Dopo aver analizzato precedentemente il gruppo A e il gruppo B, è giunto il momento di dare un primo sguardo al girone C, gruppo apparentemente sulla carta già segnato ma che potrebbe rivelarsi avvincente.
GIRONE C: Spagna, Slovenia, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Georgia.
Spagna: inutile girarci intorno, la squadra bi-campione d’Europa è la favorita d’obbligo anche in questa edizione. E’ vero che nessuno, nella storia recente, è riuscito a vincere 3 campionati europei consecutivi e le assenze di veterani come Pau Gasol, Juan Carlos Navarro e Felipe Reyes potrebbero pesare, ma la nazionale di coach Ortega ha talmente tante alternative che può ben sopperire ai campioni mancanti. Marc Gasol sotto i tabelloni è in grado di fare la differenza contro qualunque avversario, mentre la batteria di esterni può essere considerata tra le migliori in circolazione grazie alla presenza di giocatori specialisti ed esperti per una rassegna continentale come Josè Calderon, Sergio Lull e Sergio Rodriguez. Le incognite che potrebbero spostare gli equilibri nel bene o nel male potrebbero essere i giovani Ricky Rubio, Claver e Aguilar chiamati ad una grande responabilità.
Slovenia: essendo la nazione ospitante del torneo, tutti i riflettori sono puntati sugli uomini di coach Maljkovic. Tutto ciò se da un lato potrebbe portare grande euforia con il fattore campo a favore, dall’altro potrebbe affossare i ragazzi di casa sicuramente carichi di emozioni e pressioni di fronte ad un paese intero che chiede loro un grande risultato. Il rifiuto di Beno Udrih e il forfait di Erazem Lorbek, in questo senso non aiutano. La truppa slovena infatti possiede una grande stella NBA come Goran Dragic e ottimi giocatori come Jaka Lakovic, Begic e Nachbar. Molto dipende dal salto di qualità richiesto alla nuova generazione che pare alquanto squilibrata come qualità e sostanza rispetto ai compagni più esperti.
Croazia: la squadra di coach Repesa potrebbe essere la mina vagante del gruppo e non solo. Capace di grandi prestazioni alternate da sonore batoste, come dimostrato nelle amichevoli pre-Europeo in cui ha perso di 32 punti contro la Francia, il team croato è sempre una corazzata dura da sconfiggere in una manifestazione continentale. L’asse esplosivo Ukic-Bogdanovic-Tomic può far male a chiunque e se in forma può dare filo da torcere a tutte le altre squadre, Spagna compresa. Resta da testare l’equilibrio e la fase difensiva apparsa in notevole difficoltà nelle ultime uscite.
Polonia: le sorti della spedizione polacca dipendono enormemente dalle prestazioni di Martin Gortat, centro dei Phoenix Suns. Sotto le plance infatti può essere una spina nel fianco per le altre contendenti, se ben supportato da discreti gregari come Lampe, Ignersky, Kelati e Koszarek. La non gran pericolosità oltre l’arco e la scarsa circolazione di palla rendono l’attacco alquanto prevedibile con l’opzione prescelta per Gortat, anche se partire a fari spenti potrebbe rivelarsi un vantaggio non di poco conto se si confronta con la pressione che i beniamini di casa avranno sulle proprie spalle. Nel caso ci fosse una possibilità, dovranno essere bravi ad approfittare di eventuali passi falsi delle altre contendenti.
Repubblica Ceca: assente alle ultime due edizioni di EuroBasket, la squadra ceca si presenta in maniera spavalda non avendo nulla da perdere. La stella è sicuramente l’ala piccola di Washington Jan Vesely che cercherà di sopperire il più possibile alla mancanza di preparazione dell’altro fiore all’occhiello ceco reduce da un infortunio ma recuperato last minute: Peter Benda. Per il resto, il coach Budinsky ha puntato sulla valorizzazione di giovani come Satoransky e Jelinec al fianco dei più esperti Welsch e Barton per provare a togliersi qualche soddisfazione.
Georgia: i forfati delle star NBA Zaza Pachulia e Shengeila hanno tolto gran parte delle speranze per la nazionale di coach Kokoskov. Dotata di giocatori dall’indubbio talento offensivo ma molto spesso distratti e non aggressivi in difesa per limitare i danni, la Georgia ha poche chance visto il difficile gruppo in cui è capitata. Ciò nonostante rimane accattivante il roster e il quintetto base per gli appassionati di basket italiano, a causa della presenza di numerosi giocatori che hanno calcato i parquet nostrani come Markoishvili (ex Treviso ed idolo canturino), Shermadini (anche lui visto in quel di Cantù e campione d’Euroleague), Sanikidze (ex Virtus Bologna e Siena) e Ricky Hickman (attualmente al Maccabi ma con un passato a Casale e Pesaro).