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Il campionato turco va avanti, vari giocatori protestano

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La Turchia ha deciso di non fermarsi davanti all’emergenza Coronavirus. A oggi il campionato turco è uno dei tre in Europa, insieme a quello britannico e islandese, a non essere ancora stato sospeso o cancellato a causa dell’emergenza Coronavirus.

Come detto nella giornata di ieri dal consulente speciale del presidente Erdogan, Ibrahim Kalin, gli eventi sportivi in tutta la nazione si continueranno a disputare, ma senza spettatori, sino alla fine di Aprile.

Quindi per ora sia BSL (la serie A) che TBL (la serie B) continueranno regolarmente ad essere disputate.

Ma sono diversi i giocatori del massimo campionato nazionale a non essere contenti.

A cominciare da Shane Larkin, play-guardia dell’Anadolu Efes Istanbul e miglior marcatore della stagione di EuroLeague, che ha scritto un lungo post sui social chiudendo la sospensione del campionato.

“Non voglio in alcun modo mancare di rispetto a coloro che prendono le decisioni che sono responsabili per prendersi cura di questa pandemia di Coronavirus, ma non capisco come mai il campionato turco continua quando tutte le altre leghe del mondo sono state sospese o cancellate. Capisco che giocare a porte chiuse possa rendere la situazione più sicura ma non sicura abbastanza. Da giocatore non c’è nulla che mi piaccia di più che scendere in campo, giocare e competere contro gli avversari ma ora, con il virus che si sta espandendo sempre più il rischio è maggiore rispetto a prima. Quindi giocare queste partite non ne vale la pena. È solamente la mia opinione e sono sicuro che tanti altri giocatori la pensino come me. Voglio che la sicurezza dei giocatori sia la prima cosa e credo che cancellare o sospendere il campionato fino a quando non avremo una maggiore conoscenza del virus sia la cosa migliore da fare”.

https://twitter.com/ShaneLarkin_3/status/1238484149071237122

Bobby Dixon, giocatore del Fenerbahce e compagno di squadra di Luigi Datome.

“Quindi praticamente tutte le leghe di pallacanestro nel mondo sono state sospese ma il campionato turco si rifiuta? La salute è la cosa più importante che abbiamo. Fate la cosa giusta. Il rischio non vale la pena”.

“Come è possibile che ogni paese e lega abbiano preso tutte le precauzioni necessarie sospendendo temporaneamente o cancellando le partite tranne la Turchia?”

Se lo chiede Zach Auguste, ala-pivot del Galatasaray in un primo tweet condiviso dai compagni di squadra come Tai Webster.

“Non sono state prese precauzioni per la nostra sicurezza. E volete che noi domani scendiamo in campo durante questa pandemia chiedendoci non solo di mettere a rischio noi ma anche le famiglie e le persone che vivono con noi”

“Solo 1 caso.…ci sono 81 milioni di persone i Turchia e 15.5 milioni solo ad Istanbul e la Turchia è circondata da paesi con tante persone infette. Quindi dovremmo rischiare e giocare fino a quando qualcuno non risulterà positivo invece di prevenire la crisi…”

https://twitter.com/ZachEliAuguste/status/1238469515773706240

In serata, con una dichiarazione congiunta pubblicata su Instagram, i giocatori del Galatasaray hanno chiesto la sospensione del torneo. Questo è il tweet di Aaron Harrison.

“Reputiamo bizzarro che si continui a giocare, pure a porte chiuse. Abbiamo visto come l’esitare a prendere decisioni estreme abbia provocato un aumento dei casi nei paesi vicini a noi, e pensiamo che sia il momento delle decisioni estreme”, si legge nel comunicato.

https://twitter.com/AaronICE2/status/1238537523648966657