NBA, il primo giorno di Belinelli da Spurs. Popovich:”E’ sottovalutato, stessa mentalità di Manu”
Siamo sicuri che Marco Belinelli questo giorno non se lo dimenticherà tanto facilmente. Entrare dalla porta principale nella casa dei San Antonio Spurs, non è da tutti, figuriamoci per un giocatore italiano emigrato in America in cerca di gloria, circondato dallo scetticismo generale. Ma Beli non è un cestista qualunque e tra mille difficoltà incontrate è riuscito sempre a risollevarsi ed andare avanti, migliorando giorno dopo giorno, errore dopo errore fino a riscattarsi definitivamente vivendo una stagione da protagonista con la maglia dei Bulls, e attirare l’attenzione ,niente poco di meno che, del guru del basket mondiale: Greg Popovich.
E’ proprio “Pop” che in quest’ estate l’ha desiderato e voluto fortemente, portandolo alla sua corte in terra texana, nella squadra finalista della scorsa stagione e fermatasi ad un passo dalla conquista dell’anello. Ed è stato dunque il coach 4 volte campione NBA, a presentarlo ufficialmente dinanzi ai giornalisti americani, dispensando ottime parole ed elogi che non possono che inorgoglire la guardia azzurra: “E’ un giocatore molto sottovalutato. E’ paragonabile a Manu, ha la sua stessa mentalità. Dovrò essere molto paziente con lui. Avrà un ruolo molto importante nel nostro piano. Molto presto”.
A prendere parola successivamente, è lo stesso giocatore che visibilmente emozionato, ha dispensato le sue prime parole indossando la leggendaria canotta degli Spurs: “Ginobili è come un padre, ovviamente non in senso che è vecchio ma che lo rispetto tantissimo. Sono venuto qui per vincere e farò di tutto per far sì che ciò accada. Giocherò insieme a grandi compagni come Parker, Duncan e Manu e sarà un onore per me”.
Superati i primi momenti di empasse ed emozione, ci sarà subito da lavorare duro e sudare le proverbiali sette camicie per il Beli se vorrà ritagliarsi uno spazio importante nelle rotazioni degli Spurs e ricambiare la fiducia ripostagli da coach Popovich. Il primo giorno è stato davvero speciale, e ci auguriamo per Marco di poterne vivere altrettanti, indossando quella canotta che ha un storia del tutto particolare, una storia da vincenti.