ed entrambe le squadre sembrano avvertire il peso del match, Milano segna solo due punti nei primi otto minuti prima del Time-out e Cantù fatica contro la difesa meneghina con soli nove punti. Ma al rientro gli uomini di Scariolo ritrovano confidenza col canestro e chiudono il primo quarto sotto di soli 2 punti (9 -11).
La Classe Operaia dalla panchina di Milano continua da dove aveva lasciato nel finale del primo quarto e con un Giacchetti killer dalla distanza (3 su 4 da 3) e Gentile in grande forma(18 pt. alla fine), alla faccia del dubbio sulla sua possibilità di giocare, recupera e allunga sugli avversari. Cantù trova punti da un Markoshvili molto positivo ma è troppo poco contro una Milano che trova sempre più fiducia e può schierare anche un Burousis nel suo miglior periodo. L’Armani oltre a giocare con tranquillità in attacco difende forte e rende impossibile alla Bennet riuscire a sviluppare i propri giochi. Il parziale a fine quarto dirà 29 – 15 per Milano che chiude la prima metà sopra di 12 (38 -26).
Al rientro dagli spogliatoi l’Olimpia continua a macinare gioco e a trovare punti in area con il solito Bourousis. L’energia di Brunner e il cuore di Basile provano a tenere Cantù nella gara ma gli esterni di Milano sparano come dei cecchini dalla linea dei 3 punti e le fatiche della sfida di giovedì si leggono sulle facce dei canturini. I padroni di casa arrivano fino al più 20, l’idea prima remota di poter recuperare il meno 25 dell’andata diventa plausibile, ma non è così semplice e nel voler strafare perde la concentrazione e concede a Cantù di riavvicinarsi fino al meno 11 con il quale si chiude il terzo quarto. (58-47)
Ultima frazione e Melli apre con una tripla, poi con una grande difesa l’Armani rimedia ad attacchi senza punti, ma in campo c’è anche grande energia con i giovani Bianco Rossi e le distanze si ristabiliscono, con Milano che dimostra di meritare la gara e di non temere il rientro degli avversari che effettivamente vedono solo adesso qualcosa da Mazzarino e l’unico a sembrare di crederci un po’ è Markoshvili. La partita non è più in discussione e Milano regala qualche punto sul finale ma la festa può cominciare, Milano vince il derby 72-64.
Milano ha dimostrato di saper giocar bene, di avere i giocatori per poter vincere partite importanti e di avere giovani giocatori di grande livello anche per le prossime stagioni. Cantù incerottata e spompa dalla gara con Siena non è mai sembrata abbastanza lucida per poter competere in una gara di questo livello.
Prossima tappa i Play-Off per potersi rigustare sfide di questo livello tra avversarie storiche e che portano con se un fascino che non tramonta mai.