Dopo aver analizzato il gruppo E, parliamo del gruppo F dove è inserita l’Italia.
Gruppo F: Italia, Spagna, Croazia, Finlandia, Slovenia, Grecia.
Italia (record 2-0): la squadra rivelazione del torneo, unica nella seconda fase con 5 vittorie in altrettante uscite. Per qualificarsi ai quarti basta una vittoria, ma potrebbe anche essere sufficiente sperare che Finlandia e Grecia non facciano bottino pieno. La squadra di coach Pianigiani ha convinto tutti e ora deve confermarsi a grandi livelli non potendo più contare sull’effetto outsider. Fondamentale sarà il recupero di Diener, tenuto a riposo dopo l’infortunio contro la Finlandia, che permetterà di aumentare le rotazioni sugli esterni e garantire un’arma tattica in più. Tutti hanno dimostrato di poter tenere il campo e rivelarsi utili e già da stasera la sfida di fronte ai 13mila della Stozice Arena sarà un banco di prova importante per vedere dove l’Italia può arrivare.
Spagna (1-1): gli iberici hanno dominato il primo girone, concedendosi l’unico passo falso nella sfida contro i padroni di casa. Hanno la miglior difesa del torneo con solo 53,8 punti concessi e possono permettersi un pacchetto esterni di grande qualità. Difficile dire lo stesso dei lunghi, con il solo Marc Gasol che rappresenta una sicurezza nel pitturato. Sicuramente la squadra più temibile del lotto, ma che ha dimostrato di non essere la corazzata degli altri anni.
Croazia (1-1): dopo la batosta nella gara d’esordio contro la Spagna, la squadra di Repesa ha messo insieme 4 vittorie in fila, guidata da un Bogdanovic spettacolare. Il giocatore del Fener ha messo insieme 17 punti di media, nonostante tiri male dall’arco (28%). Se dovesse aggiustare la mira, potrebbe diventare ancora più decisivo ed è quello che si augurano i tanti tifosi croati giunti al seguito della squadra. Da rivedere la regia di Ukic, non sempre preciso in queste partite e Ante Tomic, che sta faticando a trovare continuità e a esprimersi. Molto passerà dalla sfida odierna contro la Finlandia, che potrebbe essere lo snodo decisivo dell’Europeo della squadra balcanica.
Finlandia (1-1): la squadra finnica è una piacevole conferma di quanto visto due anni fa, quando arrivò nona. Il livello della squadra è decisamente aumentato ed è riuscita a battere squadre molto più quotate e passare alla seconda fase con due, ottenuti inaspettatamente contro la Grecia. L’infortunio del veterano Mottola potrebbe essere una brutta tegola, ma la squadra ha dimostrato di poter reagire bene anche senza di lui. Difficile dire dove possono arrivare, ma molto dipenderà dalle percentuali da dietro l’arco, vista la grande quantità di tiri presi. Decisiva la partita contro la Croazia di oggi.
Slovenia (1-1): i padroni di casa non hanno per nulla impressionato in questa prima fase, visto che hanno faticato con molte delle avversarie, anche se si sono tolti la soddisfazione di battere la Spagna. Difficile dire dove possano arrivare, anche se sarà fondamentale l’apporto del pubblico. Il problema principale per gli avversari sarà contenere Goran Dragic, che pare vada velocità doppia rispetto agli altri. Oltre al play dei Suns, ci sarà da tenere d’occhio Nachbar, che in Germania ha vissuto una seconda giovinezza, e Lorbek capace di raggiungere la doppia cifra di media.
Grecia (0-2): la squadra allenata da coach Trinchieri rischia di uscire già alla seconda fase, dopo le promesse di medaglia. Le sconfitte contro Italia e Finlandia mettono la squadra ellenica nelle difficile situazione di dover provare a vincerle tutte per essere sicura del posto nei quarti, altrimenti si dovrà incominciare a fare calcoli complicati per passare il turno. Nelle sconfitte contro Italia e Finlandia è venuto meno il tiro da 3 e molto spesso è parso che Zizis predicasse nel deserto. Il rientro a pieno regime di Spanoulis potrebbe dare la scossa, e già oggi contro la Spagna sarà decisiva.
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