E’ stato presentato ufficialmente ieri alla stampa il nuovo centro della Pallacanestro Cantù, Adrian Uter.
A dare il benvenuto ad Uter il Presidente della Pallacanestro Cantù, Anna Cremascoli:
“La nostra squadra si sta lentamente componendo e questo mi rende ovviamente molto felice. Ci mancano gli ultimi due tasselli, ma tutti speriamo che arrivino il più tardi possibile perché stanno facendo qualcosa di grandioso e l’auspicio è che continuino così. Mi è stato raccontato che Adrian è un centro atipico. Io ho visto una sua partita dell’anno scorso e sono rimasta veramente impressionata dalla sua grinta”.
A intervenire successivamente il Direttore Sportivo biancoblu, Daniele Della Fiori: “Adrian, a dispetto del passaporto, non ha un approccio molto caraibico al gioco. E’ un centro concreto che fa dell’energia, della stazza e della voglia di lottare le sue caratteristiche. Uter è un giocatore che nel corso degli anni ha costantemente elevato la difficoltà della Lega in cui ha militato ottenendo sempre ottimi risultati. Ha grande esperienza europea e l’anno scorso si è affermato in un campionato di ottimo livello come quello israeliano. Ci ha colpito la sua voglia di lottare e la sua notevole attitudine al lavoro. Ho sfruttato i giorni di Las Vegas, in cui sono stato a stretto contatto con il suo agente, per chiudere la trattativa che è stata veloce dal punto di vista dei tempi, ma anche un po’ complicata perché tanti club erano interessati a lui. Sicuramente ha fatto la differenza la sua volontà di misurarsi con la Lega italiana”.
Ad addentrarsi nella descrizione tecnica l’allenatore della Pallacanestro Cantù, Stefano Sacripanti: “Sono molto contento del suo arrivo perché la nostra squadra inizia a prendere forma. Non tanto dal torneo di Trento, quanto dal lunedì successivo avremo a disposizione tutta la rosa tranne i nazionali. In questo modo potranno prendere corpo i nostri giochi in attacco e potremo capire se ciò che abbiamo pensato in maniera teorica, e che stiamo provando con Christian e Chiacig, sia giusto per lui. In estate stavamo riguardando il campionato israeliano dove il livello dei lunghi era alto. Io ero ai Campionati Europei Under 20, Daniele negli Stati Uniti, e tutti ci dicevano che il miglior centro della Lega era Uter. Gli addetti ai lavori parlano di lui come un giocatore undersize, ma la realtà è che continua a salire di livello e fa sempre benissimo. La nostra inoltre è una valutazione tecnica: avendo un elemento come Cusin ci serviva un lungo a cui appoggiare la palla in post basso, che potesse finire sui pick and roll e seguire le creazioni di Ragland. Adrian ci è sembrato il centro più adatto per alternarsi con Marco ed, eventualmente, giocare anche al suo fianco perché ha tiro frontale, può partire dal palleggio ed è un elemento molto solido. E’ un grande rimbalzista e siamo rimasti colpiti dalla sua carica agonistica. Chiaramente abbiamo sfruttato anche la sua voglia di mettersi alla prova nel campionato italiano”.
L’ultimo ad intervenire è stato proprio Adrian Uter che per prima cosa ha voluto parlare della sua esperienza con la Nazionale Giamaicana: “E’ stata una bellissima avventura perché ai Campionati Panamericani il livello era molto alto e c’erano ottimi giocatori. Abbiamo vinto due partite, siamo stati competitivi in quasi tutte le gare e ci siamo guadagnati il rispetto delle altre formazioni”
“Ho affrontato – ha continuato il lungo biancoblu – Dunston e Hassel e posso assicurare che sono dei grandi lavoratori, come me, e degli ottimi giocatori. Quando ti impegni quotidianamente solo il cielo è il tuo limite. Sono davvero felice di essere qui, conosco Cantù e la sua importante storia e voglio che questa continui”.
“Le mie qualità? – ha concluso Adrian Uter – Per prima cosa mi piace pensare alla difesa. Quando giochi con tanti compagni di talento, come qui a Cantù, le cose in attacco poi vengono facili. Non ho sempre disputato delle grandi prestazioni offensive, ma in ogni gara ho dato il massimo in difesa per cui sono assolutamente pronto a esordire nel campionato italiano”.