Iera sera la presentazione ufficiale della squadra, in Piazza della Sala a Pistoia, ed oggi la presentazione ufficiale del nuovo americano arrivato in terra di Toscana, Kyle Gibson.
Molto sorpreso dall’entusiasmo dei tifosi di ieri sera, il nuovo americano arriva in punta di piedi, ma appare molto deciso e convinto dei propri mezzi. “E’ una guardia di 192 cm –dice coach Paolo Moretti- ed è un atleta che son molto contento di avere qua e lui ha scelto noi con molta decisione. Ha fatto 2 anni di lega di sviluppo in America e quest’anno la summer league; ha poca esperienza europea, ma ha già una buona maturità cestistica. E’ un giocatore che è molto sotto controllo, di squadra, che ha talento e al tempo stesso i suoi numeri migliorano quando selezioniamo la voce incluso passaggio e quindi sa elevare il livello del lavoro dei compagni. Ha una posizione 2, ma anche 1 ed ha tante volte la palla nelle mani nei momenti decisivi e questo mi fa sperare che possa essere determinante. Il suo arrivo a Pistoia può essere un punto di partenza per la sua carriera europea, ad un livello molto alto”.
E’ toccato poi al colored Usa presentarsi e parlare di se e delle sue aspettative da
questa annata. “Sono rimasto molto colpito dall’accoglienza e dal grande entusiasmo alla presentazione. Non mi era mai capitato prima vedere questo entusiasmo per una cerimonia di questo genere e questo è un buon viatico per noi. Sono un giocatore che ama giocare in entrambe le metà del campo e fare quello che l’allenatore chiede. Sono bravo a difendere e segnare in transizione, ma sono a disposizione del coach ed anche pronto ad essere uomo squadra. E’ stato importante sapere di essere apprezzato dal mio coach e sono qui per fare tutto quello che serve per vincere”.
Gli viene chiesto poi se conoscesse qualcuno dei suoi compagni e quali sono le problematiche che può avere un ragazzo giovane che per la prima volta si trova a giocare, ma soprattutto vivere, in un paese nuovo, con usi e costumi molto diversi da quelli a cui era abituato, a partire dal cibo. “Con JJ Johnson ho giocato insieme e sono contento di ritrovarlo perché è un bravissimo ragazzo. A livello universitario avevo anche incontrato Ed Daniel e Brad Wanamaker e sono ottimi giocatori. E’ la mia prima esperienza all’estero, ma conoscevo qualcosa del basket italiano, anche perché in America ho visto alcune partite. In campo le difficoltà saranno minime, mentre le difficoltà maggiori saranno di adattamento fuori dal campo, come ad esempio per le comunicazioni”.
Anche Moretti interviene sulla questione dei problemi che questi ragazzi, senza esperienza all’estero, possono trovare in un paese nuovo. “Prima lui e gli altri si ambienteranno, prima potranno rendere al meglio. Mi auguro che Pistoia e il nostro club, che ha una tradizione molto “familiare” riesca ad inserirli al meglio. Lui sta bene ed esordirà già nello scrimmage di stasera anche se, ovviamente, non avrà periodi di gioco molto lunghi, per non rischiare”.
Gibson infatti sta bene ed è pronto ed entusiasta di iniziare la sua avventura. “Ho avuto un intervento ad aprile al polso, ma a giugno ho ripreso ad allenarmi a pieno ritmo e mi sento al 100%. Avrò il numero 22, anche perché prima giocavo a football e avevo quel numero e poi sono nato il 22 Maggio”.